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The Walking Dead – stagione 4 (finale) [recensione]

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Arrivati a questo punto, sono persuaso che gli sceMeggiatori di The Walking Dead siano convinti di aver sbagliato la puntata 14, l’unica decente in quattro anni.

No, vabbé, non è l’unica, ma le puntate decenti sono così rare in questa specie di ameba non morta chiamata serie televisiva che è difficile ricordarsene.

In ogni caso, mi dicono questo sia il finale di stagione!

E che finale, ragazzi!

Un finale che porta il gruppo dritto dritto nella pancia di un vagone merci, in trappola, com’era auspicabile pensare se, in piena apocalisse, ti metti a seguire la ferrovia per giungere in un “posto sicuro” che “promette la salvezza a tutti”.

Evviva!

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Il trionfo dell’idiozia dei personaggi. Non che prima fossero particolarmente brillanti (perché si sa, quelli che osano diventare interessanti vengono fatti fuori, in TWD, legge del contrappasso della figaggine imprevista acquisita), ma a questo punto si esagera.

Perché non solo sono gli zombie, adesso a rappresentare le pedine dei mostri (tipo goblin o coboldi) sulla scacchiera esagonale che è il fazzoletto di terra di TWD, in cui tutti incontrano tutti, basta allungare le braccia fuori della finestra, ma pure i protagonisti sono diventati sagome di cartone, da spostare, per l’appunto, come ci piace di più, fino a Terminus, che riecheggia inquietanti assonanze con Termini, rievocando immagini di sciopero dei mezzi e disservizi biblici.

E, proprio come Termini, che quando erano in vita rappresentava per i ritornanti un incubo dal quale fuggire, Terminus è infatti sprovvista, pur essendo al centro di non si sa quale rete ferroviaria immaginaria del Granducato di Karameikos (dev’essere tipo dalle parti di Kelvin, all’incrocio dei fiumi), di zombie. Infatti non ha alcuna difesa, recinzione, muraglia; chiunque, come fa quella sagoma di Rick, può entrare indisturbato dal retro, sparare a tutti quelli che ci sono dentro (ma non accade perché lui è Rick, non dimentichiamolo) e darsi al saccheggio sfrenato.

Ma no.

"Tu sarai Rick il Contadino"
“Tu sarai Rick il Contadino”

Perché in realtà questo finale è oscuro, almeno nella testa e nelle fantasia di chi l’ha scritto.

È una specie di psico-pippa che sta preparando lo spettatore dormiente da quattro anni alla metamorfosi di Rick & Co., è un finale che mostra tutta la disillusione e il fallimento della democrazia rickiana, seppellita sotto cataste di zombie putrefatti e di umani cinici e violenti (il Governatore; sì, certo, ma quando mai?), e la presa di coscienza che, ascoltatemi bene perché questa è una rivelazione che proprio uno si inginocchia e grida al miracolo, durante l’APOCALISSE, se si vuole sopravvivere si deve uccidere.

TA-DAAAAN!

Perché adesso no, Rick come Scalfaro, non ci sta. Non ci sta più.

E quindi affetta i nuovi amichetti di Daryl (quest’ultimo prima mazzuolato e poi su in piedi fresco come una rosa), che hanno osato minacciare la sua tranquillità.

Ma, siccome in TWD nessuna cattiveria è genuina e gratuita, ce la devono sciupare anche stavolta infarcendola di retorica, in due modi diversi:

intervallando la puntata con flashback inutili del Vet che inculca (tipo ipnotizzatore, infatti usa l’orologio che poi ha regalato a Glen), l’amore per maiali e cetrioli e per la nuda terra, facendone Rick il Contadino (un po’ come Massimo Decimo Meridio), e… lo sguardo del figlio Caaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaavvvvvvvvvvvvvvrrrrrrrllll! Che osserva stranito la furia omicida del padre, criticandola implicitamente e fornendo allo spettatore il necessario appiglio morale per salvarsi da tutta questa malvagggità.

Insomma: due coglioni.

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Aaaaaaaargh!

Quelli che si fa lo spettatore, come ogni anno, alle prese con questa sola, pardon, serie.

Quindi, riassumendo a beneficio di tutti, mai come quest’anno:

– gli zombie sono state comparse, inconsistenti e inutili.

– il problema zombie è stato scientemente ignorato, a scapito di tanti, tantissimi psico-drammi.

– abbiamo visto militari in guisa di pornostar.

– abbiamo sperimentato cosa vuol dire “pilotare” una trama, e farlo davvero in modo sporco, fino a convergere tutti nello stesso vagone. Col magone.

– abbiamo toccato con mano il moralismo stantio di chi c’è dietro la macchina da presa.

– abbiamo capito che il Vet era davvero Babbo Natale.

– abbiamo capito che Rick è bipolare. Oltre a essere un nullafacente buono a nulla.

Bene, credo sia tutto. Per fortuna.

All’anno prossimo. Adieu.

Autore e editor di giorno, talvolta podcaster. /|\( ;,;)/|\ #followthefennec
    • 11 anni ago

    CHEPPALLE! 😀 Finalone perfetto, la chiosa alla noia. U_U Unico momento duro e cattivo, il rischiato stupro di Carl e Rick che morde la giugulare a Beppe Grillo, tutto il resto – flash back di Babbo Natale in primis – lammerda! La battuta finale, poi: “Si sentiranno davvero stupidi quando capiranno di aver fatto incazzare le persone sbagliate”. Ma dai, Rick, non ci credi nemmeno tu che dici “io sono un mostro” (e anche Carl e Michonne) come faceva Edward in Twilight… stesso livello di paura. -_- Sì, mi è scappato da ridere. XD

    P.S. Ma Daryl che dice: “Ero con Beth, poi lei se n’è andata”, possibile che non abbia capito che è stata rapita? Dai, Beth che si prende su e va? Beth? Piccole Donne Beth? Ma ti pare che questa prende un auto e ti molla? Ma quant’è scEMO quell’uomo!? XD

      • 11 anni ago

      ahahhahahahaha XD Che delirio.
      Comunque, sì, dai, la battutona finale da duro di Rick è meno credibile che se l’avesse pronunciata Peppa Pig.

        • 11 anni ago

        Scommetto che Carol salverà il culo a tutti quelli nel vagone. E poi Rick squarterà un altro prigioniero indifeso. XD

        • 11 anni ago

        Peppa Rick. XD

    • 11 anni ago

    Concordo, finale demmerda. Sotto certi aspetti quasi peggio di quello dello scorso anno..5 minuti abbastanza decenti, l’attacco dei bifolchi a Rick e soci, poi il nulla.
    Anche io, che ho sempre difeso la serie, dopo questa stagione veramente non ne posso più..ciao ciao TWD…
    o.t. dove cappero sono finiti Teresa e Carol??

      • 11 anni ago

      Eh, Carol è l’incognita. Probabilmente è lei che li tirerà fuori dal vagone nella prossima stagione. Tristezza a pacchi.

    • 11 anni ago

    Uhm, beh, sono contento di non essermi mai appassionato a questa serie.
    Ho da una parte le prime due stagioni complete, scaricatemi da un’amica zombie-addicted, e sono fermo a metà della 1×03.
    A quanto leggo, ho solo che risparmiato un mucchio di tempo. 😉

      • 11 anni ago

      La meraviglia è che abbia un successo incredibile. Quindi continuo a seguirla anche per questo, come esperimento sociologico.
      Non si riesce a capire perché, all’evidenza dei fatti e delle sue mancanze, continui a macinare ascolti incredibili. Può essere solo una conseguenza del fandom che, purché si parli di zombie, digerisce tutto?

    • 11 anni ago

    questa serie fondamentalmente è una stronzata, ormai l’abbiamo capito tutti.
    eppure se continuiamo a seguirla c’è poco da fare. se non l’abbandoniamo e restiamo a guardarla, anche solo per criticarla, vuol dire che comunque è una serie che funziona.
    certo, la stessa cosa la si poteva dire anche di settimo cielo… 🙂

      • 11 anni ago

      No, per me non è così. È che devo costituire l’aternativa rispetto a certa critica nostrana, che la presenta puntuale come fosse un miracolo di tecnica e narrativa, e mondiale.
      Siamo la Resistenza.