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L’Italia si sa è un paese di sognatori, poeti e navigatori ma è anche il paese di Fabri Fibra che giustamente dice “Voglio andare in Inghilterra!“, come non dargli torto?
- Fabri Fibra vuole andare in Inghilterra. Anche io!!!
In Inghilterra non avrebbero dato retta a chiunque si fosse presentato con in mano un ennesimo riadattamento di una idea trita e ritrita, proposta innumerevoli volte sotto varie forme.
Purtroppo non siamo negli UK e dobbiamo sorbirci queste sceneggiature ballerine che costantemente vanno in loop…
In pochi casi me la sarei presa come ora, invece costantemente vengo smentito. Mi chiedo perchè si raschia il barile ulteriormente (come del resto fanno “raschiando” il palinsesto)producendo un ulteriore adattamento tratto da Pinocchio? E ancora, perchè farlo, dopo il catastrofico insuccesso del Pinocchio (2002) con Roberto Benigni, posizionato da rottentomatoes.com al terzo posto della classifica dei film più BRUTTI degli ultimi 10 anni? Sono d’accordo gli utenti di imdb.com che gli assegnano un meritato 3,6 su 10, da notare che il film costò QUARANTA milioni di EURO…
L’idea presentata nel 2007 si è ora concretizzata e questo Pinocchio (2008) che è stato gia rinviato per la guerra dei palinsesti, probabilmente verrà trasmesso in due serate a Novembre. Secondo i dati di IMDB è costato otto milioni di euro, forse un pò troppi ma nel cast figurano attori come Alessandro Gassman, Bob Hoskins, Joss Ackland, Violante Placido e Luciana Littizzetto (nella parte del Grillo Parlante LOOOL OMG…).
- Il fumetto alternativo su Pinocchio
Nessuno mette in dubbio che il prodotto finito possa essere valido, ma si potrebbe evitare di proporre e trasmettere sempre la solita solfa. Tra Pinocchi 3d, horror, cartoni di qualunque nazionalità, teatro, musical, fiction, sceneggiati, film, rifilm, non se ne può più davvero. Attenderò la messa in onda, magari dalla televisione spunta un bambino vero assetato di sangue il cui unico scopo è trovare il paese dei balocchi.
Probabilmente lungo il suo tragitto, Pinocchio assalterà una gioiosa fabbrica di dolci Piemontese, ignorando i suoi malefici scopi, reclamando nel frattempo biscotti e panettoni.
Fonti:
