Il Boomstick Award, premio annuale istituito dal sottoscritto e attribuito a sette blogger cazzuti, giunge alla quarta edizione.
In tutta sincerità, non ci avrei mai creduto.
Soprattutto perché è stato inventato per reazione, durante un’influenza. Ma qualcuno mi ricorda che accade sempre così, quando non te l’aspetti.
Ma piantiamola con gli amarcord, non sono degni del Boomstick.
Passiamo alle immancabili FAQ:
Cos’è il Boomstick? È il bastone di tuono di Ash ne L’Armata delle Tenebre. Una doppietta Remington, canne d’acciaio blu cobalto, grilletto sensibilissimo. Magazzini S-Mart, i migliori d’America.
Perché un Boomstick?
Perché il blog è il nostro Bastone di Tuono!
Come si assegna il Boomstick?
Niente di più facile: dal momento che in giro è un florilegio di premi zuccherosi per finti buoni (o buonisti) & diplomatici, il Boomstick Award viene assegnato non per meriti, ma per pretesti.
O scuse, se preferite.
Nessuna ipocrisia, dunque.
E ricordate, il Boomstick non ha alcun valore, eccetto quello che voi attribuite a esso.
Ecco il banner dell’edizione 2015:
Per conferirlo, è assolutamente necessario seguire queste semplici e inviolabili regole:
1 – i premiati sono 7. Non uno di più, non uno di meno. Non sono previste menzioni d’onore
2 – i post con cui viene presentato il premio non devono contenere giustificazioni di sorta da parte del premiante riservate agli esclusi a mo’ di consolazione
3 – i premi vanno motivati. Non occorre una tesi di laurea. È sufficiente addurre un pretesto
4 – è vietato riscrivere le regole. Dovete limitarvi a copiarle, così come io le ho concepite
E veniamo ai vincitori:
1 – Beati Lotofagi di Ivano Satos
– perché è giunto da lontano, come gli eroi carpenteriani, con un nome oppiaceo
– perché lo stile lisergico delle recensioni mi ricorda il mio da giovane
– perché è un concentrato di pop art. Probabilmente la civilizzazione umana cesserà, e sarà ricostruita sul materiale salvato dai Lotofagi. Ci sarà da divertirsi
2 – Altro Evo di Mala Spina
– perché ci sono i draghi
– perché c’è un’intera città mercantile e pittoresca e vari personaggi ne percorrono le strade incrociando i loro destini. E ci sono i draghi
– perché dopo aver visitato questo sito, avrete voglia di crearne uno altrettanto bello. E non ci riuscitere
3 – Redjack di Alessandro Mana
– perché è un’enciclopedia, sotto forma di blog, dedicata a Jack Lo Squartatore
– perché il lavoro di documentazione che c’è dietro è inconcepibile, e per questo ammirevole
– perché ci sono tutte le teorie, i sospetti, le piantine, i riferimenti bibliografici e cinematografici. Ed è in italiano
4 – Il Viagra della Mente di Angelo Sommobuta Cavallaro
– perché il blog lo porta avanti per abitudine, e perché si diverte, non per atteggiarsi a #massimoesperto della rete
– perché scrive articoli sferzanti sulla peggio attualità
– perché è un curioso esempio di vlogger che si preferisce sempre e assolutamente blogger
– perché trolla i troll. Con gran gusto
5 – Kuiper Belt di Autori Vari
– perché ha uno dei nomi più fighi di sempre: quello di una fascia di asteroidi
– perché recensisce tutti, senza leccaculismi e ipocrisie
– perché si pone delle domande sulla natura caduca delle recensioni
6 – Il Bollalmanacco di Cinema di Erica Bolla
– perché ha cambiato veste grafica, ma Elvira è sempre là, seduttiva, sotto il titolo
– perché Erica recensisce filmm che non vedrò mai, e a ogni articolo ci mette la galleria con le faccette degli attori, e perché usa espressioni come “Enjoy” alla fine degli articoli! Espressioni e stile che poi la gggente “prende in prestito”
– perché, sempre Erica, è la blogger più gioiosa e entusiasta che conosca, disponibile e gentile. La rarità nel magma della Ballata Triste delle Primedonne di Internet (che sono quasi tutti uomini)
7 – IlGiornodegliZombi (che si scrive tutt’attaccato!) di Lucia Patrizi
– perché questo è il terzo Boomstick che si becca, e quindi dev’essere un blog figo sul serio
– perché è una calamita per singolari. Cosa che capiranno in due
– perché, in verità, quando si accede su questo blog, si ha la netta impressione di essere in presenza di qualcosa di unico. Un po’ come aver visto il Segno Giallo
*
Complimenti complimentoni ai vincitori, che oltre al Boomstick Award, figureranno in eterno nella Hall of Fame.
Prima di salutarci, ricordo che:
a) il premio può essere assegnato dai sette vincitori ad altrettanti blogger meritevoli, contribuendo a creare, come tutti gli anni, una delle più gigantesche catene di sant’antonio che la storia di internet ricordi
b) premio e banner sono di mia creazione, quindi gradirei essere citato negli articoli relativi
c) il Boomstick è un premio cazzuto. Se l’avete vinto non siete di sicuro delle mezze cartucce, ma… se non rispetterete le 4 semplici regole che lo caratterizzano, allora mezze cartucce diventerete
e vi beccherete d’ufficio, in quanto tali, il celeberrimo Bitch Please Award.
Bitch Please che, al contrario del Boomstick, porta sfiga e disonore.
Oh, riguardo quest’ultimo, non è che sto lì a soffiarvi il nasino e a dirvi se avete rispettato le regole o no.
Nel caso non l’abbiate fatto… Cavour lo saprà. E lo saprete anche voi…
E anche per quest’anno è tutto.
Divertitevi! E segnalate blog che facciano davvero la differenza!
Alla prossima!