Under the skin (2000) è il primo romanzo di Michel Faber, scrittore olandese emigrato in Scozia, terra che gli ha donato fama e successo.
Nel libro ci vengono raccontate le vicende di Isserley, una dipendente di una potente corporazione extraterrestre, mandata sulla Terra per recuperare la pregiata “vodsel”.
Questa merce così rara e ricercata altro non è che carne umana trattata! Isserley ha in mente un piano per recuperarla, le basterà rapire degli autostoppisti solitari dalle autostrade e dalle strade secondare di Scozia, ma dovrà fare attenzione a cosa carica, non tutti i “campioni” valgono il rischio, quelli pelle ed ossa, infatti, non servono a nulla; perché siano merce valida, gli umani dovranno essere robusti e muscolosi, perfetti esemplari della specie.
Dietro la maschera di donna sexy e seducente, vengono camuffate le numerose cicatrici dovute ai trattamenti chirurgici necessari; ma non solo, un paio di grandi occhiali da sole nascondono la vera forma dei suoi occhi, nonché la leggera peluria lanuginosa che ricopre la pelle.
Come film potrebbe risultare interessante, ma non avendo letto il libro mi sono affidato a molte opinioni e recensioni online, dalle quali emergono due valutazioni: libro molto bello nonchè originale, oppure occasione sprecata in quanto molto ripetitivo.
Se qualcuno di voi l’ha letto, non indugi a comunicare la sua opinione, dal canto mio se e quando ne avrò la possibilità, mi esprimerò in merito.
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