Cinema

The Furfangs

Ve ne state tranquilli, a casa vostra, alle prese con la foto della vostra ragazza e un anello di fidanzamento, e pensate che, forse, è arrivato il momento, quando arriva un’astronave… in miniatura.
Non segnalavo cortometraggi da un bel po’ di tempo. Ricomincio oggi con The Furfangs, per la regia di Andrea Ricca, con effetti speciali in 3D a cura di Gennaro Acanfora e musiche di Gianfilippo De Mattia.

Strizzando l’occhio ai b-movies a base di mostriciattoli pestiferi, in un periodo in cui questo blog vive, più che altro, proprio di quel cinema, questo corto è realizzato secondo il motto, presente sul sito dell’autore:

One Cam – One PC – ZERO BUDGET

Facile intuire che sia la parte riguardante il budget zero a intrigarmi di più. Se non altro perché da sempre convinto sostenitore della possibilità di creare buon cinema senza cifre colossali, ma mettendo a frutto abilità e buone idee.
Sul sito dell’autore, linkato in basso, troverete anche altri due suoi lavori, “The Guardian” e “Ufo Race”. Noterete che la qualità è in crescendo.
Buon fine settimana.

Link utili:

AndreaRicca.com

Autore e editor di giorno, talvolta podcaster. /|\( ;,;)/|\ #followthefennec
    • 13 anni ago

    scopro solo questa notte la sezione dei corti… HO trovato cosa fare domani pomeriggio…

    • 14 anni ago

    Molto bravo, il risultato è davvero carino dimostrando che Andrea Ricca ha tutte le carte in regola per crescere qualitativamente e tecnicamente 🙂

    • 14 anni ago

    Bella idea, bella realizzazione e una trama forse migliore della saga di “Critters”.
    Aspetto altri corti però ^^.

    • 14 anni ago

    Molto carino! Il fattore “zero budget” si vede, ma il prodotto è più che dignitoso. Secondo me questi ottimi registi di cortometraggi (queli che segnaliamo io, tu, Glauco etc) dovrebbero trovare qualche sponsor per puntare a un livello qualitativo pari ai colleghi anglofoni. Le idee e le capacità le hanno 😉

      • 14 anni ago

      Ma sinceramente, dove si può trovare oggi uno sponsor? Pensi che ci sia qualcuno disposto a investire in “questa roba qui”, come la chiamano i geniacci, qui in Italia?
      D’accordo, domanda retorica. Ma purtroppo questo è un discorso da cui non si viene fuori.
      I cortometraggi nascono e muoiono lì, proprio per questo motivo. Di belli sono belli, ma, perdonate il francesismo, non se li caga nessuno. Per la solita solfa, si preferisce dare spazio, da noi più che altrove, a prodotti coi quali la gente possa identificarsi.
      All’estero, invece, vale la legge del soldone.
      E i soldoni li portano gli adolescenti che vanno al cinema. Il resto è conseguenza.

      Dite che generalizzo?
      Forse, ma è proprio questo il punto. Quando il problema è diffuso ed è evidente è inevitabile generalizzare.

    • 14 anni ago

    Uahahahah fantastico!!!! 😀
    Reminescenze di Gremlins e di Trilogia del Terrore, complimenti all’autore!

      • 14 anni ago

      Bello, eh?
      Un omaggio non banale, ma anche un’ottima prova di narrazione.

      😉

    • 14 anni ago

    Carinissimo!!! 😀