Cinema

Prometheus (2012)

[Ci sono spoiler? Sì, no, forse, chissà… boh? Ma davvero li temete ancora?]

Per affrontare questa recensione, è necessario qualche chiarimento.

a) L’Italia è, insieme a quella regione Svizzera di lingua italiana, l’ultimo paese al mondo dov’è stato proiettato Prometheus.
Rischiavamo di vederlo a Ottobre, ma poi s’è deciso di risparmiarci questa ulteriore indecenza, ne abbiamo già parlato.

b) Ridley Scott è partito dall’idea di voler fare un prequel di Alien, ma poi ha cambiato idea:

Was originally conceived as a prequel to Ridley Scott’s Alien, but Scott announced his decision to turn it into an original film with Noomi Rapace (who was already set to star) still in the cast as one of five main characters. Some time later it was confirmed that while the movie would take place in the same universe as Alien and greatly reference that movie, it would mostly be an original movie and not a direct prequel. (fonte IMDb)

c) Sembra, e ribadisco, sembra, che nonostante l’immane ritardo nella distribuzione, accompagnato dalla reperibilità in rete in lingua originale, Prometheus stia andando pure bene nelle sale. Sebbene, la sala romana in cui l’ho visto fosse quasi vuota.

Riguardo quest’ultimo punto, l’idea che mi sono fatto è che il regista sia Ridley Scott. Ed è bello andare a vedere un film di Ridley Scott, avendo lucidato le zanne, premunendosi. Perché è altrettanto bello gettare merda, da spettatore saccente e so tutto io, su Ridley Scott.
La cui colpa è di aver sfornato almeno due capolavori. E sono capolavori, eh: Alien e Blade Runner.
Se uno sforna capolavori e torna a inzuppare il biscotto nelle stesse tematiche, allora lo si aspetta con la mazza da cricket. Giusto, no?
No.
Lo trovo un modo di fare un po’ infantile. Oltre che indicativo del fatto che il film lo si è visto essendo già prevenuti.
Al di là di questo, e considerando, se dobbiamo credere a Scott, che questo NON è un prequel di Alien, il che spiega come intenzionali delle scelte narrative che, in caso contrario, sarebbero da bollare come follia (tipo l’alieno col torace sfondato del primo film che doveva trovarsi in un certo punto, ma che invece muore da tutt’altra parte in questo) , Prometheus è un buon film.

***

Non un capolavoro. Quelli, i capolavori, sei fortunato se riesci a sfornarne uno, figuriamoci due. Ma un buon film sì.
Intrattiene, non contiene scemenze, tranne forse la storia del DNA (ma a questa ci arriviamo tra un po’), sfodera ottimi effetti speciali, un 3D apprezzabile e segna l’inizio di un nuovo percorso fantascientifico; Scott infatti era al lavoro sul secondo episodio, la cui produzione è stata interrotta (non si sa se in via temporanea o definitiva, per la dipartita del fratello Tony).
Prometheus paga il portare il cognome Scott nei titoli di testa e coda e il riallacciarsi, non da prequel, alla celeberrima saga di Alien.
E questo aspetto, la saga di Alien, colloca il prodotto in un cantuccio ben preciso: impossibile aspettarsi un prodotto completamente innovativo, partendo da queste basi. Specie se poi si cede, pur non avendo voluto girare un prequel (sì, questa storia continua a ronzarmi in testa) al citazionismo estremo.
Citazionismo che, badate, non mi ha infastidito più di tanto, se non per il fatto che, vedere per la quarta volta l’androide di bordo decapitato, e la testa parlante ha un po’ stufato. Ecco, l’ho detto.
Ma posso, con tutto l’affetto che provo per questa saga, pensare che sia stato una testa di ponte (perdonate la battutona) con la vecchia storia. Sapete, quelle cose messe lì apposta per il pubblico nuovo. Agli appassionati spappolano le palle, a quelli nuovi e innocenti: WOW! Una testa parlante!
Ci siamo capiti.

***

Prometheus pone molte domande importanti. Risponde soltanto a una di queste, e per il resto schiva le altre, saggiamente.
Nessuno sa rispondere al perché della Creazione.
La razza umana è stata creata per un motivo? Forse. O forse, come viene detto a David persona artificiale (Michael Fassbender), siamo stati creati perché i nostri creatori, questa razza aliena soprannominata Ingegneri dai terrestri che l’hanno scoperta, potevano farlo. E l’hanno fatto, esattamente come gli uomini hanno creato le persone artificiali che finiscono decapitate, e parlanti, in tutti i film della saga. Corsi e ricorsi storici.
A dirla tutta, nemmeno ho apprezzato la solita storia della solita coppia di archeologi che rinviene le solite tracce (graffiti rupestri) della solita civiltà scomparsa. Sa di Devilman e Go Nagai. A volte, basterebbe sedersi e pensarci un quarto d’ora in più, per creare qualcosa di meno banale.
Ma forse è il solito tentativo di non far sforzare troppo il cervellino degli spettatori. Dopotutto abbiamo a che fare con Scott, che era capace di narrare storie come ha fatto in Alien e Blade Runner, non dicendo o spiegando assolutamente nulla. Sa quindi di precisa strategia di produzione e marketing, i quali ritengono gli spettatori odierni molto più scemi di quelli dei primi anni ottanta.
A giudicare dalle chiavi di ricerca del mio blog, le cose stanno proprio così.

***

Personalmente, trovo che il segreto che spiega il film stia nel titolo e nel prologo, in cui viene mostrato uno degli Ingegneri sacrificare se stesso per fecondare col proprio DNA le acque di un primitivo pianeta Terra.
È lui il Prometeo (non solo l’omonima nave spaziale), colui che ruba il segreto del fuoco agli dei (la sua stessa stirpe, divina perché in grado di creare la vita) e la cui discendenza, gli umani, è considerata da costoro un abuso, o un errore, o la conseguenza di una fecondazione non autorizzata.
Su questo snodo, a mio avviso, si costruisce il leit motiv del film. Non è spiegato, diversamente dal resto. Qui c’è ancora Ridley.
O forse si tratta solo di un mio abbaglio. Non più accecante dei molti altri letti in rete. Sempre abbagli sono.
La questione DNA è l’errore a cui accennavo in precedenza. Umani e Ingegneri risultano avere DNA identico. Il che ne farebbe identica specie. Eppure gli ingegneri sono alti quattro metri, muscolosi e tutti uguali, simili ma diversi da noi esseri umani, che dal nostro canto, siamo quello che siamo. Pensando al fatto che l’origine della vita sulla Terra si basa su una fusione di DNA alieno (degli ingegneri) con gli organismi unicellulari già presenti sul pianeta, il risultato dovrebbe essere un DNA simile, che faccia supporre una parentela, ma non identico.

***

La missione sul pianeta degli Ingegneri è sponsorizzata dalla solita Weyland corporation che, al solito, dice una cosa e ne fa un’altra: dichiara di voler fare una missione esplorativa, e vuole in realtà carpire tutto ciò che si può carpire di utile da una civiltà tecnologicamente e scientificamente più avanzata della nostra.
Anche a questo riguardo, più che prequel sembra un remake. Ma vabbé…
Guy Pierce, che fa il vecchio Peter Weyland, che ci crediate o no, è conciato come il vecchio Biff Tannen (Pronto, McFly? C’è nessuno?). Sì, hanno preso un attore giovane e l’hanno invecchiato. E non si capisce perché non ne abbiano preso uno vecchio. E come non si sia stati capaci di ravvisare la somiglianza con Biff.
La storia è identica a quella di Alien: astronave che atterra, rinvenimento di un complesso alieno, rinvenimento di forme di vita aliene, contaminazione degli organismi umani da parte delle forme di vita aliene, mutazione.
Ok, Ridley, diciamoci la verità, non è un prequel: è un remake.
Ma ti voglio bene lo stesso.

***

Charlize Theron è un’algida comandante di vascello. Bellissima e piuttosto brava. Noomi Rapace è ottima. A lei le scene più belle del film, compreso un intervento ginecologico splatteroso. Anche qui si tratta di evento atteso, ma reso molto bene.
In verità, tutto il film è fatto con mestiere, tantissimo mestiere. Non poteva essere altrimenti. E risulta godibile pur basandosi su una cosmogonia arcinota, dagli esiti scontati.
Ma su Prometheus ci si è ricamato troppo, tra scetticismo da troppa realtà (il cazzone della fila avanti che, abituato ai film di Ozpetek, dichiarava a fine primo tempo: “Che cazzata!”, sommo parere di una mente altrettanto somma, da misurare con lo scandaglio, però), all’appassionato che davvero, a causa del chiacchiericcio e delle aspettative nate col tempo e coi pettegolezzi, si aspettava che un prequel/non-prequel, fatto al giorno d’oggi, per gli spettatori d’oggi, col mercato in crisi com’è oggi, contenesse quella sana voglia e incoscienza pionieristica tipica d’un regista, com’era Scott, all’inizio della sua carriera.
Considerando il rimestaggio, il divertimento che dev’essere stato ricreare medesimi set, medesime atmosfere (seppur annichilite da un pessimo score e da un pessimo doppiaggio, che vanifica la tensione che pure, in certe sequenze dialogate, doveva esserci), il rischio legato e il punto debole del già visto, Prometheus è un film divertente, che purtroppo non farà epoca, come il capostipite, confidando però nei sequel, ma che non è senz’altro pessimo com’è stato scritto in giro da chi va col dente avvelenato.
Relax.

Quest’articolo è dedicato a Lucy.

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Autore e editor di giorno, talvolta podcaster. /|\( ;,;)/|\ #followthefennec
    • 12 anni ago

    Mi è piaciuto molto, ho avuto le stesse sensazioni che hai avuto tu, soprattutto riguardo l’alieno-prometeo e pearce-tannen! Non capisco perché di un film cosi, se ne debba per forza parlare male, a priori poi…cosa davvero orribile.

      • 12 anni ago

      Pierce Tannen! AHAHAHAHAHAH XD

    • 12 anni ago

    Ragazzi ho visto il film ieri sera: che dirvi, io personalmente mi sono rilassato alla grande, mi sono goduto 2 ore di un ottimo film, seguendo le orme lasciate dal paparino Alien, senza nessun pregiudizio. Le falle? Ebbene sì le ho trovate, come mi aspettavo nella sceneggiatura, un po’ deboluccia, ma sorvolabile per un appassionato di fantascienza e horror come sono. Moltissimi gli spunti di riflessione sul perchè e sul chi della vita, ma anche le sfaccettature lovercraftiane (tanti richiami a Le Montagne della Follia) che mi hanno molto compiaciuto! E poi la genesi di Alien, scena che mi si è impressa nel mio database mentale [spoiler: l’lngegnere che diventa lui stesso l’inizio di un orrore cosmico come lo xenomorfo è spettacolare a mio avviso!]. L’unica cosa che mi ha lasciato perplesso è l’incongruenza con la genesi della regina xenomorfa sul pianeta che in alien è l’LV426/Acheron mentre in questo film è l’LV-223.

      • 12 anni ago

      Non è lo stesso pianeta. Questo non è un prequel di Alien, nonostante il mondo sia convinto del contrario. 😀
      Grazie del parere. 😉

        • 12 anni ago

        Sì, perché in teoria quella di Noomi Rapace poi è l’astronave che si vede in Alien, che mandava il segnale intimidatorio. O forse è solo un papocchio. Chissà… 😀

        • 12 anni ago

        Sì ok, ma è strano che proprio la genesi del primo alieno xenomorfo inizi proprio da qui. Inoltre la protagonista sembra essere la responsabile del segnale intimidatorio che viene poi scambiato per SOS dalla Nostromo successivamente. Se non è così speriamo a sto punto che lo scottino possa costruire un bel contorno nella trama dei sequel, anche per chiarirci le idee sul tutto! 😉

    • 12 anni ago

    […] Visita il sito bookandnegative oppure iscriviti al feed Leggi l'articolo completo su AlterVista […]

    • 12 anni ago

    Ottima recensione!
    L’ho già detto: a me il film è piaciuto.
    Va bene non sarà un capolavoro… ma è un buon film!
    Vero, ci sono alcune incongruenze… anche qualche errore marchiano, ma questo non ne snatura la fruibilità, il godimento. Sempre che lo si guardi con lo spirito di divertirsi e non come un ingegnere, fissato sui più minuti particolari e meccanismi; oppure come un biologo che vuole dissezionarlo.
    Già… parlando di biologia e di DNA: ma lo sapete che tra gli esseri umani (Homo Sapiens) e lo scimpanzè (Pan troglodytes) le differenze del DNA sono soltanto tra l’1 e il 2%?
    Aldilà della (occasionale) contaminazione con il patrimonio genetico del brodo primordiale terrestre, perchè il DNA dei Giganti (chiamamoli così) non potrebbe essere molto vicino a quello terrestre? La semplificazione ha portato a dire che era il medesimo… per i puristi si sarebbe dovuto dire: “E’ identico al 99,999999%?
    Ma dai, siamo seri!
    In conclusione: se andate al cinema per divertirvi qualche oretta con un buon film, con l’intenzione di rilassarvi guardando lo schermo, invece di spulciare fotogramma per fotogramma per sottolineare quanto siete bravi a notare tutti i difetti, non potrete che apprezzarlo.
    Se invece non è così… che dire: peggio per voi!!!

      • 12 anni ago

      Be’, a volte le cifre non esatte sono preziose. Cioè, me ne sono accorto io che non ho mai studiato genetica… ^^
      Comunque, scherzi a parte, sono del tuo stesso avviso, se non si fosse capito :D, sono entrato al cinema per divertirmi. Il film non mi ha deluso, al di là delle imprecisioni.
      Anzi, sono convinto che il sequel, se ci sarà, ci riserverà molte sorprese.
      E grazie del commento. 😉

    • 12 anni ago

    Grazie per la dedica <3
    Come sai, a me il film è piaciuto anche più di quanto sia piaciuto a te. E ne scriverò, se il cinema italiano smette di trollarmi.
    Come ogni opera può piacere o non piacere. Ma fossilizzarsi sulla sua natura di prequel è un preconcetto che impedisce di godersi il film.
    Penso anche io che la sceneggiatura scricchioli in qualche punto, e che i dialoghi non sempre siano all'altezza.
    Eppure resta grande cinema, almeno secondo il modo che ho io di intendere il cinema.

      • 12 anni ago

      E a quel punto, si scatenerà l’Apocalisse. 😀
      Be’, io me lo sono goduto, dai. Almeno, per i miei standard, no? ^^
      Infatti, imputo la maggior parte dei difetti alla colonna sonora, persino al doppiaggio.
      Poi ho letto altrove che si critica il comportamento dei personaggi come assurdo. A te è parso così? Che mi sono perso?

        • 12 anni ago

        Sì, be’ in ogni caso qua nessuno crocifigge nessuno, a meno che non sia io a volerlo. bwahahahha XD
        Cazzate a parte, credo che tra un po’ (a meno che non lo siano già) saranno disponibili i quotes del film in lingua originale. Si può verificare con quelli, su IMDb. 😉

        • 12 anni ago

        Che poi prima di venire sbugiardato da qualcun’altro… devo fare una rettifica sulla scena finale, in effetti gli dice che è un pilota di merda (shit, mi sa che mi avevano fregato i sottotitoli oppure sto impazzendo)…

        • 12 anni ago

        Ma no, ma grazie di cosa? 🙂
        Ti leggo sempre con piacere (anche se non sono fortunatamente sempre d’accordo) senza quasi mai commentare, per una volta che ho qualcosa di non inutile da scrivere non me li merito mica i ringraziamenti!

        • 12 anni ago

        Ottimo intervento, sospettavamo che dietro alcune cazzate ci fosse lo zampino dell’adattamento poco brillante. Grazie del commento. 😉

        • 12 anni ago

        Sì sì è sempre colpa del doppiaggio! 😀
        Allora l’ho visto ieri sera al cinema e stasera l’ho rivisto in lingua originale (ehm sì m’è piaciuto, diciamo che concordo col giudizio de ilgiornodeglizombi) e… giusto per fare due esempi due.
        Primo la cosa del DNA che sono identici. Nei dialoghi in lingua originale Noomi spiega al clone di Tom Hardy (che ha un nome fighissimo ma non me lo ricordo, Logan qualcosa forse) che c’è una coincidenza tra i loro e il nostro DNA, e che il nostro ne è il derivato. Che poi può essere scientificamente contestabile anche sta cosa, però è un po’ diverso…
        Mentre la seconda roba è un po’ più una cavolata, praticamente alla fine SPOILER SPOILER SPOILER quando il capitano dice ai due piloti che possono andarsene e che ci pensa lui, nella versione italiana gli rispondono con una battuta (tipo “te non è che la nave la sai pilotare tanto bene”), mente in lingua originale gli dicono che lui è il capitano della nave e che ha bisogno del suo equipaggio. Che fa cambiare un po’ l’effetto a mio parere.
        Ecco, giusto per mettere gli inutili puntini sulle i…

    • 12 anni ago

    Ti ripeto: non lo so.
    Ma io e te, in un mezzo pomeriggio seduti al tavolino di un bar, buttavamo giù una sceneggiatura migliore.
    Dì di no.
    E, ad ogni modo, ci sono delle cose del film che mi sono piaciute enormemente. 😉

      • 12 anni ago

      La tentazione di dire sì è forte. 😀 E infatti io non posso credere che sia colpa di Ridley. Per una volta voglio sostenere che abbiano prevalso gli interessi economici.
      Cosa che non posso avallare, ovvio. ^^

    • 12 anni ago

    È abbastanza raro che sia in disaccordo con te sulla recensione di un film, ma stavolta lo sono. 😀
    Veniamo prima al buon vecchio Ridley.
    Non lo tratterei mai con la mazza da cricket, non l’ho fatto quando ho visto zozzerie come Soldato Jane e non l’ho fatto ora, ma questo non toglie che da un certo autore (che sia un regista, uno scrittore, uno sceneggiatore, un musicista) tu abbia certe aspettative.
    È perfettamente logico.
    Scott ha già fatto film brutti, oltre che dei capolavori.
    E questo, è uno di quelli brutti, sfortunatamente.
    Non perché ricalca Alien senza esserlo e senza neanche proporsi come un trat d’union (forse per mancanza di coraggio?): ma perché è scritto male, raccontato male, senza tensione, senza uno straccio d’approfondimento dei personaggi, senza motivazioni, senza ritmo, senza un’idea (la storia degli alieni che fecondano la Terra non è certo nuova).
    E bada che ti parla uno che, anziché portarsi la mazza da cricket, ha guardato tutto il film cercando disperatamente qualcosa per salvarlo.
    La mia benevolenza non è bastata.
    Il film è brutto, sciocco e zoppo.
    E non capisco, davvero non capisco come, partendo da un materiale così buono, sia potuto venire fuori così.

      • 12 anni ago

      Mah, ribadisco, io l’ho trovato divertente. Forse mi sto rammollendo, forse no. Più probabile che, a differenza di molti, non avessi tali aspettative, perché era un prequel. E io ai prequel non ci credo.
      Un tentativo di spiegazione io l’ho addotto, non credo sia tutta colpa di Ridley, non quando si ricorre alla “scoperta degli archeologi”. Mi rifiuto di credere che abbia davvero voluto girare quella scena. Più probabile (ma magari m’illudo) che certe svolte dell’intreccio siano state pianificate altrove, per le esigenze che tutti conosciamo.
      Se fosse vero, sarebbe un vero orrore.

    • 12 anni ago

    Io lo vedró senza alcuna prevenzione quando ne usciranno i Dvd economici,, per il resto tra recensioni internazionali e italiane ne avró letto almeno una decina e la cosa divertente è che almeno una metá negano che sia un prequel di Alien mentre l’ altra metá parla decisamente di un prequel ufficioso.
    Ma, mi chiedo, è cosí importante?
    Io mi aspetto di vedere un film piacevole, magari non un capolavoro, ma piacevole.
    Sul pubblico imbecille….che dirti?
    Non ti curar di loro, ma guarda e passa. 😉

      • 12 anni ago

      ahahahha XD ‘Sta cosa del pubblico imbecille sta diventando folle. Che poi, è vero o non è vero? Di sicuro ci sono due fatti:

      a) c’è chi in rete ha bisogno della spiegazione di questo o quel film, anche film elementari ma a cui proprio non ci arrivano. Quindi gli imbecilli ci sono. E sono tanti.

      b) le case di produzione hanno da tempo deciso di non scontentare proprio nessuno, compresi gli imbecilli di cui sopra, e quindi impongono al regista (anche a Ridley Scott) di chiarire le parti “oscure” del film, perché almeno a grandi linee, la trama sia intuita.

      Io ritengo sia ingiusto. Ma chi mi sente? ^^

    • 12 anni ago

    D’accordissimo! Quello che spesso succede, quando vedo film fantascientifici oppure horror insieme ad alcuni miei amici (troppo presi dal sistema a mio giudizio…), è la profonda frustrazione per aver visto qualcosa di pessimo che, voglio dire, a volte ci sta ed è più che plausibile, ma incazzarsi e filosofeggiare su un tema fantasioso è invece più inutile che deleterio. Cavolo parliamo di FANTASTICO! Anche se sarà orribile (e credo che non lo sia), sono sicuro che Prometheus mi regalerà una boccata d’aria fresca tra il sudciume filmico di questi ultimi anni.

      • 12 anni ago

      Poi, se vuoi fammi sapere come l’hai trovato. 😉

        • 12 anni ago

        Contateci! 🙂

    • 12 anni ago

    Ciao a tutti, nonostante le prediche, i commenti e le recensioni di presunti cultori e filosofici dello sci-fi/horror, io andrò a vedere questo film (credo domani sera) senza nessuna pretesa e a “tabula rasa” di pensiero: soltanto con un “Alien” rispolverato in testa. Non mi permetto di dare nessun giudizio in merito, anche se, da appassionato di Lovercraft, vorrei trovare qualche spunto interessante che ricolleghi anche questa trama ai temi cari al Maestro (come Le Montagne della Follia). Intanto mi godo (se così si può definire, in maniera leopardiana) l’attesa e ne approffitto per ringraziarvi per il dialogo! 😉

      • 12 anni ago

      Ciao, benvenuto. 😉
      Poi, può essere pure che lo trovi orribile eh, oppure bello, hai visto mai. Io non riesco a fare a meno di ricordare che sia solo un film, e che incazzarsi e farsi venire il sangue amaro per un film è una cosa un po’… estemporanea. 😀

    • 12 anni ago

    Ok, capisco poco questa recensione, e se la capisco non sono d’accordo sul’impostazione. Il film non mi è piaciuto, e non mi è piaciuto veramente, nessuna mazza da cricket portata fin dall’inizio. Non ero andato col dente avvelenato a vedere il film, ho semplicemente valutato quello che vedevo. E non ce l’avevo con Scott (forse da oggi in poi un po’ sì) perché Scott è praticamente l’unico che non mi era mai andato di traverso, anche quando fa cose riuscite a metà (Kingdom of Heaven) o troppo commerciali (Hannibal) o semplicistiche (il comunque grandissimo Gladiator, Black Hawk Down). Non capisco perché chi ne parla negativamente debba avere il dente avvelenato, perché il mondo debba dividersi tra chi capisce che il film doveva essere così per forza (chi l’ha detto?) e i sapientoni dello gne gne gne.

    Io speravo tanto che mi piacesse invece, e ci sono rimasto malissimo, ancor peggio quando ho visto ripetute praticamente uguali (ma senza la sorpresa e senza il pathos) certe sequenze del film progenitore che comunque quasi tutti hanno visto (che sia un sequel o prequel o remake o quel che è, autorizza a riciclare le sceneggiature nei dettagli?)… Quanto alla tua interpretazione della scena iniziale, che poi penso sia quella corretta e ufficiale, non quaglio moltissimo nemmeno quella: se io verso il mio corpo sbriciolato e quindi il mio DNA in acqua contenente organismi locali, ottengo una nuova razza col medesimo DNA o una brodaglia? Magari il Prometeo aveva delle capacità speciali, ma in genere si ottiene una brodaglia. E se si ottiene qualcosa di nuovo, perché dovrebbe avere lo stesso DNA, visto che si tratta di esseri differenti?
    (Accettando anche tutta la premessa: perché gli “ingegneri” decidono di andare sulla Terra ad ammazzare tutti, e perché tanto spiegamento di forze? E perché ci hanno messo milioni di anni per decidere di andare a rimediare ai danni prodotti da uno di loro?).

    Il punto è che il pubblico di oggi, come dici tu, è meno intelligente di quello degli anni ’80. E sì che gli anni ’80 dovevano essere quelli del disimpegno e del cretinismo superficiale! Forse i risultati nefasti sono arrivati dopo, o forse non era così, chi lo sa. Ma questo vuol dire che il cinema deve ridursi a un livello così basso, e dovrei applaudire Ridley Scott per regolarsi di conseguenza?
    Ma allora Nolan che gira Memento chi è, un pazzo che urla nel deserto?

    Quanto alla domanda sul perché della creazione, un’altra boutade. Scoprire il proprio “demiurgo” non ti rivelerebbe nulla sulla creazione. La croce che tutti vogliono far togliere a Noomi Rapace… poverina, se la può tenere benissimo, perché il passaggio della vita intelligente da un pianeta all’altro non toglie nessuna delle domande che portano (chi ci crede) a credere in Cristo. Io di profondità filosofiche in questo film non ne ho vista nessuna, salvo alcuni accenni alla mente “artificiale” di David (può desiderare? di base no, però in qualche modo deve desiderare lo stesso, per esistere come un essere pensante) che fanno capire come un androide non possa essere così come lo vediamo nei film ed essere veramente una macchina, senza certe emozioni umane. La contraddizione non si risolve, però la domanda si pone.

      • 12 anni ago

      Perché è evidente che chi parla male, non tutti, abbia il dente avvelenato, mi riferisco solo a quelli. Chi lo critica con consapevolezza come hai fatto tu, è altrettanto palese che non ce l’abbia.
      Quindi quello che non capisco io è perché farne un affare di stato.
      Poi non è che il film dovesse essere così per forza, ma con tutta la buona volontà, mi riesce difficile credere che Scott non sappia davvero quello che sta facendo, se l’ha deciso, ha deciso, con tutte le conseguenze, di girarlo in questo modo.
      Non mi pare neppure di aver esaltato l’operato di Scott. Ma, è sempre una questione di definizioni, se uso “pessimo film” per film davvero pessimi, non posso usare la medesima espressione per Prometheus che pessimo non è.
      E quanto alle domande non evase, ricordo che c’era fin dall’inizio l’idea di fare più film.

      In definitiva non comprendo il perché dell’animosità, perché c’è, inutile negarlo, nei confronti di questo film, e me la spiego solo coi motivi scritti nell’articolo: ovvero perché il regista si chiama Scott.
      Ma tanto a lui non frega nulla, continuerà a girare i film che vuole, al di là del fatto che noi ci scanniamo o no. 😀

        • 12 anni ago

        Sì sì, ma è una cosa legittima eh. Io parlo per me, per il fatto che mi ha divertito, e che non sopporto i tipi nella fila davanti che minimizzano perché “è solo fantascienza”, quindi una cazzata a prescindere.
        Detto in tutta sincerità, non mi aspettavo il capolavoro, anzi, la cagata, ma la cagata, almeno per i miei parametri, non c’è stata. Per cui, promosso. ^^

        • 12 anni ago

        Sul fatto che ci fossero in programma diversi film, l’ho scoperto dopo aver visto Prometheus. Dico però che se io vado a vederne uno, tu intanto caro regista fammi vedere un film con tutte le sue cosine. I seguiti di questa pellicola non so se li vedrò, ma non andrò certo al cinema a vederli.
        Comunque se il discorso lo riduciamo a fare i soldi, li ha fatti. Poi per carità, si fa vedere, non bisogna nemmeno spegnere il cervello per vederlo, ma ci sono un po’ di cose che mi hanno davvero fatto cascare le braccia (diciamo le braccia, va…).

    • 12 anni ago

    Per quanto ne dica Scott (per me la dichiarazione è stata fatta solo per placare gli eventuali fan della quadrilogia di Alien), questo è il prequel di Alien. Lo dimostrano i 10 minuti di incipit del film… che a me è sembrato aggiunto giusto per giustificare che non era un prequel, ed è una aggiunta posticcia visto che butta lì alcuni temi interessanti, e poi se ne scorda per tutto il resto della proiezione.
    Sul forum gira voce di una miniserie… Ecco il perché del finale così strano… o chissà!

    Comunque, a cervello spento, si gusta!

    • 12 anni ago

    Sulla storia prequel – non prequel mi sovviene che mio fratello ha passato un intero pomeriggio a ficcare in testa ad un alqunato poco sveglio interlocutore che il film non ha legami con Alien . Inutilmente…
    P.S. La mazza da cricket la usa solo Jack Torrence .

      • 12 anni ago

      Ma quella non era una mazza da baseball?

        • 12 anni ago

        No, era proprio da Cricket! XD

    • 12 anni ago

    L’ho visto ieri sera e, ad un primo attacco, devo ammettere che sono rimasto perplesso.
    perplesso perché non posso certo dire che non mi sia piaciuto, anche se per ammetterlo dovrei superare alcuni blocchi psicologici non da poco, ma nemmeno riesco ad accettare tutto senza dire nulla.
    Alcuni passaggi, soprattutto nella prima parte, li ho trovati interessanti, così come il personaggio di Fassbender credo sia il migliore di tutti, se si esclude Noomi.
    Charlize fa il suo dovere, cioè una bella comparsa ricolma di rancore e frustrata in maniera assurda.
    Insomma, in linea di massima non è malaccio, ma bisogna dimenticarsi di Alien, di tutto quello che era stato detto e di quello che ricordano le millemila citazioni. Ed è più facile a dirsi che a farsi…
    Però, quella scena alla fine, se ne poteva fare a meno, no?

      • 12 anni ago

      Ma quella scena alla fine credo sia l’aggancio al secondo film. Mica è finita qua. ^^
      Prometheus ha lo stesso effetto dei prequel di Terry Brooks a La Spada di Shannara. I prequel nascono azzoppati, a meno che non ci si dimentica delle citazioni.
      È stata fatta questa scelta, e quindi amen.

    • 12 anni ago

    Non ho visto il film e rimedierò molto più in là (diciamo quando uscirà il DVD a prezzi umani).
    In questi giorni sto leggendo critiche assurde, del tipo che si vede troppo il gap tra Prometheus e Alien in termini di tecnologia (bella forza, ci sono 34 anni tra un film e l’altro) etc etc.
    Mi chiedo che senso abbia andare al cinema e fissarsi su queste piccolezze da nerd estremo, ma forse sbaglio io a vederla in modo diverso.
    Si vede che la mazza da cricket piace a molti.

      • 12 anni ago

      Il problema è proprio il fatto che ci sia Ridley Scott alla regia. Quando ti chiami Ridley Scott c’è la gente con la mazza da cricket. È fisiologico.
      Basta non darci troppo peso. Io sono andato a guardarlo per divertirmi e mi ha divertito, pur coi difetti che ha. Ma si vede che non è un film girato dall’ultimo arrivato.
      Per cui… 😉

        • 12 anni ago

        Ecco, questa è la predisposizione mentale giusta. Vedere (o leggere) una cosa con spirito positivo. Oramai son tutti critici, recensori, perfettini…
        Vecchio discorso 😉

    • 12 anni ago

    A me ispira. E lo vedrò. E no, non aspetto nessuno con una mazza da cricket. Tra l’altro, chi cavolo ce l’ha una mazza da cricket? XD

      • 12 anni ago

      Non ce l’ho neanch’io la mazza da cricket. Mi piaceva il suono, al di là della solita da baseball… 😀