Serie Tv

The Walking Dead – dal quarto al sesto

Togliamoci subito il pensiero. The Walking Dead è una serie che è come una zampogna: gonfiata ad arte.
Suona un pochettino, poi stona. Poi le devi dare fiato di nuovo. E infine tace. Ci sono pochi morti viventi, tanti umani pessimi e sciocchi, tante speranze sopite e, soprattutto tante, troppe chiacchiere.
Lo paragonano a Lost. Ma dove?
Ma almeno ve li ricordate i primi sei episodi di Lost? Lasciate perdere la lotta tra bene e male, il tappo della bottiglia e il fumo. Mi riferisco a quando ancora andava forte la teoria di Walt Disney
Ma quale confronto volete mettervi a fare?
Hanno licenziato gli sceneggiatori di TWD? Forse è vero, forse no. Una cosa, però, pare indubbia: sono finiti i soldi. E il sesto capitolo si chiude in pessima CGI. Il BOOOM! delle esplosioni, un tempo, stava a giustificare un budget stratosferico. Perché le esplosioni erano vere. E se ti mettevi a farle, come le fece George Miller nel deserto australiano, dovevi far saltare la terra.
Oggi, invece, le esplosioni pixellate rappresentano il portafogli vuoto, con tanto di eco disperata.
E, ok, vi voglio bene quando dite sì, però, se mettiamo TWD al confronto con le altre cagate zombesche che girano oggi, e soprattutto con quelle vampiresche, TWD è un capolavoro. E sono anche d’accordo con voi.
Ma questa è una scorciatoia. Facile e scomoda.
E non è la verità.

[Ci sono parecchi spoiler]

***

Tony Soprano

Ormai mi sono inimicato anche Norys, per cui accennerò soltanto, alla epidemia che pare aver sterminato i doppiatori italiani. Sono rimasti in quattro. Sono sempre loro e sembra sempre di avere a che fare con Tony Soprano, su qualunque canale ci si sofferma. Sempre lui. Sempre. Solo che, stavolta, Tony è un vecchiaccio hippie col cappello da pescatore.
La pesca… pare essere una cosa importante, adesso, più che lavare i panni come facevano le massaie, strofinandoli su assi di legno. Cosa che le laureate di ‘sto telefilm detestano fare. La pesca è importante per una decina di minuti. Poi muore insieme al personaggio.
A pensarci, sembra perfetta come cosa.
E uno si aspetta di rivedere il magnifico Merle Dixon, che non ci arriverà mai a prendere il seghetto, così come lo avevi lasciato nella terza puntata. Ma non solo lo afferra e perde un fottio di sangue, ma sparisce come Rambo, senza neanche un fiato, senza dire neppure: “Lasciami stare, o ti scateno una guerra che neanche te l’immagini. Lasciami stare.”
Dato che c’è anche un Vice-sceriffo, sarebbe stata un’inside joke da antologia. Invece niente.

***

L’orologio, questo sconosciuto

I latinos che fanno la finta gang, ma in realtà sono infermieri che danno la pappa ai vecchietti, sono fantastici. Tutta la strategia dello sceriffo (vice) fa ridere, ma loro, i latinos, che se ne vanno in giro in macchina smaltata in mezzo a due milioni di zombie, sono mitici. Il ribaltamento di prospettiva ci sta, così come la loro umanizzazione. I manager e i figli di papà sono scappati lasciando gli anziani a patire una morte orrenda. I delinquenti sono rimasti perché, quando il mondo è finito, si sono scoperti umani. Geniale, dico sul serio.
E mentre i nostri fanno i cowboy ad Atlanta, gli altri campeggiatori, con un miliardo di zombie a qualche chilometro di distanza, se ne stanno allegri intorno al falò a dissertare con Tony Soprano, il vecchiaccio, chiedendogli come mai ogni giorno carica l’orologio da polso alla stessa ora.
Vabbé che siete americani, dico io, ma non lo sapete che esistono ancora gli orologi a carica manuale? Ma che, i giapponesi vi hanno fottuto il cervello con le loro diavolerie digitali?
Allegria wagneriana intorno al fuoco e si scatena l’attacco. Secondo me è stato Merle, ma non lo dice nessuno, neppure gli sceneggiatori.
Ma dove sei finito, Merle?
Amy (Emma Bell) viene morsa e, in capo a qualche ora, si trasforma in zombie. Una zombie stupenda, biondissima, ma non è questo il punto.
Il punto è che, per qualche istante, ho creduto sul serio che potessi essere esaudito, nel mio desiderio di spostare il focus sugli zombie, più che sugli scemi umani rimasti. Perché gli umani li conosco, gli zombie ancora no.
Grandissimo trucco per Amy, fasi di resurrezione credibili anche se non dettagliate come avrei voluto. Mani che si muovono, ritorno alla vita che provoca quasi stupore. Ma c’è la sorella, laureata, prontissima, dopo averla commiserata per un po’, a troncarle la testa, così. Tanto Amy non è più lei, no? Ma a questo, ci arriviamo tra un po’.

***

Lo scavafosse un po’ profeta

Breve accenno al visionario scavafosse. A lui e al bunker, nella puntata successiva, si devono le presunte suggestioni lostiane.
Anche l’insolazione può rendere profeti. Questo è quello che è sembrato passare per la mente degli sceneggiatori. Non è un’impresa, infatti, prevedere un attacco di zombie, né prevedere che ci saranno tanti morti. E allora, cosa resta?
Niente. Anche qui. Una breve parentesi di malattia. Lo scavafosse è stato morso… E uno, sempre lo stesso, si ritrova a pensare, Vabbé, Amy me l’hanno uccisa. Peccato, perché era caruccia… adesso vediamo questo tipo qua che fa.
A parte vomitare, ed essere abbandonato sul ciglio della strada come un cane, d’estate, non fa molto altro. Chissà se è morto davvero. Ho i miei dubbi. Caratteristica dei buoni profeti, ma anche di quelli di sventure, è di ritrovarseli tra le palle in ogni dove e nei momenti meno opportuni. Tornerà, lo sento.

***

Lanterne lucette rosse

Molto interessante, si fa per dire, sapere come il vice-sceriffo è stato abbandonato all’ospedale dal suo migliore amico sempre più stronzo. Che vorresti ammazzarlo, tanto si sta rendendo odioso.
Ma, dulcis in fundo, arriva il bunker. E qui, al di là delle reazioni più o meno credibili del gruppo che, ricordiamolo, ha deciso di intraprendere questo viaggio fidandosi esclusivamente dell’istinto del vice-sceriffo e su nessuna altra base logica, mi interessa una scena in particolare, che è tutto e niente: rappresenta il modo in cui si tirano le somme in TWD.
I vivi hanno il cervello blu, pieno di lucette bianche. Gli zombie ce l’hanno invece rosso, ma solo un pochettino, con lucette intermittenti di uguale colore. Anche i bambini sanno che le lucette blu sono i buoni, quelle rosse sono i cattivi.
Zombie uguale cattivi. BUM! colpo in testa. E finisce la storia.
È scandaloso, ma il momento più bello è pregnante di questo breve telefilm, quello che può dare senso a tutto, viene risolto con una simulazione al computer, un supercomputer, sullo stile de La Regina Rossa. Cioè, ‘sti tipi qua, ‘sti scienziati del bunker studiano gli zombie, senza avere degli zombie? Senza la materia prima?
Siccome sono cattivi, gli zombie, perché colorati di rosso, e perché funziona solo una parte del cervello, allora è giusto tirargli una pallottola in testa?
Ma che roba è?
Basta così. Davvero.

Episodi precedenti QUI

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    • 13 anni ago

    […] correlati: TWD ep. 1-2-3 (stagione 1) TWD ep. 4-5-6 (stagione […]

    • 13 anni ago

    […] Bell (Parker), già vista in The Walking Dead (era la ragazza tramutata in zombie, quella carina), Shawn Ashmore (Lynch), derivato da Smallville […]

    • 13 anni ago

    […] agli zombi per ammazzarli?), né ci dice alcunché di nuovo sui personaggi. Come hanno già notato Elgraeco e Rrobe, tra gli altri, una delle cose che hanno sempre funzionato in Lost erano proprio i […]

    • 13 anni ago

    Pensavo che prima o poi sarei stato linciato insieme ad El per i parerei espressi su TWD ma a quanto pare non siamo ancora dei vecchi rincitrulliti e criticoni….
    Sulla teoria Walt Disney\Lost svilluppata tempo fà in rete posso aggiungere un altra curiosità: alla sua morte il buon Walt si è fatto “ibernare” e qualcuno paventava la sua rinascita proprio sull’ Isola.
    Se vi sembra strano che gli americani si fissino così tanto su un personaggio che non ha mai fatto realmente la storia è perchè come amo ripetere solo un popolo senza una vera storia può dedicare libri di storia a Pocahontas o a Billy the Kill.

      • 13 anni ago

      Billy the Kill è eccezionale, caro Stregatto. Stai tornando in forma, sì sì. 😆
      Ah, perché non ti cambi quest’avatar osceno e non metti quello che sfoggi sul forum? Dì a Norys di non rompere com’è suo uso e costume…

    • 13 anni ago

    Anche io devo ammettere amaramente di essere d’accordo. Ho appena finito di guardare l’ultimo episodio e sono scandalizzata da tutto il discorso sulle lucette blu e rosse. Io lo trovo qualunquistico e superficiale, da un laboratorio come quello mi sarei aspettata un’analisi un filino più tecnica di un NON SO COSA SIA! Ma scherziamo!?!?
    E devo aggiungere che il dottore non si è fatto tanti scrupoli ad ammazzare la moglie ammalata, dopo neanche cinque secondi.
    E il mio avatar, già non ti piace più? 😀

      • 13 anni ago

      Oh là là! (cit.)
      Una KeyeM incazzata nera non l’avevo mai vista!
      Che ti posso dire, quando uno vuol bene alla moglie… (come la tipa lì vuol bene ad Amy, la sorella) le spara un colpo in testa. E basta.

      Tra l’altro trovo risibile tutta la scena dei campioni di tessuto che vanno a fuoco. Ok, sono bruciati, ma è un disastro solo perché non hai più zombie da esaminare. Li ammazzi tutti anziché, che so, metterli sotto ghiaccio… Vabbé che fuori ce n’era qualche milione. Ragion per cui, continua a sfuggirmi tutto lo scopo della struttura e il modo in cui viene gestita, sia pure da un solo uomo. A meno che non si voglia dire che siccome è un esaurito, allora fa solo cazzate. In tal caso ci può stare…

    • 13 anni ago

    Evviva! Finalmente sono riuscita a registrarmi su questo blog 😀 Beccati questo, messaggio di errore di WordPress!

    Devo dire di essere d’accordo – e me ne dispiaccio ;), perché fino ad almeno il terzo episodio la serie sembrava promettere bene, ma è riuscita a disattendere praticamente tutte le buone premesse a tempo di record. Soprattutto il finale, che dice invece di mostrare e si conclude nella maniera più farlocca concepibile: né abbastanza cliffhangerosa da farmi dire “ODDIO QUANDO ARRIVA LA NUOVA SERIE DEVO SAPERE!!!”, né abbastanza forte da dare un senso di chiusura nel caso questa prima stagione non fosse stata rinnovata. Ci credo che sono stati licenziati gli sceneggiatori… ma potevano anche accorgersene prima.

    Ah, io sono una lostiana di ferro, ma mi sfugge quale fosse la teoria di Walt Disney XD (ho ben presente la teoria della penna, però)

      • 13 anni ago

      Ma benvenuta! 😀
      Mi fa molto piacere vederti da queste parti!

      Scusa, ma abbiamo qualche piccolo incasinamento col plug-in OpenID, come avrai certamente notato…
      Adoro il tuo avatar [e anche l’aggettivo “cliffhangeroso”, ndr], ma col tuo profilo utente, ahimé, non hai ancora finito. Devi ritornarci e inserire l’URL del tuo blog. Così siamo a posto… 😉

      Tornando a TWD, ho dimenticato di scrivere che sono rimasto particolarmente colpito, in negativo, dal sussurro all’orecchio del vice-sceriffo da parte dello scienziato pazzo… Per la serie, quello è fuori di testa, può aver detto pure una bestemmia, o qualche apprezzamento sulla moglie. E noi non lo sapremo mai!

      La teoria di Walt Disney… Uhm, credo si chiamasse proprio così. Correggimi, Norys, se sbaglio. Si sviluppò online durante la prima stagione. In parole povere si teorizzò che l’isola fosse, in realtà, il fantomatico parco giochi concepito e costruito da Walt Disney, tipo Disneyland, ma con attrazioni molto, molto più sofisticate e avveniristiche: a riprova di questa teoria c’era il fumo nero, guardiano del parco sfuggito al controllo, il veliero dei pirati, tipica attrazione di un luna park e, se non erro, le varie botole nascoste, gli alloggi dei custodi.
      Che, detto con sincerità, a me continua a sembrare molto meglio di quella ufficiale…

      P.S.: dimenticavo, la moderazione è attiva solo sul primo commento, d’ora in poi puoi spammarmi tutto il blog liberamente. 😉

    • 13 anni ago

    Mannò!!! Ma io non voglio picchiare te!
    Voglio picchiare Darabont e compagnia bella!
    😀

    • 13 anni ago

    Dopo le varie critiche ho iniziato a leggere il fumetto e posso dirti che è molto meglio almeno nei primi volumi: meno idiozie, niente redneck e personaggi più credibili, tipo lo stesso personaggio abbandonato sotto un albero che non ha però sogni profetici in cui si mette a zappare…
    Ora la scelta del CDC poteva essere buona per distaccarsi dal fumetto , a fronte delle differenze nate solo per portare alla lunga la storia per poi arrivare agli stessi risultati del fumetto, ma come al solito spunta fuori uno scienziato idiota che spiega come l’ intera sua organizzazione fosse fatta da idioti…
    E da queste premesse ci meravigliamo anche che non avvisi i sopravvissuti che moriranno con lui a breve se non escono? No meglio decidere da solo un suicidio collettivo anche se gli altri possono non essere d’ accordo!Quello che mi stupisce ancora di più e che un centro di controllo malattie, che già in una situazione pacifica gestisce supervirus sia così vicino all’ abitato: mettiamo il caso che senza epidemia zombie il computer “padrone” decida che la fuga di un componente chimico è pericolosa che fà, fà esplodere tutto sterminando le persone che passeggiano vicine all’ edificio e le macchine che stanno entrando e uscendo dalla città?
    Ma andiamo gli sceneggiatori non dovevano essere solo cacciati ma dati in pasto agli zombi…..

    • 13 anni ago

    Sei il secondo blogger di fiducia che me ne parla male (l’altro è Lenny Nero, quello di Love is the Devil) e non stento a crederlo, Darabont (The Mist a parte) è soporifero in modo criminale, spesso retorico, banale e melodrammatico…
    Stavo quasi per fare un’eccezione alla mia regola di non vedere roba televisiva, specie se seriale, ma credo proprio che dopo due pareri così mollerò il colpo.
    E il fumetto è sopravvalutato assai: buoni i primi volumi ma ho smesso di leggerlo con il quarto o il quinto, non ricordo, due maroni così, doveva chiudere il tutto prima…

    • 13 anni ago

    Viuleeeeenzzzzz!!!

      • 13 anni ago

      @ Cyb
      Va bene. Picchiami. 😀

      @ Elv
      Scusa, ma il tuo commento era finito in moderazione. Non so se ne sei a conoscenza, ma ci sono problemi con l’ultimo aggiornamento del plug-in OpenID. Per ovviare a questo difetto, per ora, consigliamo la creazione di un nuovo account personale. Questo per la cronaca.

      Grazie per la fiducia. Sei il primo, intanto, che mi parla male del fumetto. 🙂

    • 13 anni ago

    Va bene,va bene.
    Vedrò la serie non considerando il fumetto.
    Del resto lo faccio sempre.Sennò avrei dovuto stroncare il Batman di Tim Burton. 🙂

      • 13 anni ago

      Bravo, apprezzo quelli che riescono a scindere le cose.
      Il fumetto non ho difficoltà a credere che sia ben fatto, ma questo, come direbbe Vincent Vega, è un altro campo da gioco

      C’è da dire che io sono molto più severo con quei prodotti dai quali mi aspetto cose eccelse. 😉

    • 13 anni ago

    Magari ti stupirò, ma l’altra sera non avevo sonno e zappingando mi sono imbattuto nella puntata del bunker di cui parli.
    E The Walking Dead non l’avevo mai visto.
    Si vedevano pochi zombie, così non mi ha annoiato subito e sono rimasto a guardarlo fino alla fine.
    Non so bene come giudicarlo, non essendo un estimatore del genere, e inoltre non conoscevo nessuno dei personaggi e delle dinamiche che li univano, ma non posso dire che mi sia dispiaciuto in toto.
    Solo, nessuna idea nuova. Ma proprio nessuna.
    La camera virtuale nel cervello della poveretta che ci dice che gli zombi hanno solo una piccola sezione cerebrale attiva, quel tanto che gli basta a muoversi e a cercare di mangiare il prossimo? E sai che novità, mai visto uno zombie che leggesse Kant o declamasse Platone.
    E il supercomputer parlante, un cliché da anni settanta, mah.
    Ma, ripeto: ho visto solo un episodio, e magari non era neanche uno dei più rappresentativi.

      • 13 anni ago

      @ Nick

      Tieni presente però che a me il fumetto di Kirkman è piaciuto molto

      Eh, ma così non vale. Solo il telefilm, sennò non se ne fa nulla, ché mi cadi già nello stereotipo del tipo: “Sì, ma il fumetto è bello. gne gne gne!”. È inaccettabile. 😀

      @ Luke
      Mi hai stupito di più col tuo video, a essere sincero. 😀
      E poi, hai visto l’ultimo episodio della prima serie. In pratica è come aver iniziato vedendo Locke che si affaccia nella botola. Male… molto male.

      Concordo sulla non-originalità delle situazioni. Anche se è difficile rinnovare un genere come lo zombie-movie. Voglio dire, il contesto è sempre l’epoca contemporanea. Il mondo, quello è. Magari avrebbero potuto sforzarsi di più per rendere meno ovvi i personaggi. Mah…

    • 13 anni ago

    Ok.
    Lo vedrò e farò il terzo votante -)
    Tieni presente però che a me il fumetto di Kirkman è piaciuto molto:)Nonostante alcuni errori anche lì.
    Però dai farò il terzo incomodo.
    Sui doppiatori,forse un tempo erano migliori perchè ci mettevano più professionalità e molti di loro venivano anche dal teatro,quindi avevano più cura del lavoro.
    Tra parentesi nel 2003,pochi lo sanno i doppiatori Italiani scioperarono proprio perchè in molti film e serie venivano utilizzati i cosiddetti “talent”,cioè gente non professionista come presentatori,cantanti,starlette,amanti di dirigenti…
    Lo stesso Michele Kalamera in più occoasioni ha manifestato la sua insoddisfazione per lo scadimento della categoria.

    • 13 anni ago

    Bah.
    Io lo devo ancora vedere,ho aspettato che finissero gli episodi per poter dare un giudizio completo,non mi faccio molte aspettative al riguardo però.
    Sui doppiatori Italiani assieme ai veterani Kalamera,Malaspina e Zucca salverei tra i “nuovi” solo Pannofino cioè ilRenè Ferretti di Boris per il resto finchè si fa fare il doppiatore a chiunque,questi sono i risultati:)
    A questo punto sarebbe meglio fare come nella maggior parte d’Europa,cioè presentare le serie ed i film in originale con i sottotitoli,così se un attore ha una brutta voce di suo perlomeno non si può dare colpa ad altri …:)
    Survival Blog Uber alles -)

      • 13 anni ago

      A questo punto, Nick, ci serve un parere neutrale perché io e Alex la vediamo proprio agli antipodi e non c’è verso di trovare un punto d’incontro, eccetto che per il survival blog… 😀

      Credevo, eh, che con gli ultimi tre episodi la mia opinione sarebbe migliorata e invece l’ho stroncato peggio di prima.

      Circa i prodotti in lingua originale, mi chiedo quando attiveranno l’opzione anche su Digitale terrestre [a meno che non esista già, non lo so…], così da rendere liberi gli spettatori di scegliere.
      Sarà che sono io che non li sopporto ‘sti nuovi doppiatori, ma a me sembra che neanche si sforzino di cambiare non dico tono di voce, ma espressione. Se non guardi in video davvero sembra sempre lo stesso personaggio…

    • 13 anni ago

    Siamo d’accordo su tutto anche sulla carenza dei doppiatori 😛
    Vedrai che Merle si vedrà nella prossima serie insieme ad un flashback rivelatore.

    Bastavano meno moralismi e meno idiozie a rendere questo telefilm più che guardabile, l’episodio migliore secondo me è quello degli ispanici mentre il personaggio migliore è proprio Merle che in quei pochi minuti ha dato molto di più degli altri 4 sfigati 😀

    • 13 anni ago

    Io non dico nulla, il mio parere lo sai (miglior serial horror del decennio, tanto per ribadirlo a chi non sa come la penso).
    Però, ci mancherebbe, ognuno può interpretarlo in modo diverso. Può piacere o meno.
    Certo, il nostro Survival Blog è più bello 😉

      • 13 anni ago

      Sì, su quest’ultima cosa siamo perfettamente d’accordo. 😀