Serie Tv

My Name is Earl chiude i battenti

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Non so voi, ma se c’è una cosa che mi fa irritare è la cancellazione delle serie televisive, a maggior ragione se si tratta di serie particolarmente valide. Questo è sicuramente il caso di My Name is Earl (2005-2009). Essa narra le vicende di un malfattore sfaccendato dal cuore tenero, Earl Hickey (Jason Lee) che dopo trent’anni  e passa trascorsi a far pentire i genitori di averlo messo al mondo, rubare a più non posso e vivere alla giornata senza stare troppo a riflettere sulle proprie malefatte, vince un’ingente somma di denaro al “gratta & vinci“, 100.000 $, perdendola subito dopo perché investito da un’auto. Questa è, grossomodo, la prima scena dell’episodio pilota di questo bel telefilm/sit-com che si chiude con Earl che poco prima di perdere i sensi vede volare via il suo biglietto fortunato. All’ospedale, dopo che la moglie (Jaime Pressly) è riuscita a far firmare proditoriamente ad Earl le carte di un divorzio lampo per risposarsi col suo vero amore Darnell Turner (Eddie Steeples) detto Gamberone dal quale, nel corso degli anni ha avuto in figlio “allevato” e cresciuto da Earl,  il nostro in un momento di illuminazione decide di cambiare stile di vita e di riparare a tutte le malefatte commesse fino ad allora, confidando nel Karma che, a suo dire, lo ricompenserà con la fortuna per ogni buona azione commessa. Alla fine dell’episodio, Earl, dopo aver sistemato il suo primo debito assistito dal fratello Randy (l’immenso per bravura e stazza Ethan Suplee) e dalla bella Catalina (Nadine Velazquez) una messicana immigrata irregolare che si arrabatta lavorando come cameriera in un motel, e cioè aiutare un suo ex compagno delle elementari omosessuale a trovare l’amore, viene ricompensato dal Karma che prontamente gli fa ritrovare il biglietto vincente.  La serie, vincitrice di un Emmy Award, è stata concepita con i tempi, la durata e il ritmo di una sit-com, ma con i costi di un telefilm di medio-alto livello. Estremamente spassosa, curata nei dettagli e arricchita con una galleria di personaggi minori eccezionali, uno tra tutti il vecchietto operato alla trachea che parla come Darth Vader in “Star Wars“, che accanto allo spettacolare cast fisso contribuiscono a creare un telefilm ricco di humour, autoironia e originalità che crea dipendenza… Davvero uno scandalo la sua cancellazione.

My Name is Earl – dvd season 1 trailer

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