Una settimana di fiato sospeso per conoscere il fato di Rezzonico! Siete matti? Anzi, meglio: siete pronti?! Occhio perché comincia il post sulla penultima puntata di Fear the Walking Dead, Cobalt.
L’episodio comincia all’interno della misteriosa struttura dove la settimana prima erano stati portati Rezzonico, la moglie del Barbiere e il Teddy Bear piagnone e ciccioso che aveva tentato la fuga in macchina. Proprio quest’ultimo diventa vittima delle angherie di un altro prigioniero, un pezzo di Marcantonio nero ed elegantissimo che, in soldoni, gli dice che in sua assenza la moglie troverà il modo di sopravvivere offrendo il suo corpo al primo maschio alfa disponibile. Teddy scoppia (di nuovo) a piangere e i soldati, stufi di queste continue pantomime, lo trascinano via verso un destino ignoto, mentre il malvagio Marcantonio posa gli occhi sulla sua prossima vittima: Rezzonico!
Lasciamo un attimo da parte il fato del nostro eroe perché in quello che una volta era il suo quartiere sta succedendo il finimondo! La figlia del Barbiere, furiosa per essersi vista portar via la mamma malata da sotto il naso, scatena la rivolta solitaria e rischia di essere fatta fuori, se non fosse per il surdato’nnamurato che chiede al superiore di poterci mettere una pezza. Il risultato, per il poveraccio, è quello di venire rapito e torturato dal Barbiere che, a quanto pare, è la versione sudamericana di Sweeney Todd e probabilmente al suo Paese faceva delle ottime empanadas di carne umana. Ignaro di tutto, l’Ispanico va dal suo amichetto Kapò dei soldati e PRETENDE di essere accompagnato al fantomatico punto di raccolta esterno, dove conterebbe di recuperare o perlomeno vedere l’ex moglie (arruolata nel frattempo come infermiera) e Rezzonico. Asciugato a morte dalla logorrea dell’Ispanico, il Kapò apparentemente si piega ai suoi voleri; in realtà, mette in piedi un terrificante barbatrucco atto a suicidarsi. Non si spiegherebbe altrimenti perché un manipolo di addestratissimi soldati si fermerebbe a tutti gli incroci per far fuori ogni singolo zombi oppure si butterebbe alla cieca in un edificio zeppo di vaganti, dove altri commilitoni stanno venendo sbranati senza pietà. E infatti, per fortuna, il simpaticissimo Kapò ci lascia il pacco (non visto, sia mai che ci mostrino scene troppo cruente!!) e i sopravvissuti invitano l’Ispanico a tornarsene a casa a piedi, ché loro hanno di meglio da fare che rimanere a guardia del forte. I soldati superstiti quindi si dileguano così velocemente che l’Ispanico non fa neppure in tempo a dire “ammutinamento” prima di rientrare con le pive nel sacco nell’ex quartiere tranquillo e trovare la figlia di Sweeney Todd in lacrime. La tenera piccina, infatti, non aveva idea che suo padre fosse un mostro torturatore, né che metà dei desaparecidos del Messico fossero tali per colpa sua (come chiarirà la moglie prima di morire per shock settico nel famoso rifugio) ma, stai a spaccare il capello: intanto Sweeney, spalleggiato da una sempre più spietata Mamma Hubert, è riuscito con questi mezzi poco ortodossi a scoprire l’esistenza di un’operazione Cobalt che, fondamentalmente, prevederebbe l’esecuzione sommaria di tutti i civili, anche i non infetti, entro le 9 del mattino seguente. E voi direte, checcavolo li portano via per curarli, allora? Boh, chiedetelo agli sceMeggiatori. Io spero solo che uccidano Sorella Gervasona e il Fratellastro Telecamera, ché qui tra un pezzo di mobilia sfasciato e l’altro si rischia il teen romance e non mi pare bello. Ma chissenefrega, torniamo a Rezzonico.
Rezzonico, non si sa perché, è stato preso a benvolere dal Marcantonio, che vorrebbe farne o il suo minion (probabile) o il suo schiavo sessuale (vista l’avvenenza di ‘sto pezzo d’uomo spero di no), tanto che Marcantonio, onde impedire che lo portino via a causa della febbre alta, decide di sacrificare due gemelli di diamanti. È bene a questo punto sottolineare la caratura morale di tutti i membri delle forze dell’ordine presenti in Fear the Walking Dead, che venderebbero la madre per qualsiasi cosa, anche la più becera, nonché la maniera quasi didascalica con cui vengono separati in ogni puntata i buoni (che mai farebbero male ad una mosca ma saranno costretti ad eliminare almeno un morto vivente prima della fine della serie, a scopi puramente salvifici) dai cattivi (che non rispettano la vita umana, nemmeno quando questa si è tramutata in morte zannuta ed infetta, e uccidono/mutilano/bulleggiano così, a caso): ovviamente, Marcantonio è cattivo, anche perché Rezzonico come ringraziamento gli vomita sulle scarpe, e come ogni cattivo si esprime in lunghissimi ed ambigui monologhi ma Sweeney Todd è addirittura CATTIVISSIMO, come dimostra la scena finale, che lo vede fermo davanti a uno stadio zeppo di zombi, con le porte sbarrate. Cosa vorrà mai fare il marrano? Ma soprattutto perché, se i soldati hanno in dotazione elicotteri e bombe, ‘sti dementi hanno deciso di lasciare gli zombi lì dentro, mettere delle catene agli ingressi e poi portare via il belino invece di far saltare la baracca o perlomeno gli esseri che ivi dimoravano? Non lo so ma tutto sarà chiarito nella prossima nonché ULTIMA puntata (e voglio vedere come faranno in un’ora a tirare le fila di tutte le sottotrame, compreso quel luccichio alla finestra di cui paiono essersi dimenticati gli autori!)! ENJOY!
(Quest’articolo è stato gentilmente scritto da Erica de Il Bollalmanacco)