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L’eredità di Mr. March

Credo che ogni singolo elemento di AHS: Hotel si riferisca a qualcos’altro. Una sovrabbondanza di citazionismo estremo, che fa storcere il naso e che rende i comuni spettatori delle merdine ignoranti e che, tuttavia, non inficia l’ottima riuscita della quinta stagione.

Evan Peters nei panni di James March
Evan Peters nei panni di James March

Bella, esteticamente affascinante, ineccepibile (una volta tanto) dal punto di vista narrativo. E, sebbene non l’abbia vista con l’attenzione del critico, mi sembra che il malefico duo Murphy/Falchuk sia riuscito a far collimare tutti gli spunti in Hotel via via mostrati.

Abbiamo una risposta alla presenza della Contessa (Lady Gaga), la cui esistenza comincia negli anni Venti, con una torbida storia d’amore con Rodolfo Valentino e al suo vampirisimo.

Abbiamo una risposta al perché nell’Hotel Cortez ci siano così tanti fantasmi, e come possano interagire col mondo esterno.

E abbiamo soprattutto, una risposta a quelli che, forse, sono gli elementi di maggior curiosità: l’Hotel Cortez e la massiccia presenza di serial killer (o meglio dei loro fantasmi), all’interno.

Serial killer storici: John Wayne Gacy, Jeffrey Dahmer, Zodiac, The Night Stalker, Aileen Wuornos.

Henry Howard Holmes
Henry Howard Holmes

Ebbene, quello che pochi sanno è che il vero serial killer, che in qualche modo è stato l’ispiratore e il catalizzatore dell’intera stagione è James March (Evan Peters).
James March che è nient’altro che H.H. Holmes, da molti considerato il primo serial killer americano. L’ideatore e il realizzatore del cosiddetto Murder Castle, in quel di Chicago.

Sì, prima che ci arrivi io, ci siete arrivati anche voi, o state cominciando a formulare sospetti… Il signor Holmes finanziò la costruzione di un edificio, a Chicago, durante la World’s Columbian Exposition del 1893, per dare sfogo alla sua natura omicida.
La struttura, di tre piani, ospitava sia gli appartamenti del suddetto Holmes, che attività commerciali, che stanze in affitto, una sorta di centro commerciale ante litteram. Le parte adibita a hotel era caratterizzata da falsi corridoi, passaggi segreti, botole, camere insonorizzate e persino un complesso sistema di aerazione per poter gassare le camere e gli ignari ospiti…

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Era finanche presente una camera delle torture, nei sotterranei.
Il buon HH Holmes fu infine condannato per soli 27 omicidi, ma all’interno dell’Hotel furono rinvenuti resti umani appartenenenti a oltre 150 persone.

Quindi, se mai vorrete rivedere AHS Hotel, riguardate con occhi diversi alle sequenze dedicate a mister March, e al suo strambo sistema di uccisione di vittime innocenti, compreso lo scivolo che dal corridoio portava direttamente nella camera delle torture.

Ma non è finita qui, perché questa è la parte schifosamente materiale dell’hotel.
Il frutto ingegneristico ispirato al delirio di onnipotenza di un uomo ricco, che fece della follia la propria “arte”, se vogliamo sfociare nel lirico.

Cecil Hotel, Los AngelesLa seconda parte di AHS hotel è il sovrannaturale. Il Cortez è il Murder Castle di Chicago fuso con il Cecil hotel di Los Angeles, dove, a suo tempo, operò, tra gli altri, Richard Ramirez, il Night Stalker.
Ma non solo.
Più di recente, il Cecil ha visto la misteriosa fine (e credetemi, misteriosa stavolta non è termine abusato) di Elisa Lam. Una giovane donna filmata, pochi istanti prima della sua fine, dalla telecamera dell’ascensore del Cecil, mentre sembrava nascondersi da invisibili inseguitori. Quasi presenze occulte che la stessero cingendo d’assedio.

Elisa Lam fu ritrovata nella cisterna dell’acqua del Cecil, sul terrazzo, dopo che alcuni ospiti dell’albergo si lamentarono dello strano colore e soprattutto del cattivo odore dell’acqua delle loro camere.

Certi luoghi, se vogliamo credere alle storie di fantasmi, diventano dei catalizzatori di eventi infausti. Perché questi ultimi sono viscerali, atroci e, come diceva Mr. Halloran, s’attaccano alle pareti, portano con sé la memoria di ricordi indelebili, di tante cose non proprio giuste
Ma sono solo diapositive. Come guardare un vecchio film, come nelle migliori ipotesi, ispirato a eventi reali.

(soundtrack)

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