Vi segnalo l’uscita di un nuovo film di genere sci-fi che almeno all’apparenza sembra essere interessante. Protagonista anch’esso della mia personale teoria della germinazione delle idee, ovvero l’incomprensibile proliferazione che un’idea valida conosce nei dintorni di Hollywood una volta concepita che di fatto impedisce a quest’ultima di essere clonata a ripetizione.
Sto parlando degli avatar, qui detti surrogati.
In questo film di Jonathan Mostow, responsabile nel 2003 dell’orrendo terzo capitolo della saga di Terminator, l’umanità vive isolata al sicuro nelle proprie case, evitando qualsiasi contatto sociale e fisico, interagendo solo ed esclusivamente attraverso l’uso di replicanti, perfette copie di sé. Questo modo di vivere allternativo, non si sa come, è riuscito nell’abbattere la criminalità e nell’azzerare i reati, fino a quando non viene commesso un vero omicidio e l’agente dell’F.B.I. Greer (Bruce Willis) è costretto a uscire personalmente all’esterno e a mettersi di nuovo in gioco per risolvere il caso.
Più che in Mostow, confido nelle capacità di Willis che da qualche anno a questa parte sembra abbia imparato a recitare. Questi è affiancato da due belle partner, Radha Mitchell, annoverata tra le scream queen e già apprezzata in Pitch Black (2000) altro piccolo gioellino di sci-fi e in Silent Hill (2006) e Rosamunde Pike vista in Doom (2005).
In Italia dal 5 Gennaio 2010.
Surrogates – english trailer