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The Walking Dead – stagione 2 (ep. 1)

Pensiamo agli zombie, a quanto debbano essere orrendi, puzzolenti e putrefatti. Un telefilm che ti offre un panorama così è più che appetibile, è il numero uno. Ma io questo telefilm non lo venero. Tutt’altro. E non mi piacciono neanche le arrampicate sugli specchi: eh, ma la prima stagione era stata concepita come stagione unica! eh, ma il fumetto è diverso, più bello! eh, ma, gli zombie sono sexy, e fighi! No, questo è un altro discorso. Ma ci siamo, la seconda stagione è iniziata. Ho visto il primo episodio perché sono un uomo libero, un libero blogger e perché mi piacciono le apocalissi, lo sapete. La zombie apocalypse è al secondo posto della classifica di gradimento delle catastrofi. Quindi guardo The Walking Dead, perché spero di trovarci la scintilla vitale. Sì, proprio dai non morti. E lo guardo, è bene ribadirlo, NON AVENDO MAI LETTO IL FUMETTO. I fumetti li ho lasciati perdere da un po’. Non li reggo più. Chiamatela evoluzione o involuzione, non mi importa. Quello che importa è che la visione di TWD non è in alcun modo affetta da pregiudizi. Quindi posso vedere le cose per ciò che appaiono. Lungo e doveroso preambolo per dire che, com’è stato per i primi sei episodi, neanche questo secondo esordio mi ha impressionato. Giudizio breve: l’ho trovato piuttosto moscio. In lento decadimento. In putrefazione, insomma. Ehi, forse forse siamo in tema!

***

[spoiler a valanga da qui in poi]

Dopo l’esplosione in CGI della fortezza della scienza, il nostro gruppetto di sopravvissuti si ritrova lungo le arterie stradali intasate di auto abbandonate. Luce e ombra: la luce è rifornirsi di benzina dalle auto abbandonate. Gli zombie se ne fregano del carburante. L’ombra è che il motore del camper del vecchiaccio-paternalista-col cappello-doppiato da Tony Soprano decide (per volontà suprema degli sceneggiatori) di schiattare proprio nel bel mezzo di un ingorgo.
Domanda: cosa mai può accadere in un luogo così, essendo il mondo infestato dagli zombie? Che arrivino gli zombie. Una mandria.
Quella della mandria, lo ammetto, è stata una buona scusa per giustificare la presenza di una cinquantina di zombie sbucati dal nulla, lontani dai centri abitati e da ogni fonte di cibo.
Ok, ci può stare che si spostino come dinosauri. È persino bello.
Poco credibile, invece, che l’avvistamento della suddetta mandria giunga così in ritardo, quando ormai gli zombie sono prossimi, talmente tanto che i nostri sono costretti a rifugiarsi sotto le auto. Ancor meno credibile se si considera che il vecchiaccio trovasi in posizione elevata sul tetto del suo camper, munito di binocolo. Cosa stava guardando, le farfalle o le chiappe della figlioccia?
Stesso vecchio che si dimentica di avvertire del pericolo la bionda protetta (che ama come una figlia), intenta a gingillarsi con la pistola, giù in cabina, con la porta aperta, ignorando che lì fuori ci sono almeno una trentina di cannibali che gironzolano indisturbati. L’attrice (Laurie Holden), però, è una delle ragioni che mi spingerà a guardare gli altri episodi, devo dire…

***

Momento comico: T-Dog, protagonista di colore, colto da terrore dopo aver scorto la mandria, decide di tagliarsi le vene del braccio contro un finestrino rotto. Sangue a ettolitri per terra. Non voleva suicidarsi, mi dicono. D’altronde, se avesse voluto farlo, non avrebbe ottenuto un risultato così epico. Schizzi che nemmeno nei capolavori splatter. Un’emorragia che avrebbe dovuto ammazzarlo nel giro di due minuti. L’ultima volta che lo vediamo, steso per terra e immerso nel suo stesso sangue, è anche l’ultima volta che tutti gli altri personaggi si ricordano che esiste. È ancora vivo, si suppone, se non se lo sono dimenticato gli sceneggiatori. Che altro? Ah, la bambina. Bambina che fa del suo meglio per perdersi e così creare scene di panico. Com’è ovvio, l’unico stronzo che tenta di salvarla andandola a recuperare è anche quello che si becca “l’occhio della madre”, quello della genitrice che lo guarda storto: è colpa tua se mia figlia non si trova più! e bla bla bla. Non mi meraviglia molto, dal momento che tutti i personaggi della serie hanno più e più volte dimostrato di essere stereotipi. Le maledizioni della madre, il rimorso dello Sceriffo e compagnia bella, fanno parte del pacchetto. Persino la bambina che scompare è quella a cui si dice: “aspetta qui!”, già sapendo che non lo farà mai. E che si perderà. Il lato umano, quindi, è noioso tanto se non di più rispetto alla roba già vista. E il vecchio non perde mai il suo orrido cappello.

***

Gli zombie. Gli zombie di TWD mi piacciono. Oltre a rasentare la perfezione “estetica”, danno l’impressione di essere tostissimi e cazzuti. Mi piace molto la loro natura di sprinter, che non vuol dire che siano velocisti, ma che, in presenza di prede, si muovano più velocemente, diventando incontenibili, specie se in gruppo.
La mandria è un bel vedere, al di là della plausibilità o meno della scena.
Assistiamo inoltre a un’autopsia di uno zombie, fatta in mezzo al bosco, senza andare tanto per il sottile circa le essenziali norme igieniche o il possibile rischio d’infezione. Tale scena si pone in netto contrasto con i protocolli iper-sicuri del CDC. Lì un campione di tessuto scoperto causava l’incendio programmatico del laboratorio in cui il test era stato effettuato, nel bosco invece si mettono le mani negli intestini zombeschi e dopo ci si può pure asciugare il sudore della fronte. Chi avrà ragione?
Tra l’altro, autopsia che non insiste troppo nei dettagli truculenti, forse per ragioni di messa in onda. Dico solo che Nip/Tuck ci ha mostrato di peggio.
Ultimo dubbio riguardo la scena bucolica finale. In particolare la forza di penetrazione del proiettile… mi sembra eccessiva.
Per il resto, s’è avverato quello che ho scritto in uno dei commenti al post di ieri. Gli zombie si comportano come meglio possono a seconda del posto che hanno deciso di occupare. Gli zombie in chiesa, richiamati dalla campana, che aspettano il parroco per la funzione (non sono sicuro fosse un matrimonio, però la zombie col velo c’era), sono l’essenza di queste creature: raffigurazione del limbo. Una realtà di assenza totale di pensiero, in luogo dell’istinto.
Staremo a vedere le prossime puntate. Per ora, la chiudo qui.

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  • […] precedenti QUI (2) e QUI […]

  • […] Puntata precedente QUI […]

  • Direi anche meno del 25%, di fatto la serie tv per adesso prende in prestito alcuni personaggi del fumetto (Rick-moglie-figliola, Shane, Dale, Andrea e qualcun altro che non ricordo), li banalizza in maniera sconvolgente e li inserisce in una storia del tutto nuova e priva della profondità di quella originale. Non che quella fosse particolarmente nuova, o mostrasse chissà quali invenzioni, ma era lenta, credibile, bastarda, VERA.

    Ho appena visto questo primo episodio e, boh, è davvero bruttarello… Con il licenziamento di Darabont secondo me hanno messo la pietra tombale sulla serie, dato che era l’unico che potesse risollevarla un po’.

    • Che poi, anche la prima non brillava affatto… 😀

  • […] Walking Dead, se volete leggere un’ analisi spietata e molto seria del primo episodio, andate qui Share this:FacebookLike this:LikeBe the first to like this […]

  • @Alex
    Solo il 25%?
    Adesso si spiegano molte cose…

  • Visto.
    Per essere il pilot della seconda stagione è piuttosto noiosetto.
    Ossia: bella la prima mezz’ora, brutta la seconda.
    Comunque, nota a margine, rispetto al fumetto sono fedeli diciamo al 25% massimo (parlo di trama).

  • Beh, io non sono un esperto del genere, e lo sai.
    Di TWD ho visto solo tre episodi, e il meglio che posso dire è che l’ho trovato senza infamia e senza lode.
    Ma apprezzo comunque il tentativo di tirarsi un po’ su da una prima stagione che, per quello che mi riguardava, poteva restare anche l’ultima.
    Se poi mi dirai che vale la visione, magari prima o poi me la guardo pure. 😉

    • Sono tredici episodi… uhm, non ho idea di dove andranno a parare. Questo primo episodio mi ha lasciato perplesso… 😉
      Che poi, notavo, è un discorso che ultimamente si applica a molte serie tv, l’impiego di stereotipi eclatanti. Mah…

  • Quoto.
    Banalizzare è sbagliatissimo.

  • Bè, c’è prodotto per la televisione e prodotto per la televisione. Soprattutto c’è network e network e la amc non è l’ hbo, che ci ha abituato a robetta come Oz, Six Feet Under e True Blood.
    Ogni serie ha un suo target di riferimento. Hanno voluto rendere TWD una qualcosa che chiunque potesse vedere senza avere mal di stomaco e nausee. Io non contesto questa scelta a priori. Contesto invece il modo in cui è avvenuto l’ addolcimento. Lo si può realizzare senza per forza banalizzare, ecco.

  • Mah, Game of Thrones è violento quasi quanto i libri da cui è tratto, quindi concordo sul tuo dubbio espresso qui sopra.
    Non ho una risposta vera. Forse si è preferito proporre un prodotto a cui lo spettatore medio può affezionarsi senza troppi problemi.
    Se avessero seguito lo schema della graphic novel, facendo morire i personaggi principali come mosche, molti spettatori americani avrebbero storto il naso.
    Almeno credo.

    • Però, far affezionare lo spettatore medio agli zombie… mah. 😀
      Quello che dici tu è vero, circa l’impossibilità di sterminare il cast principale. Però a quel punto avrebbero potuto gestirla meglio con le comparse. Far morire loro e salvare, che so, quattro o cinque attori fissi.
      Chissà…
      Però più penso a serie come The Sopranos e compagnia bella e più mi chiedo perché si è deciso di non scandalizzare il pubblico proprio con questa qua, di fatto tagliandole le gambe.

      🙄

  • Oddio…lo sapevo, anzi, te l’ avevo detto che avresti storto il nasino!
    Eppure, io questo primo episodio l’ ho apprezzato.
    Certo, Laurie Holden ci mette del suo, a farmelo apprezzare. E sì, Lei è una delle ragioni per cui continuo a seguire la serie, lei e il suo personaggio, che però non mi dovevano rovinare con la menata sul suicidio.
    Comunque, gli zombi sono i migliori che vedo da anni a questa parte. Ho apprezzato, nella scena in cui Rick cerca di distrarli dalla ragazzina, che tentino di saltare in quella specie di laghetto e cadano, irrigiditi e scoordinati. L’ho trovato un dettaglio di classe.
    Per il resto, hai ragione: Dale è un personaggio inutile e non ha nulla a che vedere col Dale del fumetto (relazione chiacchieratissima con Andrea e forse, prima anche con Amy).
    Adesso inizia la parte davvero interessante (nel fumetto) e mi incuriosisce molto come siano riusciti a renderla.
    Rendiamoci conto comunque che vediamo una versione edulcorata di una storia atroce e spietata. E non credo ci sia speranza di ritrovare quel cinismo che c’è nel fumetto.
    Per esempio, Hell, a te il personaggio di Rick piacerebbe, e neanche poco. Qui è abbastanza stereotipato.
    Senza fare paragoni col referente letterario, TWD è un buon prodotto, almeno a mio parere. Forse perché non c’è altro, o forse per quegli zombi così belli.
    O per Laurie Holden? 😀

    • Ho capito, ma ridurre il tutto all’amour… per quanto New Girl si addica, TWD non ce lo vedo proprio. 😀
      Gli zombie sono belli. Ben truccati, si muovono bene. Fanno paura senza essere corridori.

      Ma io contesto proprio l’aspetto che tutti quanti voi (lettori del fumetto) vi affannate a precisare: qui non c’è la cattiveria/cinismo del fumetto.
      La domanda è: perché?

      E la risposta non può essere: è un prodotto per la televisione.
      Allora, perché?

      😉

  • Questa volta passo,recupererò la seconda stagione più avanti con calma…

  • Mah… e non sembrano poi troppo intelligenti? Vero è che esiste anche la teoria secondo la quale continuano a fare quel che facevano da vivi…

    • Sono quelle nerdate sulle quali si sta a discutere per ore… 😀

  • *** SPOILER ***

    Mah… dubito che questo Dale (il vecchiaccio inutile, sì) abbia alcuna probabilità di far sesso con la bionda… anche perché lei è in partenza.

    • Pensavo… secondo me è poco credibile sfuggire agli zombie infilandosi sotto le auto. Non tanto perché gli zombie possano percepire la presenza degli umani, con l’udito o con l’olfatto, quanto perché per istinto secondo me alcuni di loro guarderebbero là… che so, per cercare un gatto, i gatti si infilano spesso sotto le auto. E questi zombie non disdegnano di nutrirsi anche di animali…

      🙄

  • Anch’io mi aspettavo li massacrassi di più!!! 😀
    Ma forse è perché a me girano così tanto le balle per come hanno rovinato il fumetto, che quando ho visto questo primo episodio non sapevo se ridere o incazzarmi sul serio.
    Mamma mia che brutta roba…
    Già la prima serie si era discostata parecchio dal fumetto, ma pazienza, aveva “il suo perché”, pur non essendo esaltante eh.
    Questo primo episodio della seconda però mi fa proprio cadere le… calze… dai, oltre ai difetti che hai evidenziato tu io ce ne ho visti un paio d’altri a parer mio piuttosto pesanti, e proprio sugli zombie:

    *** SPOILER ***

    1°) i nostri eroi si nascondono sotto le auto per sfuggire all’improvviso – ha ha ha! – arrivo della mandria. Ma cos’è successo agli zombie, che non gli funziona più l’olfatto?!? Forse lavoravano tutti in un’industria chimica che gliel’ha fottuto per l’eternità? O… no, aspetta… ci sono: siamo nella stagione dei pollini, e la mandria è composta da soli soggetti allergici, han tutti una bella rinite coi fiocchi, ecco perché!

    2°) La bimba si muove, e lo zombie che passava di lì la sente (meno male, almeno le orecchie gli funzionano ancora, almeno finché non cadranno putrefatte)… e cosa fa? A me sembra quasi che le dica “Cucù settete!” dai, ha un’espressione e un comportamento tipico dei personaggi da film cattivoni e spiritosi che ti dicono “a-ha! ti ho beccata!”… decisamente troppo umano.

    Ah, verso la fine s’è perso pure il vecchio Dale (insieme a T-Dog? Andati per farfalle?), mi pare. Dale che, per inciso, nella serie è un personaggio davvero insipido, insignificante, al contrario di quello che era nel fumetto.

    No, io non salvo proprio nulla, mi spiace. Le attrici secondo me son belle, sia la mora che la bionda, ma i personaggi che interpretano sono interessanti tanto quanto un pezzo di legno marcio.

    Delusa. Punto. Sigh…

    • ahahahah 😀 Ma che volete da me? L’ho detto che l’ho trovato moscio, l’episodio. Se l’avessi trovato disgustoso mi sarei incattivito. È solo moscio, sembra più un episodio di transizione che un incipit.

      @Alex
      Sarebbe ora di cominciare a mostrare! Che ne dici? 😀

      @Aurora
      Dale sarebbe il vecchiaccio? Quello sarà rimasto nel camper ad annusare la biancheria intima della bionda… ahahahahahah 😀

  • A parte il sesso e la violenza (che non sono però pulp, bensì sempre molto realistici), la cosa che colpisce del fumetto è l’ecatombe vera e propria dei personaggi principali. A un certo punto ho dubitato che rimanesse qualcuno vivo per portare avanti la storia 😛

    E vabbé… in tv queste cose non le vedremo senz’altro 🙂

  • Mah, dipende, il fumetto è davvero bello, anzi BELLO, per le prime stagioni. Poi cade nel difetto comune a tanti fumetti: non se ne vede la fine.
    Io sto proseguendo la lettura in versione originale sull’iPad (le pubblicazioni italiane sono moooolto indietro), e continuo a non vedere il traguardo.
    Se non altro credo e spero che il serial avrà al massimo un’altra stagione o due.
    Mi piacciono le cose che si chiudono.

    • Be’, sì, io credo di aver visto una tavola o due che raffigurava il vecchio impegnato in amplessi con le bionde… per cui… dico… che so ‘sti moralismi?
      D’accordo sulla fine. Prima o poi le cose DEVONO terminare, sennò stufano.

      😉

  • Non ho letto la recensione perché, nonostante i miei buoni propositi, non sono riuscito ancora a vedere questo primo episodio della stagione due.
    Ieri sera credevo di farcela ma non stavo benissimo… il sonno ha avuto il sopravvento.

    Detto ciò so di essere pedante, ma la cosa più interessante di TWD è davvero il parallelismo tra fumetto e serial. Il primo è mille e mille volte più spietato. Ma dirlo così non rende bene l’idea.
    Comunque a me la prima stagione del serial non è dispiaciuta anche se, rivedendola, non mi è parsa di quei prodotti che restano impressi nella memoria (tranna il pilot, che ho trovato bellissimo).

    Appena riuscirò a vedere questo inizio della 2^ stagione tornerò a leggere la tua rece 😉

    • Sì, ho capito, parallelismo a tutto vantaggio del fumetto, mi pare.
      Però qui parliamo di un telefilm che proprio per il fatto di essere tratto da un fumetto è pompato a più non posso, e che non merita tante lodi, a essere onesti.

      Comunque, se volete, parlatene del fumetto, eh. Ci mancherebbe! 😉

  • Eccellente scelta e citazione. 😉 E gli zombi in uno scenario radioattivo sarebbero il must o il troppo stroppia? 🙂 Prometto che dopo questo commento lascio perdere e non ti intaso il post con i miei off topic… 🙂

    • Uhm… non lo so. Uno scenario così va pensato molto e molto a lungo, per non scadere nel sovrannaturale e in altre fesserie. Entrambe le apocalissi non si escludono, ma cui prodest? 😀

  • Riesci a resistere una stagione intera nonostante il lento decadimento? Tanto di cappello! 😛

    PS: Se gli zombi sono al secondo posto, qual è lo scenario di Apocalisse che preferisci? :O

    • Quello radioattivo…

      tuttavia, la razza umana era sopravvissuta 😀

  • Ti dirò, da come ne avevi parlato su Moon Base – soprattutto per quanto riguardava il momento involontariamente comico – mi aspettavo un post più acceso. In ogni caso non mi ha certo fatto pentire di aver abbandonato la serie tempo fa. 🙂

    Ciao,
    Gianluca

    • Per i fuochi d’artificio aspetto il finale di stagione. 😀