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The Walking Dead – stagione 3 (ep. 10)

Bene, continuiamo il nostro appuntamento settimanale con la disamina di The Walking Dead, la serie zombie per gli zombie. Diventato, questo appuntamento, ormai irrinunciabile per diversi lettori. Cosa che mi riempie di soddisfazione.
Prima, però, una premessa, il testo che seguirà, di colore differente, non l’ho scritto io, ma la mia amica-socia-collega Lucy, de IlGiornodegliZombi, che mi ha fatto l’onore di accettare con un ridicolo preavviso di… non so, un’ora.
Gliel’ho chiesto per svariate ragioni:

divertimento
stima reciproca
per provare (io) l’emozione di un guest post sul mio blog
perché ogni tanto fa bene ascoltare anche una voce diversa, sullo stesso argomento, nella fattispecie, questo telefilm

L’esperimento si ripeterà? Magari con qualche altro blogger ospite? Chissà. Per il momento vediamo se l’idea vi piace.
Ora, prima di dare la parola a Lucy, faccio l’unica considerazione personale riguardo alla puntata n. 10, che mi è piaciuta, tutto sommato: alla fine, nel mezzo dei titoli di coda, è andata in onda l’anteprima della puntata successiva, l’undicesima. Ho udito la voce del Vet pronunciare le seguenti parole: “Rick, do something!” (Rick, fa qualcosa!)
Se se n’è accorto persino lui, che Rick non fa nulla, vuol dire che la situazione è davvero grave. XD

***

[contiene anticipazioni]

E rieccoci, dopo quasi un anno, a riparlare di The Walking Dead. Ringrazio innanzitutto Hell per avermi permesso di venire a far casino qui sul suo blog e di sostituirmi a lui nel racconto di questo episodio, il decimo della terza stagione.

Facciamo un rapido bilancio di quello che abbiamo visto fino a questo momento: rispetto alla disastrosa seconda serie, si registrano dei grandi passi in avanti. Finalmente, in un prodotto televisivo che dovrebbe parlare di zombie, si cominciano a vedere gli zombie. E no, non vale dire che The Walking Dead non è una serie sui morti che camminano, ma una serie sull’umanità in un contesto apocalittico. Perché a quel punto si poteva utilizzare un qualsiasi espediente per mettere fine al mondo così come noi lo intendiamo. Se si scelgono i morti viventi, pretendo che abbiano un ruolo di un certo peso all’interno del prodotto. Qualcuno deve essersene accorto ed ecco che, dopo tante puntate in cui i walkers erano poco meno che decorativi, gli sceneggiatori li hanno riportati al centro della scena.
Le buone notizie non si fermano qui. Un paio di episodi sono stati di forte impatto emotivo e, strano a dirsi, anche ben scritti, per una serie che ha l’andamento di una soap opera, con tutte le caratteristiche proprie di quel tipo di prodotto. La violenza è aumentata in maniera esponenziale, così tanto che è lecito supporre che gli autori abbiano risposto in questo modo alle critiche di voler edulcorare le situazioni più scabrose nella seconda stagione, così tanto che in alcuni momenti, risulta anche gratuita e un po’ fuori contesto (Glenn che sfascia a calci la testa di un zombie in piena crisi isterica premestruale).
Ma, a parte questi dettagli, siamo sempre di fronte al solito, vecchio TWD: personaggi random, che compiono azioni random in un’apocalisse che procede, anche lei, random. Ormai ci siamo quasi affezionati a queste sceneggiature che sembrano l’equivalente filmico dei cibi precotti e istantanei. Cominciamo persino a volergli bene.

***

La puntata numero nove ve l’ha raccontata Hell nel suo articolo precedente. Da mettersi le mani nei capelli. Una cosa imbarazzante che ci riportava ai fasti della comicità involontaria della seconda stagione. Con la dieci andiamo un pochino meglio, soprattutto grazie a Merle e a Daryl, che si è deciso di riunire, con una scelta quantomai azzeccata, dato che i due insieme funzionano alla grande, sono gli elementi migliori di tutto il cast e il loro rapporto è reso in maniera credibile e molto sentita.
Rick vede la gente morta e va a caccia di fantasmi vestiti di bianco. Dialogo col Vet ai limiti dell’umorismo involontario, con Rick che farfuglia di telefonate dall’oltretomba e di trovare un senso alle sue visioni di Lori che passeggia per i campi. Incuriosisce cercare di comprendere dove gli autori vogliano andare a parare con questa linea narrativa, o se verrà troncata senza ragioni precise, come è già accaduto tante volte nel corso della serie. Sempre perché si va avanti a tentoni e senza un disegno vero e proprio, cercando di dipanare la matassa di una trama che continua a perdere coerenza.
E a proposito di storyline sfrondate un po’ a casaccio, come rami secchi, ma il gruppetto di Tyreese è già sparito dalla circolazione? No, perché il Rick furente deve avergli messo tantissima paura addosso. O forse hanno preferito i walkers alla banda di rincoglioniti che sta occupando la prigione.
Rispunteranno forse fuori alla prossima puntata, consolidando lo schema del: faccio allontanare un personaggio, lo faccio vagare senza meta per mezzo episodio e poi, sul più bello, lo faccio convergere lì ove risiedono i nostri, ché l’America è un paesucolo minuscolo e tutte le strade portano al carcere abbandonato.

***

Classico episodio di passaggio, questo. L’abbandono del gruppo da parte di Daryl era, come facilmente preventivabile, una finta; Andrea continua a comportarsi come la peggior caricatura del peggior personaggio femminile mai apparso sugli schermi dell’universo conosciuto, senza motivazioni, senza uno straccio di spessore per le sue azioni e reazioni, pendendo dalle labbra del Governatore, perché si sa che una donna desidera solo il maschio forte e dominante accanto. E quando lui le dice che non ha intenzione di effettuare ritorsioni contro Rick e soci, Andrea gli crede, neanche fosse una quindicenne innamorata del teppistello della classe. Salvo poi fare il terzo grado a quel poveraccio di Milton, quando però è troppo tardi per compiere un gesto che sia uno che dia un senso al personaggio. Quello fatto dagli sceneggiatori su Andrea è uno scempio che non riuscirò mai a perdonargli.
E tuttavia, questo insieme di cose è ormai strutturale in The Walking Dead, fa parte del naturale corso della serie. Sono svarioni abituali. Non c’è neanche più da stupirsi.
Quello che risulta invece di difficile comprensione è la dinamica che si è instaurata tra Glenn e Maggie. Perché Maggie ce l’ha tanto con Glenn?
L’esperienza vissuta a Woodbury è stata traumatica per entrambi, lo sappiamo. Maggie ha rischiato di essere violentata e Glenn è stato picchiato quasi a morte. Ma il deteriorarsi del loro rapporto non ha una motivazione solida che sia una. L’orgoglio virile ferito di Glenn, entrato in modalità “non ti ho protetta, la colpa è mia”, va a scontrarsi contro un livore ingiustificato da parte di Maggie. Ancora una volta, questo è indice di scarsa cura nella costruzione dei personaggi. Piuttosto che fornirgli uno spessore e un carattere e fare in modo che siano quelli a far andare avanti la storia, si preferisce operare in senso contrario, ovvero modificando e indirizzando il modo di fare dei personaggi a seconda delle svolte precostituite. O a seconda della necessità di allungare il minutaggio che porti al colpo di scena finale.
Colpo di scena, in questo caso, estremamente prevedibile, anche se non privo di una certa efficacia: il Governatore e i suoi fedelissimi piombano alla prigione sparando all’impazzata, mentre Rick coglie margherite insieme al fantasma della moglie e Michonne lo guarda basita.
Sparatoria che ha uno sviluppo piuttosto ridicolo, a dire la verità, e in cui si fa fuori l’ultimo rimasto dei galeotti, che fungeva da zavorra e per di più aveva tutte le intenzioni di provarci con Carol, pure lusingata e dimentica del grande amore con Daryl in un nanosecondo, sempre per l’assioma del maschio sopra descritto.
Insomma, un bel pasticcio, al solito. Migliore dell’episodio precedente, questo è sicuro. Ma gli entusiasmi che questa serie suscita in ogni angolo del globo sono ancora un mistero che non riuscirò mai a risolvere.

Episodi precedenti QUI

Autore e editor di giorno, talvolta podcaster. /|\( ;,;)/|\ #followthefennec
    • 12 anni ago

    Ieri mi sono visto un PESSIMO film zombi, si chiama “Rise of zombies”,
    mentre vedevo quell’immane cagata, ho pensato a TWD e mi sono reso conto
    che nonostante i suoi numerosi difetti stile Beautiful,
    è cmq un prodotto di alto livello,
    quindi penso che il suo grande successo sia
    per certi punti di vista giustificato

    • 12 anni ago

    Premessa: lunedì non ho potuto vedere la puntata. E aspettavo questo post. Ma …ma…e gli zombie?
    Vi lamentate che è una specie di soap, che i dialoghi sono mosci, che fa annoiare, che però fa ridere e che gli zombie che dovrebbero essere al centro della narrazione non ci sono.
    E’ degli zombie che si dovrebbe parlare. Del rapporto fra i sopravvissuti e i cadaveri. Tutto il resto è fuffa.
    Insomma: in questa puntata gli zombie c’erano o no? E cosa è successo a parte i pipponi relazionali alla Beautiful?

      • 12 anni ago

      Ecco, il rapporto tra i sopravvissuti e i cadaveri. Giusto.
      Uhm… l’hanno lasciato indietro alle prime puntate della prima serie. Tutto qua. Ora non frega niente a nessuno del perché esistano gli zombie. Meglio pensare alle scaramucce. ^^

    • 12 anni ago

    […] Visita il sito bookandnegative oppure iscriviti al feed Leggi l'articolo completo su AlterVista […]

    • 12 anni ago

    Io… io sono imbarazzato per lui, ogni volta che Rick tiene la pistola come se avesse un pesce morto in mano. E sono imbarazzato per la crew intera quando le cose accadono così, a casaccio.

      • 12 anni ago

      Ma non so… Non lo so, non lo so più. Non so che dire. 😀

        • 12 anni ago

        Sai qual è l’impressione avuta in quest’ultima puntata? Che per metterci a forza gli zombie, abbiano trascurato la scelta coerente di svilupparle SENZA zombie, cosa inevitabile perché potesse essere ben realizzata, tale analisi.
        Insomma, hai presente quelle puntata di Lost dedicate esclusivamente ai personaggi e non agli eventi? Ecco, in TWD non esistono. E le conseguenze sono di questo tipo.

        • 12 anni ago

        Il delirio davanti ai nuovi arrivati è stato incredibile e idiota. Per non parlare del girotondo di Daryl.

    • 12 anni ago

    No, dicevo il Governatore che fa il tiro al fesso sulla Scooby Gang di Rick. XD Però è anche vero che riescono a centrare solo Axel. Poveraccio, in questa serie sopravvivi solo se hai contratti solidi, vaffanculo la logica. -_-

    Beh, se ci pensi Glen e Maggie si sono messi insieme per la solidissima e inoppugnabile ragione che hanno la stessa età. Voglio dire, sono anche passati sopra il fatto che lui è coreano e lei una campagnola. Deve essere per forza amore. u.u

      • 12 anni ago

      E il Vet gli ha regalato l’orologggio d’oro. U_U

      Che poi, giuro, quando ho iniziato a vederla, che mi piaceva pure eh, mai avrei pensato che due anni dopo mi sarei ritrovato a parlarne sul blog, in questi termini da circolo dell’uncinetto. Divertente, però eh. XD

        • 12 anni ago

        Non mi tieni mai contento. 🙁

        • 12 anni ago

        Purtroppo ho una memoria di cacca pupù, e poi sarei dovuto partire dall’inizio, ma la prima stagione l’ho quasi del tutto dimenticata.

        • 12 anni ago

        Però dovresti fare il Bignami, eh…

        • 12 anni ago

        Sì, è la serie più brutta ma divertente che abbia mai visto, perché di brutte ne ho viste e abbandonate, ma questa è divertente da guardare anche quando la fanno fuori dal vaso (e quel benedetto coso di ceramica non lo centrano quasi mai).

    • 12 anni ago

    Ottima recensione, condivido le stesse opinioni su diversi punti e aggiungo qualche riflessione post-visione. 😀

    Sul rapporto tra Glenn e Maggie ho un’ipotesi. Secondo me Maggie è imprugnata con Glenn perché vede– no, anzi, non è Maggie, è la solita retorica da telefilm americano (quelli scritti male) che emerge ogni tanto, ossia lei povera ragazza ferita che nella rabbia di lui vede un modo di proclamarla come sua proprietà, infatti prevedo una ramanzina alla: tu non mi sei stato vicino, tu eri indignato perché una tua cosa è stata rotta/rovinata, non hai pensato a me e ai miei sentimenti. Perché nessuno pensa ai bambini? Ehm, ai sentimenti? Poi magari sbaglio, ma ho avuto questa impressione.

    Ci sono stati momenti in cui mi è scappato da ridere, a partire dal Governatore che si complimenta con Andrea per il suo splendido discorso e la invita a diventare la nuova leader di Woodbury. Poi l’altro discorso al biondino con gli occhiali, lo “scienziato” che avrebbe dovuto trovare La Cura, un ambiguo parlarsi addosso per far capire che lui è contorto, voi non potete capire. Cioè, ogni tanto pare una pippa e che lo scriviamo a culo di scimmia, ma giuro sul copione di Alex l’Ariete che non è così, il Governatore è profondo e misterioso, come la turca al pub. Infatti con Andrea finge di mettere la coda tra le zampine ma poi spunta alla prigione giocano a tiro al fesso, non perché è sceneggiato accazzo, ma perché è un dritto. Fidati. Ascolta un cretino.

    Ah e poi un’altra cosa, quando si sono affannati a rendere simpatico Axel l’ex carcerato per poi ammazzarlo all’improvviso, ecco lì mi è parso di vivere un momento alla George Martin (gestito male e di corsa, però) e mentre ci pensavo mi sono detto: ehi, a proposito… qui è dalla prima puntata del primo episodio che sembra di essere a Gabicce Mare! Dove cazzo è l’inverno? Winter is coming manco per la ceppa.

      • 12 anni ago

      Scusa eh, ma sta cosa del tiro al fesso non mi torna. Visto che lo stesso Governatore e i suoi sicari hanno ammazzato un plotone di militari non sbagliando un colpo.
      Ah, vabbé, ha anche perso un occhio, giusto.

      La cosa che mi perplime è il rapporto Glen-Maggie, ma non troppo visto che, tornando con la mente alla stagione 2, lui rifiutava il sesso perché era morto il vecchiaccio col cappello. So’ strani, quei due.

    • 12 anni ago

    Ma noooooooooooooo! Lol
    Ahhahhhahhhahhh. 😉

    • 12 anni ago

    Certo che quello che hanno combinato al personaggio di Andrea sarebbe proprio da denuncia, nel comics Andrea è uno dei personaggi meglio costruiti di tutta la serie e invece qui in cosa l’hanno trasformata?
    Non aggiungo altro? 😉

    Ottimo articolo Lucy.

      • 12 anni ago

      Nick, il personaggio di Andrea è un mistero, anche quello. Se gli altri sono più o meno abbastanza aderenti (Lori è insopportabile anche nel fumetto), Andrea è stata trasformata in peggio. E io mi chiedo perché l’abbiano fatto.
      Grazie 😉

        • 12 anni ago

        Ma Lori nel fumetto fa una fine epica, per mano di… ^^
        E poi scusate, ma devo ricordare in questa sede che anche il vecchiaccio col cappello è stato edulcorato. Forse il primo, a deviare nettamente dal fumetto?

      • 12 anni ago

      Ma voi state ancora a cercare analogie col fumetto? Credevo fosse una fase superata. 😀
      Più che altro, non capisco a che gioco giochi il Governatore, a meno che non sia un tipico italiano baffo nero e mangiaspaghetti: “dire cosa fare altra”.

        • 12 anni ago

        Ovvio che si. Si capiva che scherzavo? ^^

        • 12 anni ago

        Ho semplicemente detto la mia.
        😉

    • 12 anni ago

    E io ti ringrazio per lo spazio. Mi sono divertita tantissimo a scrivere questo articolo. Sì, a te la puntata è piaciuta più che a me. E in effetti è migliore della 9, che andava in caduta libera. Ma Andrea sta dando il peggio di sé, Rick ormai non ha più neanche senso di esistere e gli altri girano un po’ a vuoto. Merle e Daryl tengono in piedi la baracca, per fortuna. 😀
    Grazie davvero.

      • 12 anni ago

      Sì, perché tutto sommato, essendo gra parte di essa concentrata sulla sparatoria, me la sono goduta di più. Almeno hanno evitato troppi discorsi. Quindi vediamo.
      Poi, non lo so, ditemi che cosa hanno fatto a Michael Rooker, che oltre a dimagrire a vista d’occhio, sembra sempre più sopra le righe. Sono quasi preoccupato. :/

    • 12 anni ago

    […] Il Capitano Hell, lo sapete, analizza uno per uno tutti gli episodi di The Walking Dead. Lo fa con una costanza e uno stacanovismo che gli invidio. Anche perché questo significa riuscire a seguire la serie televisiva sui sopravvissuti più mattacchioni d’America tenendo addirittura gli occhi aperti durante i dialoghi. Ma lui è un cavaliere che cavalca verso l’alba (che il tramonto è abusato) senza macchia e senza paura e un’impresa del genere la affronta con cipiglio fiero. Solo che anche i più coraggiosi soccombono e mi ha chiesto, per la puntata andata in onda questa domenica, di sostituirlo nella faticaccia immane. E quando mai io potrei sottrarmi a una missione del genere? Quindi oggi potrete leggere un mio guest post sul suo blog, che mi sono divertita moltissimo a scrivere. Rientrare nell’atmosfera da soap opera apocalittica è sempre un piacere. Spero che il post diverta anche voi. Lo trovate qui. […]