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Viva Forever: antologia horror

Francesca l’ho conosciuta, purtroppo, tanto quanto si può conoscere una persona su internet: poco. Ci costruiamo un’immagine su foto, parole, avatar. Le piacevano i dipinti di Hopper.
E, quando ci siamo sentiti la prima volta al telefono, per lavoro, era già tardi.
In quell’occasione nacque Exit che, a tutt’oggi, considero il mio lavoro migliore come editor.
Però Francesca non aveva finito di scrivere.
Viva Forever nasce con l’idea di portare la cosa a compimento.
Silvia s’è presa in carico il progetto, una promessa a Fausto. Sono state coinvolte via via Lucia Patrizi, Francesca V.F., Vera Bonaccini e Marina Belli (la mia editrix, ndr).

Storie di quotidiano orrore ai danni delle donne. Sei storie di donne, scritte da donne.
Sei racconti horror, sfaccettati tanto quanto le autrici. L’idea era completare il non-finito di Francesca Fichera, Regina, che constava di una manciata di pagine, che avrebbe dovuto essere un romanzo ambizioso, e di cui restava qualche appunto. E di aggiungere, a questo, la propria visione del quotidiano.

Il genere horror sembrerebbe quasi una trasfigurazione del reale. Senza chiamare in causa facili – e talvolta stupidi – “esorcismi”, l’orrore in questo caso è una traduzione: un reale per lo più inaccettabile, che non è tanto filtrato dalla narrazione orrorifica, quanto riadattato. Storie dell’orrore come quelle narrate in Viva Forever ne sentiamo, vediamo, leggiamo ogni giorno. Innumerevoli donne morte per la violenza.
Io appartengo al genere che le ammazza.
Come ci si sente?
Certi giorni mi stupisco che ancora le donne mi/ci rivolgano la parola. Siamo noi, gli uomini. Dietro quelle storie in TV e sui giornali ci siamo quasi sempre noi.
Si spera sempre che certe storie non siano raccontate più, perché non forniremo più materiale per farlo. Si spera.

Ah sì, al progetto sono stato chiamato a collaborare anche io. E Ottavia Corazza. Fausto Vernazzani ne ha curato la prefazione, Elisa Poggese la copertina, Alessandro Mana il lettering.
Io sono testimone privilegiato. Ho visto nascere Viva Forever fin da quanto era solo un’idea. Ho visto la fatica di mettere insieme le cose. Sono felice di vederlo compiuto.
E, se ve lo steste chiedendo, nessuno di noi vedrà un soldo. Il ricavato della vendita di questo libro sarà devoluto in beneficenza a un’associazione che si occupa di aiutare le donne vittime di violenza. Di questa associazione non possiamo fare il nome per ragioni legate alla privacy.

L’antologia è disponibile in formato digitale e cartaceo, vi aspetta su Amazon. E potete seguire il progetto su Facebook e su Instagram.

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