Serie Tv

The Walking Dead – stagione 2 (ep. 2)

Quest’articolo non avrebbe avuto ragione di esistere. Poi, però, ho deciso di scriverlo, e, come sempre accade, s’è arricchito di altri significati del tutto inattesi.
La foto qui a lato l’ho fatta io, con le mie manine e photoshop. Lo so, lo so, non è necessario che vi congratuliate con me per il bellissimo disegno.
Ho pensato, piuttosto all’aria che tira in rete negli ultimi tempi e, quindi, anziché usare le solite locandine, per protesta ne voglio usare una indipendente, sulla quale nessuno possa vantare alcun diritto.
Credetemi, se le cose continuano così, il futuro della rete è qui a lato, più o meno bello a seconda delle capacità grafiche del singolo.
Altro motivo per il quale ho deciso di scrivere il qui presente è il telefilm in esame. Normalmente, dopo l’esordio, avrei aspettato di vedere tutta la stagione per parlarne.
Eppure, va bene l’arbitrarietà del gusto, quella stessa che fa attribuire un 8.8 a The Walking Dead su un sito come IMDb, ma qui si esagera.
Il secondo episodio è pura fuffa e arte del riciclo di situazioni e dialoghi. Non l’avete ancora visto, ma fidatevi, l’avete visto tutti, decine e decine di volte, in altrettanti film e telefilm. Non una situazione una che sia un minimo originale e, di più, avvincente.
Ragione per cui, c’è qualcosa che non va. È giusto pensare che certo pubblico guarda tali prodotti solo per gli zombie e che è disinteressata a tutto il resto, leggasi intreccio. Ma non è giusto spacciarlo come un capolavoro. Non lo è. Siamo a eoni di distanza dal capolavoro. Il livello è Baywatch, con più zombie (quando si vedono) e meno carisma. Volete davvero mettere a paragone Mitch col vecchiaccio col cappello? Il primo è icona. Non si sa di cosa, ma ce lo ricordiamo ancora. Il secondo e i suoi amichetti, cosa sono?

***

[contiene anticipazioni, ma non è vero]

Ora, finalmente, è visibile a tutti il danno epocale che il politically correct è riuscito a fare al cinema (questa è televisione, avete ragione, ma non cambia nulla). Calcolo delle probabilità, giusto, ma davvero davvero minima appare la percentuale che, in un’apocalisse, si riescano a salvare proprio quei tipi (stereotipi) e proprio quelle etnie, per far vedere che la società è bella perché cosmopolita e che vanno tutti d’amore e d’accordo. Fandonie.
Già questo, condito da buonismo, finto cinismo e scazzo globale, basterebbe a condannare un telefilm: abbiamo il triangolo amoroso (che, mi dicono, è praticamente assente nel fumetto; profetico Renato Zero, ascoltate il testo e capirete), tra lo Sceriffetto, l’amico che gli ha messo le corna e la moglie/madre. Il negro, che tale si definisce da solo, che sopravvissuto allo squarcio sul braccio dell’episodio precedente, ora è afflitto da febbra e infezioni del sangue assortite, e che passa il suo tempo a cazzeggiare e seminare astio. Il cinese che, come fanno i cinesi, è stato relegato al ruolo di garzone della bottega, quello che porta le pizze, insomma. Il vecchio bavoso (e su di lui taccio), e la bionda che, lungi dal rappresentare alcunché, è diventata la parodia di una scream-queen, messa in piedi con poco gusto, come tutto il resto.

***

Arte del riciclo. Ci sono modi e modi per far incontrare personaggi, per quanto strani possano essere. S’è preferito l’incontro forzoso, tramite il figlio dello sceriffetto preso a fucilate nello scorso episodio. Ovviamente, la ferita è più grave del previsto, ovviamente non ci sono cure disponibili e ovviamente, per avere queste benedette cure, si deve andare in un luogo infestato dagli zombie.
Perché è un telefilm di zombie, ricordate? Ora, quanto detto nel primo episodio, è stato annichilito da questo secondo. Fermo restando il trucco, anche se stavolta la regia ha paura di inquadrarli, gli zombie, scompare la poetica (seppur labile), gli zombie non hanno più logica. Sono assolutamente illogici, nel loro restare a occupare un ospedale abbandonato, per di più non all’interno delle strutture, ma nel parcheggio, come mucche impazzite, dato che lì, a dire dei locali (viventi) non ci va nessuno da mesi. E allora, prima abbiamo la mandria di zombie, anch’essa presenza obbligata (è sempre un telefilm di zombie), ora abbiamo una mandria scema, che fa il giro del cortile. Capisco se si fosse trattato di una prigione, ma un ospedale, non ha proprio alcun senso, quest’ultimo è un luogo dal quale si fugge. Non c’è istinto nel restare laggiù, quando si ha fame. Per cui, zombie gratuiti, e per di più infinocchiati alla maniera di Romero, coi “fuochi d’artificio”, giusto per non farsi mancare proprio nulla, rispetto ai passaggi obbligati del già visto.

***

C’erano uno Sceriffo, la moglie, un cinese, un ebreo e un negro (che di nome fa “cane”, ricordiamocelo), proprio come le barzellette (vero, Giordano?). E fa ridere sul serio: siparietti comici nello sguardo allucinato del vecchio, nell’agnizione del medico/veterinario e nel malore del padre a tale sconcertante verità: classica situation comedy alla Stanlio e Ollio.
Apparizione nel bosco per uno zombie e momento scream, con tanto di biondazza concupita, neanche troppo. E, proprio sul più bello, salvataggio a cavallo, da parte di una tipa: zorro in gonnella.
Sapete quella tipica sensazione di non avere nulla da dire, nonostante le decine di albi a fumetti, sceneggiature già scritte e per di più testate (e gradite dal pubblico), e di dover dire qualcosa comunque? Ecco, quaranta minuti di episodio messi insieme alla bene e meglio, con dialoghi che rasentano neanche lo stereotipo, ma la pura idiozia.
Rassegnamoci, l’apocalisse è arrivata e i migliori, quelli sono sempre i primi che se ne vanno. Restano questi tipi qui, che non si lavano mai, non si cambiano mai d’abito, e non ne fanno una giusta che sia una.
Tristezza epica. Solo questo. E qualche sghignazzo, tanto che me la vedrò tutta, questa seconda stagione, per godermi la vista del precipizio.

Quest’articolo è frutto di una chiacchierata fatta su faccialibro coi ragazzi di Moon Base. Ringrazio perciò Marco, Lucia, Giordano. Visitate i loro blog.

Puntata precedente QUI

Autore e editor di giorno, talvolta podcaster. /|\( ;,;)/|\ #followthefennec
    • 13 anni ago

    […] precedenti QUI (2) e QUI […]

    • 13 anni ago

    Io gongolo per non aver perso tempo guardandola così a lungo! 😀

    • 13 anni ago

    Dead island è una merda. Hell, sei rimasto indietro… 😀 Il trailer era un capolavoro, peccato che non c’entri niente col gioco in sé.

    • 13 anni ago

    No, aspettate tutti. Dead Island fa schifo??? ma che notizia brutta che mi dai…e io che avrei voluto giocarci, fregata dal trailer cinematografico all’ indietro…

      • 13 anni ago

      Mai sentito. Non gioco ai videogames da un paio d’anni. Però la cosa mi giunge nuova, di solito si può barare poco sui videogiochi, i rapporti sulla qualità girano presto. ^^

    • 13 anni ago

    Mah, io ho seguito la prima stagione e francamente non ho avvertito questo “calo mostruoso” nella seconda, anzi.
    Certo, le situazioni sono già state viste e sviscerate in centinaia di libri e film, però i personaggi non mi dispiacciono e anche la trama in sé risulta interessante. L’unica cosa che non ho mai molto capito è perché si è scelto di togliere/aggiungere personaggi quando la graphic novel ne presentava già di pregevolissimi. Mah.

    Babol

    • 13 anni ago

    Infatti, sto per scrivere un articolo su un film che ha beccato solo 6.
    E invece è da 8. A tra poco!
    😉

    • 13 anni ago

    ma come! IMDB bolla tutto ciò che mi piace con un 5.
    Quel sito non esiste!! 😀

    • 13 anni ago

    massì, di là non ci sono più, tornerò più attiva e ricettiva e positiva diqqqua.
    Sì, nessuna fretta, è che Doctor Who per me è leggendario, è ovvio che quando si parla di serie tv il primo pensiero va lì (e dove dovrebbe andare, poi? non c’è quasi nient’altro!).

    Comunque l’hype funziona in ogni campo. Ho appena giocato a Dead island,, per cui hanno scassato il caxxo per un’estate ed un inverno interi e…? Ed è forse il gioco più inutile da parecchio tempo? Eppure “l’utenza” continua a considerarlo un capolavoro, nonostante l’evidenza.
    La pubblicità decide da tempo ciò che ai più deve piacere o meno, ad ogni fallimento epocale (e The walking secondo me è epocale) a me pare sempre più evidente.

      • 13 anni ago

      Per me l’hype ha l’effetto opposto, mi mette in guardia. Quasi sempre vengo deluso, solo dirado capita che a giusto hype corrisponda un ottimo lavoro. Io continuo a trovare assurdo il voto su IMDb, è folle. E dire che un tempo mi fidavo di quel sito.

      🙂

    • 13 anni ago

    Continuo a pensare – ed ogni anno, ad ogni “rivelazione” e “miglior serie tv DI SEMPRE” sbandierata dai più – che le uniche serie tv degne di nota non arrivano dagli Usa. Con tutto che ne guardo, e parecchie (ma non questa, come sai l’ho troncata al terzo episodio della prima stagione…e se non fosse stata la serie tv più attesa dell’anno, l’avrei troncata a metà del primo)ma quelle inglesi sono decisamente oltre.

    E mi convertirei a Doctor Who, quella non deluderà mai.

      • 13 anni ago

      @Lucia
      Mozione accolta. I dettagli su Moon Base, ovvio. 😉

      @Alice
      Uelà! Che piacere vederti da queste parti! 🙂
      Il Dottore lo vedrò, prima o poi. Certe cose devono venire da sole. Almeno per me è così.
      E, circa lo sbandieramento siamo fighi e cazzuti, che sia il miglior segno di insicurezza? Basta guardare i Metallica con Lou Reed, a sentir loro non hanno mai suonato nulla di meglio. Poi vai ad ascoltare e…

      😉

    • 13 anni ago

    Io proporrei addirittura un bel gruppo di visione collettiva di ogni puntata. Certi lolloni…

    • 13 anni ago

    […] Visita il sito bookandnegative oppure iscriviti al feed Leggi l'articolo completo su AlterVista […]

    • 13 anni ago

    Io non lo guardo più, non ce la posso fare… :-/

    Però le tue recensioni sono sempre divertenti! 😀

      • 13 anni ago

      E invece lo devi guardare! Che sono queste storie? 😀

    • 13 anni ago

    Mi trovo in serio imbarazzo di fronte a questa serie. Io ci credevo, sul serio. Gli zombi in tv, che figata, pensavo da ingenua nerd quale sono.
    E invece gli zombi sono pochi e la merda è tanta.
    E come dice il buon Giordano, è un horror per famiglie, ma famiglie sceme.
    manca solo un cagnolone simpatico che si accoda al gruppo di sopravvissuti. E che si chiama Spot.

      • 13 anni ago

      Già, il cane dov’è?
      Comunque, come sempre, lo dichiaro pubblicamente, se per caso TWD dovesse risollevarsi sarò il primo a scriverne bene. Sempre che non debba pagare per poter fare pubblicità al telefilm sul mio blog no-profit.

      😀

    • 13 anni ago

    So che a te la prima stagione non era piaciuta, ma a me, se ricordi bene, sì.
    Darabont ha fatto un discreto lavoro.
    Questi qui hanno già mandato tutto in popò. E in sole due puntate!
    Fenomeni loro malgrado 🙁

      • 13 anni ago

      Due puntate sole! E ce ne mancano quante? Dieci o undici? WOW! 😀

    • 13 anni ago

    La seconda puntata è davvero noiosa.
    Il cambio di regia è stato drammatico.

      • 13 anni ago

      Dici Darabont? Mah, nonostante mi piaccia, non aveva brillato. Certo, niente poteva far presagire tutto ciò. La prima stagione è oro. 😉

    • 13 anni ago

    Poteva uscire più cattiveria da quello che ci eravamo detti, ma ammetto che sarebbe stato come sparare ai mort– ehm, sulla crocerossa.

    Il quadro però è quello, una serie sciatta che barcolla in avanti quasi senza scopo (almeno in questo è a tema), con protagonisti che sono più macchiette che personaggi.

    Chi ha letto il fumetto dice che era “brutto, sporco e cattivo”. Bene! Qui invece sembra un “horror per famiglie”, definizione che speravo di sentire al massimo in punto di morte e grazie alla quale sarei trapassato per lo sdegno.

    Qualunque cosa stiano vendendo, è fatta con una parte del corpo che è molto comoda per sedersi, ma poco indicata per scrivere e dirigere.

      • 13 anni ago

      @Luca
      I miei articoli su TWD rispecchiano il mio gradimento calante. Ora è davvero inguardabile. Non ci possono essere anticipazioni, d’altronde, se tutto è già visto. O no? Comunque, il mio giudizio severo è direttamente proporzionale alle aspettative tradite. Da una serie da cui mi aspetto molto e che soprattutto può dare molto, non accetto questi cali incredibili.

      @Giordano
      No, è incredibile, specie se si pensa che la sceneggiatura adatta ce l’avevano là davanti agli occhi. Davvero uno schifo. Puzza di buonismo, che è il modo migliore per rovinarsi con le proprie mani.

    • 13 anni ago

    Ma davvero è venuta fuori così zoppa sta seconda stagione?
    Ripeto, la prima non l’ho vista tutta, ma neanche mi aveva fatto venir voglia di completare l’esperienza, però ho anche pensato: “Beh, io non sono amante degli zombie, quindi magari è normale che non mi abbia detto più di tanto”.
    Poi, leggo la tua recensione… e in [contiene anticipazioni, ma non è vero] c’è un mondo di sottintesi. 😉