Controparte del primo articolo/discussione sul Survival Blog. Lo so, si rischia un’overdose monotematica. Ma ogni tanto è bello esagerare. Questa volta, anzi, è necessario.
Tento di rispondere, qui, alle mail ricevute e alle curiosità sorte in sede di commento, circa la storia che ho creato. Sforzandomi, anche, di ipotizzare domande mai rivoltemi. Sperando che il tutto, alla fine, vada ad arricchire questa già straordinaria esperienza narrativa e collettiva.
Siamo alla fine. Questo sabato va in scena l’ultima puntata della Sopravvivenza del signor Hell, il mio alter-ego e della sua compagna, Zooey.
I ringraziamenti, come d’obbligo, in chiusura.
Proseguirò per punti, per facilitare la lettura e per risultare meno nebuloso del solito.
***
L’idea
Si inizia, come sempre, dal molto piccolo. Da una sfumatura o, nella fattispecie, da un compleanno. Quello di Alex. Che tira fuori dal cilindro, e da un bicchiere di superalcoolico, l’apocalisse.
Fa strani scherzi, il compleanno. Sul perché e percome di tutto ciò è giusto che si dilunghi lui, come ho inteso voglia fare.
Credo di essere stato il primo, insieme a Mettiu e Alex, a ipotizzare e proporre, vista la pioggia di commenti che quel suo post aveva ricevuto, uno scenario collettivo di scrittura.
Di sicuro, sono stato il primo a rispondere seguendo l’ambientazione. Il mio post intitolato Resistenza, nasce da ciò che Alex aveva immaginato di me, nel suo scenario.
“Il blog del primo è ancora online; in prima pagina c’è una foto presa da 28 giorni dopo, senza didascalie e diciture. La cara, vecchia ironia di Germano.”
Ed eccomi là, sul mio blog, ad augurargli buon compleanno.
Il giorno successivo, senza aver letto la sua ambientazione pandemica, ma deciso a proseguire ugualmente, anche se il progetto non avesse avuto successo o coordinazione, com’è invece avvenuto, postai la prima scena, chiamiamola così, questa.
Scritta di getto, credo in non più di mezz’ora. Un ipotetico scenario pulp, con tanto di damsel in distress, Zooey, e con i gialli definiti a più riprese zombie. Imprecisione ovvia, alla luce delle premesse.
L’ho lasciato così, senza rimaneggiarlo, perché rappresenta la confusione di un uomo normale che vede le sue certezze crollare, pur nell’assurdità di aver, allo stesso tempo, coronato il suo sogno, ovvero aver conosciuto lei.
Ambientazione
Molti dei survivalisti hanno prediletto l’ambientazione italiana. Io ho scelto l’Inghilterra, badate bene, non sapendo ancora che Alex, per quella nazione, aveva ipotizzato uno scenario meno problematico rispetto al resto del mondo.
La scelta inglese è stata dettata da un semplice calcolo delle probabilità: dovendo il protagonista incontrare un’attrice famosa, sarebbe stato molto più plausibile far avvenire il tutto a Londra, mentre lei era intenta a presentare un prodotto sponsorizzato, piuttosto che nel profondo sud dell’Italia, dove vivo.
Da lì in poi, seguendo le indicazioni di Alex, ma anche decidendo in modo autonomo (la caduta di Londra, ad esempio, è una mia scelta, poi approvata da Alex) ho caratterizzato la mia Inghilterra come meglio potevo.
Tutti i luoghi che ho citato sono reali, scovati attraverso Google Maps e Wikipedia. Ho misurato distanze, stabilito tracciati, controllato il numero di abitanti e le percentuali ipotetiche dei contagiati.
Stile
Ho scritto in prima persona, come tutti. Il tentativo personale, e la sfida in esso implicita, è stato quello di riuscire a dare allo stile variazioni minime, corrispondenti allo stato d’animo del protagonista in quel frangente. A detta di molti, ci sono riuscito. Esemplare in tal senso, la puntata natalizia. Tre natali diversi, tre situazioni diverse, tre sentimenti diversi, tre stili diversi.
Tempo
Non avrei mai pensato di essere capace di scrivere a scadenze fisse. In questo caso settimanali, o addirittura, in corrispondenza delle festività comandate, in un impeto folle di neo-realismo.
Il Survival Blog è, sotto quest’aspetto, una palestra di scrittura che mi ha fatto sentire, in questi due mesi, un professionista costretto a rispettare rigide tabelle di marcia.
I Lettori
Sono la controparte essenziale di tutto il mio SB. I loro commenti sono stati fondamentali per continuare, per capire, per mutare l’essenza della storia. La scelta di salvare Zooey, verso la fine, è stata presa perché mi avete fatto intuire, chi solo con accenni, chi arrivando a minacciarmi (tipo una certa Keyem) che quella era la conclusione che avreste gradito di più. E così è stato.
Quando ho realizzato di avere un pubblico, ho deciso di rispettarlo.
La consapevolezza della vostra presenza, della vostra attesa, della voglia che avevate di leggere il seguito della mia storia, mi ha spinto a lavorare di più, ad arricchire il testo con citazioni, riferimenti, dettagli, per regalarvi qualcosa di duraturo. Spero di esserci riuscito.
Influenze
Letterarie, in minima parte. Più che altro cinematografiche, per forza di cose.
Io ho visto tutto ciò che ho scritto.
Alex dice che ho abbondato con lo show don’t tell. Se l’ho fatto, è stata una scelta involontaria.
Mi sono solo limitato a trascrivere ciò che ho visto nella mia testa.
Non ho idea se sia un metodo diffuso tra gli scrittori. Io funziono così.
Musica e Immagini
Sono strumenti tipici di un blog. Dato che l’ambientazione si basava su una serie di blogger superstiti che postavano le loro esperienze in rete, ho trovato naturale impiegare le risorse che il blog e il web 2.0 mettono a disposizione.
Il risultato, penso, è un ulteriore arricchimento della fruizione della storia.
Alcuni dei titoli degli episodi sono ricalcati dai medesimi brani musicali che in essi figurano.
Con le immagini ho avuto una fortuna sfacciata, lo ammetto. Sono state tutte trovate in rete. Quelle più raccapriccianti sono state tratte da un blog in particolare, che troverete linkato a fine articolo.
La cosa importante da spiegare è che, alcune volte, la storia s’è piegata alle immagini.
Il dettaglio nella bambola nel lavabo, nell’episodio nove, è stato aggiunto dopo il rinvenimento di quella foto (per la cronaca, NON proviene da quello stesso blog. L’ho trovata con una ricerca generica, digitando, se non erro, ruined houses o abandoned places).
Zooey e il Signor Hell
Come lo chiama Zeros. Hell è il mio alter-ego. Ovvero me stesso, invecchiato di cinque anni e posto in uno scenario apocalittico. Tutti gli episodi citati, inerenti al suo “passato” sono veri. Le abilità che possiede sono vere.
Non sono un nerd occhialuto. Direi anzi, senza falsa modestia, che sono un bell’uomo.
La follia che mi vuole accanto a Zooey, un’attrice famosa, è tale e quale a quella che vuole il mondo preda di un contagio inarrestabile.
Può accadere. Anzi, ho visto che più il romance andava avanti e più coinvolgeva, e che la sospensione dell’incredulità necessaria per apprezzarlo era stata accettata in massa.
Il signor Hell, quindi, sono io, localizzato in un contesto che, come fa notare Luca, ci priva, in quanto esseri umani, della nostra moralità.
Hell ha dovuto abbandonare la sua morale per operare delle scelte, per ribellarsi a un destino che lo voleva pecora in attesa della fine. E perché no, per trascorrere gli ultimi anni della sua esistenza, accanto alla donna amata. Alla fine, spero si sia notato, il fatto che Zooey facesse l’attrice, nella vita di prima, non importa più.
Romanticismo
Ero in dubbio riguardo questa scelta. Il romanticismo è inviso a molti, per le ragioni che tutti sappiamo, ovvero i romanzi alla saccarina che occupano gli scaffali delle librerie.
Però, è pur vero che io sono un romantico, e che è stupido, in questo senso, negare ciò che più ci piace.
A mio avviso, ma soprattutto dopo aver letto il vostro parere, sono riuscito a creare una storia d’amore estrema, ma coinvolgente. Per nulla ridicola.
A me piace da matti.
Le scene preferite
A questa è giusto che rispondiate voi. Ma anche io ho le mie scene predilette.
Ve le elenco qui di seguito, in breve, indicando le date fittizie. Le ragioni, credo, siano ovvie, conoscendomi:
a) 4 Dicembre 2015 (in Chi ha paura delle Streghe?). Ero ancora a metà tra Ash e Neville.
b) 11 Dicembre 2015 (in I Quattro Cavalieri). Per gli Yellow Fab Four.
c) 24 Dicembre 2013 (in Merry Christmas Motherfuckers). Qui sono giunto a parlare di mio padre, che non c’è più, alla faccia di chi riduce questo esperimento a un gioco. È il passo che preferisco in assoluto.
d) 31 Dicembre 2012 (in Fuochi). Zooey ha la febbre alta e ascolta musica. Lo trovo delirante e suggestivo.
e) 15 Gennaio 2016 (in Dance of the Dream Man). La lotta nel bosco con l’infetto e le suggestioni della strega gialla. Vera sopravvivenza.
f) 15 Luglio 2013 (in Summer Madness). La caduta di Londra.
g) 26 Settembre 2013 (in My Name is Hell). Quando “uccido” il sergente per diventare padrone del mio destino.
Ringrazio Alex, per avermi donato fiducia, stima e un’esperienza di scrittura senza eguali, finora.
Il Survival Blog è stato un progetto che mi ha coinvolto per motivi personali e al quale mi sono dedicato con una passione inusitata. Forse è anche merito del caso. Ma esiste qualcosa, nel nostro mondo, che non soggiaccia almeno in parte alla fortuna?
Ringrazio tutti voi che siete intervenuti coi i vostri preziosissimi commenti. Come ho scritto sopra, sono cresciuto come scrittore anche per merito vostro.
Ringrazio tutti voi che avete letto. Siete tanti.
A sabato prossimo, con l’ultimo episodio!
Link Utili:
Mia Makila (blog di un’artista scandinava. Oltre a dipingere, colleziona immagini atroci trovate sul web. ATTENZIONE! Alcuni contenuti sono molto forti e disturbanti, altri semplicemente suggestivi)