Oggi voglio celebrare l’estetica di un unico film: Il Pianeta Proibito.
Era il 1956. Ambizione, paura, potere e consapevolezza derivanti dall’aver imbrigliato l’energia dell’atomo, così come averla liberata e, soprattutto, desiderio di oltrepassare i confini del nostro piccolo pianeta; e, ancora, la robotica, l’ipotesi di creazione dell’intelligenza artificiale; il superamento dei limiti della mente umana.
Tutto in questo film epocale. Sotto quasi tutti gli aspetti ancora il miglior film di fantascienza mai realizzato. Secondo, per me, solo a “2001: Odissea nello Spazio”. Ma quella del film di Kubrick è un’altra epoca…
Leslie Nielsen, Robby The Robot e… Anne Francis.
L’ho già recensito “Il Pianeta Proibito“, ma, ogni volta che se ne parla o se ne scrive, non sembra mai abbastanza.
Affrontando il discorso sui fifties, gli anni ’50, sulla bellezza e sul meraviglioso, ebbene, tutti questi aspetti sono rappresentati dall’arte che questo film ha mostrato e continua a mostrare.
Enjoy:
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