Underground

Non morire prima di esser morto

dontdiebeforeyouredead

Ne discutevo ieri sera con mio cugino, che se non lo sapete, amministra questo blog insieme a me, da vera Eminenza Grigia. Discutevo sul modo in cui, in tutti questi anni, sono stato percepito in rete, o su come viene visto questo blog.

I ragionamenti li tengo per me, ma a voi posso confessare i punti salienti. Desunti dall’esame delle statistiche di accesso di questo blog e dai discorsi che ho sentito fare in giro nel corso del tempo.

Trattasi, naturalmente, di ragionamenti empirici, fatti per passare il tempo. Ma basati sull’esperienza di quella che è la “percezione dell’altro” nell’internet 2.0.

Dopo quattro anni e mezzo di blogging, ho scoperto, con mia grande sorpresa che:

a) non so se tutt’ora, ma almeno all’inizio (e non so che arco di tempo possa coprire, nella percezione altrui, “l’inizio”), sono stato ritenuto un fake di qualche altro blogger famoso. A causa dello stile e del particolare tasso polemico dei miei articoli. E probabilmente anche a causa del fatto che sono venuto fuori “ a bomba” col mio blog e coi miei articoli, in un particolare periodo in cui il circolo dei blog era ben assestato su precisi equilibri. Quasi ragionassi all’unisono con chi sta dietro il più grande motore di ricerca del mondo e il più grande social network del mondo, le sferzate nei regolamenti atti a determinare con assoluta certezza l’identità di chi si cela dietro a un nickname sono state la grande novità di quest’anno. Da un lato concordo e approvo, dall’altro ne detesto i metodi. Ma nessun progresso è perfetto.

surprise

b) molta gente non ha ancora capito che Hell e Germano M. sono la stessa persona, ovvero io (l’ha capito persino Gugle, ma molti utenti no). E che io scrivo il 99% degli articoli di questo blog e, allo stesso tempo, scrivo anche eBook. Il mio editor fisso è Marina Belli. Allo stesso tempo edito alcuni (non tutti) dei lavori di Alessandro Girola. Con il quale collaboro e ho collaborato ad altri divertenti progetti.

c) moltissima gente preferisce basarsi sui propri pre-concetti, e evitare di confrontarsi. Azzerando il dialogo e agendo solo sulla supposizione e sul pregiudizio. Anche e soprattutto col sottoscritto.

Al che mi verrebbe da dire che senza dialogo non c’è progresso, ma sarebbe uno spreco di tempo e attenzione.

E a queste circostanze, a loro modo divertenti, non posso porre altro rimedio che continuare a fare ciò che faccio, confidando che, prima o poi, la gente legga davvero ciò che ha tra le mani, e sappia distinguere la realtà dalla fantasia dei mostri del sonno della ragione.

Mi occupo di cinema, ma non da professionista. E men che mai da critico. Cosa che ho sempre detto. Dei critici non so che farmene.

E me ne occupo perché mi interessano le storie e la narrazione. Dal momento che anche l’arte cinematografica è narrazione, e ricercando uno stile narrativo che riproduca, tramite la parola scritta, le immagini, ecco che prediligo il cinema come mezzo di narrazione. Per cui mi occupo della qualità delle storie che col mezzo cinematografico vengono narrate.

La scrittura l’avevo messa da parte, per varie ragioni. Poi l’ho ripresa, e ora voglio fare (quasi) solo quello. Punto sempre a migliorarmi. Per cui scrivo. E mi piacerebbe che la maggior parte dei lettori di questo blog recepissero questo dettaglio e non lo considerassero un incidente di percorso sul ben tracciato solco cinematografico.

Cinema che, nonostante tutto resta, affiancato dal paranormale, l’argomento più cliccato di questo 2013.

L’Ordine di Cloud Atlas

I Paradossi di Looper

La Bambola Annabelle

La Casa (2013)

La Storia del Cesso

The Walking Dead

Patrick Wilson insieme alla vera Annabelle
Patrick Wilson insieme alla vera Annabelle, la vincitrice assoluta del 2013

A sorpresa, sono articoli che parlano di cinema in maniera leggermente diversa dalla solita recensione, quelli preferiti. Anche se stravince Annabelle, alla faccia che la gente non crede al paranormale. Il che significa che, forse, il pubblico mi conosce anche troppo bene, smentisce i miei dubbi e viene da queste parti proprio per trovare i miei testi particolari. Di questo vi ringrazio.

Cosa ci aspetta per l’anno che verrà? Niente, in fondo è solo un giorno in più sul calendario. Il blog andrà avanti come sempre. Non mi piacciono le dichiarazioni d’intenti, ma spero finalmente di avere un po’ di serenità per meglio organizzare le cose, per darvi finalmente il posto la cui immagine ho nella testa da tempo, ma che ancora non sono riuscito a costruire. Mi riferisco sempre al blog.

Proprio alla Vigilia di Natale scrivevo che qualunque progetto o sogno abbia mai fatto, non sono mai riuscito a realizzarlo, portandone a compimento altri del tutto imprevisti, seppur piacevoli.

Ebbene, non credo di riuscire a staccarmi da questa linea di condotta. Per cui è una certezza dire che i prossimi mesi riserveranno sorprese, anche se nemmeno io so quali. Ma arriveranno, caparbie come il sottoscritto.

Io ringrazio tutti voi, che tornate giorno dopo giorno su queste pagine. La maggior parte di voi ha capito, è evidente, che la mia spontaneità la riverso tale e quale sul blog, che è a mia immagine. E ciò nonostante vi sto simpatico lo stesso.

Sappiate che la simpatia è reciproca. Talvolta anche l’antipatia lo è.

Abbiamo costruito qualcosa, in questi quattro anni. Niente ci vieta di continuare e di espanderci. Di mutare orizzonti, o semplicemente di scoprirne di nuovi.

Mai morire prima di essere morti davvero.

Mai arrendersi.

Auguri a tutti.

Kick-ass writer, terrific editor, short-tempered human being. Please, DO hesitate to contact me by phone.
    • 10 anni ago

    Anche io ti avevo scambiato per un’altra persona all’inizio, deve essere un’antica maledizione zingara che ti hanno fatto da piccolo. XD

      • 10 anni ago

      Quoque tu! XD
      In privato di torturerò per dirmi con chi mi avevi scambiato. 😀

        • 10 anni ago

        No, non mi ricordo. 😛

        • 10 anni ago

        Te lo avevo già detto ma non lo conoscevi, e quindi devi essertene dimenticato. Comunque dipendeva solo dal nickname, non dallo stile. 😀

    • 10 anni ago

    Qualcuno pensava che tu fossi me, ma tu sei molto meglio, sei l’uberfigo capitano! 😉 Auguri!!!

      • 10 anni ago

      Ma no, che meglio.
      We are what we are. 😉

      Auguroni!

    • 10 anni ago

    Auguri Cap! E togliti la barba finta! 😀

      • 10 anni ago

      C’è chi crede che sia nato con la barba! 😀
      Auguri! 😀

    • 10 anni ago

    Ma io ero convinto che fosse il blog di Peppa Pig!
    Chi è sto Germano M, adesso?

    Auguri! 😀

      • 10 anni ago

      Uno che scrive cose brutte a base di feticismo e zombie. 😀
      Auguri anche a te!

    • 10 anni ago

    ma quindi io faccio da beta reader a me stessa?
    e il mio blog è tuo?
    e se tu sei Alex, allora tutti i nostri blog sono suoi?
    E tu sei Germano M.? Ma davvero?
    sempre l’ultima a sapere certe cose.
    Buon anno, Cap…

      • 10 anni ago

      È più di una masturbazione mentale. Molto di più. 😀

      Buon anno, Lucy. <3

    • 10 anni ago

    Ma quindi quando io compro gli ebook di Germano M. sto in realtà comprando roba che ho scritto io? :-O

      • 10 anni ago

      Ti compri da solo! È concorrenza sleale!

    • 10 anni ago

    Ah, ma allora sei tu quel Germano M. che edita i miei lavori?

      • 10 anni ago

      Minchia, sì!
      😀

    • 10 anni ago

    ***Mi loggo come Mcnab e commento il post che ho fimato come Hell***

    Bellissimo articolo di fine anno. Condivido in toto i tuoi ragionamenti, e buona parte dei tuoi percorsi di vita online e probabilmente anche offline.

      • 10 anni ago

      Buon anno anche a te. 😀

    • 10 anni ago

    Tu sei Germano M.? Ohibò, perché sono sempre l’ultimo a sapere le cose, eh??

    Scherzi a parte, condivido appieno il messaggio finale.
    Auguri anche a te, Hell. 😀

    Ciao,
    Gianluca

      • 10 anni ago

      Così pare. 😀

      Auguroni!