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The Walking Dead – stagione 4 (ep. 10) [recensione]

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In stile appello della Maestra, TWD fa una puntata collage per radunare tutti i superstiti al finale di metà stagione. Vediamo di farlo anche noi, tanto per capire chi va a spasso con chi. Prima però dico subito la mia su questa scelta, che se da una parte risulta economica per tirare le fila in un solo episodio, dall’altra mi ha lasciato con la spiacevole sensazione di «Aspetta, con chi era tizio? E quella come si chiamava?» tuttavia potrebbe essere dovuto alla mia pessima memoria o al fatto che certi personaggi sono rimasti in secondo piano, come Beth – la figlia biondina di Hershel – di cui ho ricordato il nome solo quando Maggie l’ha nominata. Insomma, per scrivere questa recensione dovrò sbirciare IMDb facendo mente locale sui nomi e le nuove squadre dell’Album degli Zombie Panini.

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Team Beth & Daryl

Lei fa la voce narrante parlando al suo diario, intanto Daryl fa il giovane Emo depresso alla moriremo tutti. La svolta di Beth in coraggiosa esortatrice è fiaccamente spiegata dal fatto che papà diceva questo e papà diceva quello, perciò avrebbe voluto… ma sticazzi, non convince. Specie se per contrasto trasformi Daryl in una mammola.

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Team Tyreese, Carol, Lizzie, Mika & Judith.

Come supponevo io, a volte una culla vuota è solo una culla vuota, infatti Judith è stata salvata da Tyreese che si porta appresso pure Lizzie e Mika, le ragazzine cresciute e addestrate da Carol che infatti sbuca dal nulla salvandole dagli zombie. Evviva, è tornata Carol! L’unico personaggio di cui mi importi qualcosa, finalmente. Cammin cammina, incontrano padre e figlio aggrediti dagli zombie ma non riescono a salvarli, però il padre fa in tempo a dirgli che in fondo ai binari c’è un posto sicuro dove fermarsi. Chi o cosa troveranno? Boh.

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Team Maggie, Sasha & Bob.

Mentre Sasha (la sorella di Tyreese) medica Bob (il dottore dalla forza erculea che tira giù i supermercati calando bottiglie), Maggie è in ansia per Glenn. Lo deve trovare a ogni costo, perciò gli altri la seguono per tenere unito il gruppo e intanto si fanno le solite chiacchiere. Dopo un po’ trovano il bus con cui gli altri erano scappati, ma è pieno di zombie di personaggi secondari, quelli che avevano lasciato il villaggio vacanze del Governatore per stare nella prigione più zozza della Georgia. Maggie però deve sapere, deve sapere se Glenn è tra loro, così iniziano a farli uscire uno per volta per il censimento a mazzate.

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Team Glenn & Tara.

Glenn è vivo, ma non ditelo ancora a Maggie! Stava ancora alla prigione perché deve essersi preso una martellata da Roger Rabbit, visto che stava sdraiato su una maceria sopraelevata circondata da zombie. Per fortuna c’è una porta aperta per entrare nella prigione – toh, il culo dei protagonisti! – dove trova e indossa un’uniforme antisommossa, poi esce e inciampa in Tara che sta piangendo lacrime amarognole sulla sorte sua, della sorella, della nipote e di tutte le balle che il Governatore ha raccontato. Glenn la prende su perché ha bisogno di fuoco di copertura, poi le dice di avere bisogno di una mano per trovare Maggie – questi sono tipo il Mastro di Chiavi e il Guardia di Porta, ormai – e allora via, altra strana coppia on the road che cammina cammina inciampa nei G.I.Joe.

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Posso dire “che fatica”? Saltapicchiare da un gruppo all’altro è stato un esercizio di memoria sfiancante, anche perché di alcuni personaggi non ricordo manco il nome, oppure me ne frega meno della temperatura anale del cammello. Viva Carol, però! Bellissima la scena in cui Tyreese l’abbraccia per aver salvato le bambine, e lei capisce che nessuno gli ha detto che è stata lei a macellargli e bruciargli la fidanzata. Goffaggini così sono roba da: «Avanti, dà un bacio a zia Bertolda, che non hai mai visto in vita tua e che ha la barbetta ispida di un capretto!» Uguale. Per la settimana prossima tutte le mie speranze vanno a Carol, ma anche la piccola Lizzie – che promette un futuro da sociopatica – è da tenere d’occhio. Gli altri, si fottano.