Tornerà per narrarci il gran finale?
Chissà. Nel frattempo…
…non tenterò di riallacciare le fila degli eventi del gioco del trono.
Che sono tanti, talmente numerosi, pur avendo proceduto, gli sceneggiatori, al necessario filtraggio, che sinceramente, ho perso l’entusiasmo.
E poi, questa stagione, diciamoci la verità, sembra una partita di D&D giocata male, con tutti gli stereotipi del caso, dettati (nel caso di D&D) dall’inesperienza e voglia di emulare il grande fantasy dei giocatori, nel caso di GoT non so, probabilmente da sopraggiunto scazzo creativo.
Sì, là fuori per voi fanz è tutto bello, come un quartetto d’archi suonato al chiaro di luna. Ma qui le cose sono un po’ diverse.
Allora, vediamo un po’:
Uno sguardo epico tra lui e Alliser Thorne, tipo che si fronteggiano guardandosi negli occhi a due chilometri di distanza, sancisce l’ingresso pacifico dei profughi nella fortezza. Una volta entrati, Alliser si avvicina a Jon Snow per sussurrargli tutto il suo ottimismo: “Moriremo tutti!”
“Perché?”
“Ho paura, Poncho.”
“Sciocchezze, nessuno al mondo ti mette paura!”
“Laggiù c’è qualcosa in agguato, Poncho. E non è un uomo…”
Scusate, mi sono lasciato trascinare…
Intanto, Jamie Lannister riceve qualche leccata di culo giga dal signore di Dorne e apparentemente riscatta la sua nipote-figlia.
Comunque, mentre Arya gira col carretto, riconosce, appena sbarcato, un tizio che pochissimi tra i poveri spettatori ricordano chi sia. Probabilmente è uno degli innumerevoli che ha fatto un torto agli Stark, prima che arrivasse l’inverno, e quindi lei dimentica il tizio delle cozze e lo segue in un bordello, dove tutti mangiano cozze.
Il tipo è un pedofilo e guarda Arya con occhi famelici. Presto credo che pure a lei toccherà la stessa sorte di Sansa, così anche l’ultima Stark non massacrata avrà la sua bella dose di violenza in stile Martin (se n’è discusso tanto, nelle ultime settimane, vero?)
Stannis ha paura dell’inverno, così segue i consigli dispensati alla cazzo di cane da Melisandre.
Melisandre che, dalla sua, ha un innegabile vantaggio. Anziché blaterare di sette divinità e vedersela con le luride prigioni dell’Alto Passero, un evidente schizoide vestito di cenci, ogni tanto, per compiacere il suo dio, deve bruciare qualcuno, meglio se qualcuno con sangue blu.
E quindi, dato che non c’è uno Stark a portata di mano, Stannis deve bruciare la figlia.
Detto fatto.
Ora riuscirà a recuperare Grande Inverno.
Daenerys è da un po’ che crede di stare nel mondo di Mio Minipony, infatti si veste in maniera appropriata, vesti bianche o turchesi e boccoli d’oro con extension rosa confetto.
Suo, nell’arena, è il sedile che occupava Commodo.
I giochi iniziano e Mormont, a colpi di culo, riesce a vincere guardando la sua regina avidamente, perché vuole scartarla come un mon cherie da cinque anni, “Me & my Friendzone”.
Lei, inebetita dalle chiacchiere del suo neo-marito nonché pezzo grosso ex-schiavista di Mereen che blatera di puttanate con Tyrion, quasi quasi sta per cambiare idea di fronte alle manifeste doti di Meridio Mormont, quand’ecco che le file di spettatori dietro di lei indossano le maschere d’oro.
Infatti per Daenerys si mette male, le maschere sono troppe anche per i suoi inutili Immacolati e le sue guardie del corpo, Meridio Mormont compreso.
La nostra e i suoi difensori cercano di fuggire scendendo nell’arena.
Mmmhhh… sono in uno spazio aperto, circondati da nemici, senza via d’uscita… chissà come se la caverà la nostra Regina… mumble mumble…
Ma certo! Arriva il Fortunadrago che incenerisce qualche dozzina di nemici mascherati, ruggisce e, infine, invita la sua mamma a salirgli in groppa, per portarla seco nel reame dei minipony.
Mormont, mi spiace, ma la friendzone è un limbo eterno dove non splende mai il sole. Ma consolati, probabilmente Glenn di The Walking Dead sta pure peggio di te, lui è stato friendzonato dalla moglie Maggie.
Alla prossima settimana.