Il Grande Caldo (1953)
“I’ve been rich and I’ve been poor. Believe me, rich is better.” Ecco quello che dice Debby Marsh, la pupa del gangster. Questo.
“I’ve been rich and I’ve been poor. Believe me, rich is better.” Ecco quello che dice Debby Marsh, la pupa del gangster. Questo.
Oggi mi sono ricordato che fingo di portare avanti un blog di cinema. Per giunta apprezzato. Io che il cinema lo disprezzo. E.
Il noir è un genere obsoleto. Ma, come ho più volte ripetuto in questi ultimi giorni, sono un nostalgico. E mi piace guardare.
C’è chi viene al mondo, postumo. Rubo una frase di un pensatore alla quale, e al quale, molti si sono sforzati di dare.
Ieri, serata di donne & motori. Conseguenza, stamattina mi sono svegliato con un po’ di nostalgia per tempi che non ho mai vissuto,.
Di nuovo nei fifties, dopo l’ubriacatura polemico-austera del dopo Halloween. Per la precisione alla fine dei fifties, quando i disegni sarebbero stati contaminati.
Uno dei temi caratterizzanti la fantascienza degli anni ’50 fu il size-changing, ovvero il mutamento della taglia del protagonista, sia maschile che femminile..
È l’ottobre del ’59. Autunno, quindi, non estate come molti pensano. Magari un ottobre mite, piacevole, che può suscitare in voi quell’istinto cavalleresco.
Ancora un tuffo grafico nei fifties. Questo articolo non pretende certo di essere esaustivo. Esso, piuttosto, è un assaggio, attraverso dieci locandine dell’epoca,.
Oggi voglio celebrare l’estetica di un unico film: Il Pianeta Proibito. Era il 1956. Ambizione, paura, potere e consapevolezza derivanti dall’aver imbrigliato l’energia.
Diversi amici bloggers, con le loro riflessioni, esposte qui e a casa loro, mi hanno spinto a scrivere articoli, passatemi il termine, d’antiquariato,.
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