Riprendo con Nascerà una strega (A witch shall be born, Dicembre 1934) a trattare i racconti di Robert E. Howard aventi come protagonista Conan il Cimmero, pensando poi a espandere l’analisi sistematica di questi classici anche ad altri autori. Come sempre, questi articoli non nascono (a differenza della strega) con la volontà di essere esaustivi […]
Stamane mi sono fatto un po’ di conti, ripescando la data di uscita ufficiale del primo Lollipop, quello con la copertina rosa confetto e il cerotto col cuoricino. Ebbene, l’articolo segnava la data 14/05/2012. Il secondo volume, copertina blu con fulmine, lo pubblicai il successivo 8 agosto, sempre 2012.
Di Hop-Frog (Marzo, 1849) si sa che è contaminata da elementi autobiografici di Edgar Allan Poe. Più di preciso, pettegolezzi attorno a relazioni tra lo stesso Poe e due damigelle, diffusi da tale Elizabeth F. Ellet, in precedenza allontanata dallo stesso Poe. Ellet diede eco alla voce del popolo attraverso il suo circolo letterario newyorkese, […]
Nell’ascensore non si sentiva il minimo rumore. Dentro c’erano un centinaio di persone, e mentre scendeva era più silenzioso di una tomba. Giù. Giù. Sempre più giù.
L’idea è quella di scrivere, il mercoledì, de “I Grandi Antichi”, comprendendo in questo insieme quegli scrittori che tanto hanno influenzato, col loro lavoro, la cultura popolare, la narrativa, il cinema, l’arte: Poe, Lovecraft, Howard, Matheson e altri. Parlando di Edgar Allan Poe in particolare, mi sono ritrovato a pensare, rileggendo i suoi lavori e […]
Comincio citando il passo che, al di là degli orrori innominabili di Innsmouth, mi ha più colpito: Sentii ancora una volta, dopo tanto tempo, come fosse vuota la mia vita, in un mondo che parla per luoghi comuni, si fa guidare dagli imbecilli, dai cretini, dai pupazzi e disprezza e abbandona i valorosi che sanno […]
Di tanto in tanto rileggo i classici. Credo sia proprio la rilettura a renderli tali. Prediligo soprattutto i racconti, perché in grado di donare un paio d’ore di benessere, non di più. Da riscoprire, negli anni, attraverso il sapiente uso della punteggiatura, del simbolismo, messi a confronto con le paranoie che, di solito, hanno segnato […]
– Tu credi ai vampiri? – Certo, ma solo perché è notte… Il rosso è un buon colore. Basico, elementare. Tinge di sfumature morbose, senza fatica. Recupero, in queste sere deserte, vecchi fumetti, graphic novel ambientate in universi paralleli, secondo quel tema sempre intrigante e attuale che è il “what if”.