Riprendiamo oggi la nostra rubrica “Compleanni” con Tim Robbins. Il popolare attore e regista compie oggi 51 anni.
Laureatosi alla UCLA nel 1981, fonda nello stesso anno una compagnia teatrale, la Actor’s Gang, che dirige tuttora, con la quale miete notevoli successi.
E’ un uomo imponente, è alto 196 cm, l’attore più alto ad aver vinto un Oscar… Poliedrico e brillante, si presta ad ogni genere di ruolo, dal drammatico al comico, riuscendo abile nel simulare qualsiasi sfumatura interpretativa gli venga richiesta.
Della sua vastissima filmografia, voglio ricordare tre titoli, tutti significativi per la sua carriera:
The Shawshank Redemption (Le Ali della Libertà, 1994), diretto da Frank Darabont e sceneggiato dallo stesso su una storia breve di Stephen King, “Rita Hayworth and Shawshank Redemption”, è un dramma carcerario mai banale e risolto attraverso un montaggio e un ritmo che accompagnano e sostengono l’indagine finale di Red, sulle orme della libertà. Tim Robbins è Andy Dufresne, banchiere ingiustamente accusato dell’omicidio della moglie e condannato all’ergastolo da scontare nel penitenziario di Shawshank dove subisce ogni sorta di angherie e da cui riesce a fuggire dopo una trentina d’anni con uno dei colpi di scena più memorabili della storia del cinema, accanto a lui il grande Morgan Freeman che interpreta Red; non a caso questo film è, con 449.463 voti, tuttora al 1° posto nella Top 250 di IMDb, con una votazione media di 9.1.
Dead Man Walking, 1995, dove Robbins passa alla regia. Un film crudo che argomenta sull’inutilità della pena di morte, pur presentando il protagonista condannato, magistralmente interpretato da Sean Penn, nel modo più odioso possibile perché reo di un crimine atroce. Particolarità del film, cui si deve anche gran parte della sua efficacia, è l’alternanza delle scene di pentimento e disperazione, nell’attesa che la sentenza venga eseguita, con quelle che svelano la natura del crimine commesso e le ragioni della condanna.
Mystic River (Clint Eastwood, 2003), un film complesso e articolato nella trama che descrive un momento attuale nella vita di tre amici, Jimmy (Sean Penn), Dave (Tim Robbins) e Sean (Kevin Bacon), che continua a rievocare spettri di un lontano passato, risalente alla loro infanzia, un evento tragico che sembra non averli mai abbandonati del tutto e che sarà causa di nuovo dolore e nuovi lutti… Per il ruolo di Dave, Tim Robbins vince l’Oscar nel 2004.
Robbins è ora impegnato come attore nella realizzazione di un film intitolato Keeper of the Pinstripes (2010), un soggetto abbastanza misterioso, vista la fatica che ho fatto per reperire questa breve sinossi:
Inspired by true events, the film tells the story of the reawakening of “Room 107,” a mysterious room hidden within the depths of Yankee Stadium where some of baseball’s greatest heroes would find solace. When the ghost of Lou Gehrig refuses to join the rest of the ghosts at the new stadium, it’s up to 14-year old Henry to talk the Iron Horse into making the move.(da TheMovieInsider.com)
Per approfondimenti,
da Wikipedia: Tim Robbins, Le Ali della Libertà, Dead Man walking e Mystic River, Keeper of the Pinstripes su youtube (behind the scenes)