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Under the Dome [recensione] – ep. 12

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Dai, diciamoci la verità, Big Jim di Under the Dome come Oronzo Canà, o come Benito Mussolini. Dal soppalco del diner arringa la folla, e l’unica che lo contesta, in mezzo alla platea, è una donna di colore.
‘Ste cose io le noto, troppo facile. Troppo demagogico. Troppo Vaudeville. Specie pensando al fatto che la puntata precedente s’è chiusa con un presagio di morte, neanche il nostro piccolo Pinochet fosse Cesare, che deve essere pugnalato dai quattro bambocci che palpano la cupola, tra i quali c’è Junior/Bruto, il figlio. Quoque tu, Junior!

La cosa che più mi stupisce, di questa serie, è l’assoluta illogicità degli eventi, se rapportata al brevissimo lasso di tempo nel quale si svolgono.

Big Jim potrà pure essere un figlio di nanananana ♪, ma il fatto che in una decina di giorni sbrocchi e inizi a uccidere chiunque gli stia davanti, soprattutto non avendo la certezza che la cupola resti lì in eterno, mi sembra davvero esagerato.

Soprattutto poi, quando gli sceneggiatori, non sapendo come fare a far odiare il personaggio più vivo e vitale, quello che porta avanti il telefilm (si veda anche alla voce Governatore di The Walking Dead), fanno i salti mortali per presentarlo kattivo & malvagio, e per farcelo odiare, fallendo clamorosamente. Mi riferisco alla tragicomica sequenza dell’assassinio alla stazione radio, con Big Jim che s’affanna a staccare i cavi dell’impianto perché, là fuori, guarda caso, i militari stanno parlando proprio di lui, nel momento in cui ha poggiato il culo sulla sedia.

E ‘nnamo su…

***

jimblame

Ma trasformiamo questa recensione, facciamo un giochino, indovinate chi sarà accusato, senza alcuna prova, dell’omicidio avvenuto alla stazione radio, e del conseguente incendio?

Sì, proprio lui: Barbie!

Ormai la sceriffa, se cade un piccione per terra, se un bambino inciampa e si sbuccia un ginocchio, se una vecchietta scivola e si rompe il femore, se qualcuno lascia un gattino sull’albero, ha un unico colpevole: Barbie!

Ridicolo.

Barbie che però, stavolta, insieme a Angie, strappa il titolo di scena più ridicola dell’episodio. Non mi spiegavo, guardando il breve antefatto all’inizio della puntata, perché mai soffermarsi su un dettaglio inutile come quello mostratoci: Barbie che offre una sigaretta a Angie, e Junior che rosica osservandoli da lontano. Avviene nell’episodio pilota.

"Ma guarda che io non ho fatto niente!" "Te credo... co' qua faccia che te ritrovi!" "Voi 'na sigaretta, per caso?" "Daje!"
“Ma guarda che io non ho fatto niente!”
“Te credo… co’ qua faccia che te ritrovi!”
“Voi ‘na sigaretta, per caso?”
“Daje!”

Il perché è presto detto. Angie attrae Junior con una scusa, allontanandolo dalla guardia che lo stalker fa a Julia ancora in coma, così da poter offrire a Barbie l’opportunità di portare via l’amata, sottraendola alle grinfie del perfido Big Jim, che ha intenzione di far fuori l’unica testimone possibile (infatti aziché ordinare a Junior di farle una siringa d’aria dritta in vena, la fa semplicemente sorvegliare. Vabbé, dettagli…). Dicevo, Angie attira Junior in disparte e… lo bacia.
E qui, davvero, uno si deve inginocchiare e baciare a terra perché il colpo di scena degli sceneggiatori è qualcosa che veramente non s’era visto da trecentoquarant’anni di serie televisive, minimo: Junior s’accorge che la lingua di Angie sa di fumo…

Allora collega la sigaretta a quella mattina in cui Barbie ha offerto a Angie da fumare e scopre l’inganno! DOOOOOOOON!

Ma è tutto inutile. Infatti Junior si precipita fuori per fermare Barbie e viene caricato di mazzate. DOOOOOOON!

***

"Ho fatto il mio primo arresto!" "Brava, adesso vammi a prendere la cassetta da lustrascarpe."
“Ho fatto il mio primo arresto!”
“Brava, adesso vammi a prendere la cassetta da lustrascarpe.”

Big Jim, messo in guardia dalla tipa alla radio (prima che la uccidesse), decide di perquisire la stalla di Joe e Norrie e non trovando l’uovo s’incazza e li porta al gabbio.
Al gabbio li minaccia, atteggiandosi come perfetto kattivo.
Nel frattempo arriva anche Barbie, arrestato dalla Sceriffa, che è stata minimo un quarto d’ora a piangere perché è riuscita a effettuare il primo arresto in tutta la sua vita.
Comunque, Big Jim fa una delle sue supercazzole a Barbie, dicendogli che se non confessa di aver ammazzato duecento persone in sette ore, lui perseguiterà tutti: Angie, Joe, Norrie, Julia. Chissà, magari apre un bordello.
E Barbie, di fronte alla prospettiva del bordello, cede. Sì, confesserà tutto davanti alla cittadinanza riunita.

A quel punto, la cittadinanza si riunisce davanti al municipio, Big Jim fa una supercazzola e infine chiede a Barbie la fatale domanda: Come ti dichiari? Colpevole o innocente?

E Barbie fa: innocente. Gne gne gne.

trollface

Alla prossima.

Ah, rettifico ciò che ho scritto la scorsa volta. Questa serie mi mancherà. Abbestia,

Puntate precedenti QUI

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