Marionette, scienziati pazzi, casalinghe e lampi nucleari: la fantascienza negli Anni Cinquanta
Dovete sapere che in un tempo fecondo, quando ancora mi facevo strada, timido timido, nel cattivissimo mondo dei blogger del cinema (fatto di.
Dovete sapere che in un tempo fecondo, quando ancora mi facevo strada, timido timido, nel cattivissimo mondo dei blogger del cinema (fatto di.
“I’ve been rich and I’ve been poor. Believe me, rich is better.” Ecco quello che dice Debby Marsh, la pupa del gangster. Questo.
Oggi mi sono ricordato che fingo di portare avanti un blog di cinema. Per giunta apprezzato. Io che il cinema lo disprezzo. E.
Il noir è un genere obsoleto. Ma, come ho più volte ripetuto in questi ultimi giorni, sono un nostalgico. E mi piace guardare.
C’è chi viene al mondo, postumo. Rubo una frase di un pensatore alla quale, e al quale, molti si sono sforzati di dare.
Di nuovo nei fifties, dopo l’ubriacatura polemico-austera del dopo Halloween. Per la precisione alla fine dei fifties, quando i disegni sarebbero stati contaminati.
Uno dei temi caratterizzanti la fantascienza degli anni ’50 fu il size-changing, ovvero il mutamento della taglia del protagonista, sia maschile che femminile..
È l’ottobre del ’59. Autunno, quindi, non estate come molti pensano. Magari un ottobre mite, piacevole, che può suscitare in voi quell’istinto cavalleresco.
Oggi voglio celebrare l’estetica di un unico film: Il Pianeta Proibito. Era il 1956. Ambizione, paura, potere e consapevolezza derivanti dall’aver imbrigliato l’energia.
Diversi amici bloggers, con le loro riflessioni, esposte qui e a casa loro, mi hanno spinto a scrivere articoli, passatemi il termine, d’antiquariato,.
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