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[Vikings]: RAGNAR LODBROK

Travis-Fimmel-as-Ragnar-LodbrokRagnar Lodbrok, o Ragnar Lothbrok (in antico nordico Ragnarr Loðbrók, che letteralmente significa Ragnar “calzoni villosi”) fu un leggendario sovrano e eroe, scaturito dal nucleo dell’Era Vichinga, in cui le nebbie del mito confondono e nascondono la verità storica, oltre a calare sui fiordi scandinavi a pelo d’acqua.
Ragnar figura nella Antica Poesia Nordica e in moltissime saghe, talmente celebre e radicata è la tradizione delle sue gesta.
Questa tradizione lo vuole Flagello di Francia e Inghilterra, nonché padre di molti, famosissimi figli, tra i quali: Ivar il Senzaossa, Bjorn Fianco di Ferro, Halfdann Ragnarrson, Sigurd Occhio di Serpente e Ubba.
Tutti i figli di Ragnarr sono, a differenza del padre, figure storicamente accertate, mentre permane l’incertezza su Ragnar stesso. Se sia mai esistito o se sia stato davvero padre di questi sovrani. Talmente grande e famosa è stata la figura di Ragnar, che a lui si facevano puntualmente risalire decine e decine di eroi e condottieri vichinghi.
In pratica, ogni qual volta si era alla presenza di un grande guerriero, lo si faceva risalire a Ragnar. Inutile sottolineare che questo ha contribuito alla confusione che permane su questo periodo storico.

Ragnar sposa Aslaug
Ragnar sposa Aslaug

Secondo la leggenda, Ragnar ebbe tre mogli:

Lagertha, la fanciulla dello scudo.
Þóra Borgarhjǫrt, una nobildonna danese.
Aslaug, anche lei fanciulla dello scudo, nonché Regina, secondo la Völsungasaga.

Discendente del Re Goffredo di Danimarca, nonché figlio del Re di Svezia Sigurd Hring e di Alfild, Ragnar divenne Re egli stesso e creò la sua fama immortale dedicandosi a razzie e conquiste sistematiche delle coste inglesi e soprattutto francesi; era solito risalire i fiumi con le sue navi e penetrare nel cuore del territorio nemico.
Famosissimo l’assedio di Parigi dell’845, con la città risparmiata dalle fiamme solo per l’intervento di Carlo il Calvo, che fu disposto a pagare un riscatto di 7.000 libbre d’argento.

La carriera di pirata di Ragnar terminò in Northumbria quando venne colto di sorpresa dopo un naufragio da Re Aella, suo nemico giurato, che riuscì a catturarlo. La prigionia durò poco, Re Aelle fece gettare il capo vichingo in una fossa colma di serpenti.

Il suo strano cognome (o soprannome), Lodbrok, Calzoni Villosi, deriva dai pantaloni di pelliccia che era solito indossare, pantaloni cuciti da una delle sue mogli.

Nella sua analisi alle Gesta Danorum di Saxo Grammaticus, Hilda Ellis Davidson nota come l’antico storico, nel tentativo di attibuire veridicità e completezza alla figura di Ragnar, che dominò la cosiddetta Era dell’Unico Re, si sia adoperato sistematicamente per ascrivere a lui gesta in realtà compiute da altri sovrani, tra i quali:

Re Horik I (854),
Re Reginfrid (814),
un Re che dominò parte della Danimarca e venne poi in conflitto con Harald Klak,
un certo Reginherus, che attaccò Parigi intorno alla metà del IX sec.,
probabilmente il Rognvald degli Annali Irlandesi e
il padre dei leader vichinghi che invasero l’Inghilterra con il Great Heathen Army in 865.

Ragnar gettato nella fossa dei serpenti da Re Aelle
Ragnar gettato nella fossa dei serpenti da Re Aelle

I tentativi di collegare Ragnar con uno o più di questi uomini sono tutti falliti per la mancanza di fonti relative e per la confusione esistente tra quelle, scarse, esistenti.
Non di meno, la tradizione di un eroe chiamato Ragnar, che mise a ferro e fuoco le coste inglesi e francesi e che assediò Parigi è molto persistente nella tradizione scandinava, tanto che, alla morte di un certo condottiero, i suoi figli radunarono una grande coalizione di guerrieri e attaccarono l’Inghilterra.

Il Great Heathen Army, dopo la morte di Ragnar, attraversò il Mare del Nord nell’866. La coalizione dapprima catturò Re Edmund dell’East Anglia. Ivar il Senzaossa lo fece legare a un albero e usare come bersaglio umano per i suoi uomini che lo ricoprirono di frecce. Il cadavere del sovrano fu poi decapitato.

Di seguito, l’esercito di nordici saccheggiò la città di York e si misurò in battaglia proprio con Re Aelle, che fu sconfitto e punito con la cosiddetta “Aquila di Sangue”, ovvero gli venne aperta la cassa toracica e estratti i polmoni, che vennero lasciati penzolare come “ali”, e sulle ferite fu sparso del sale, perché bruciassero mentre moriva.

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