Cinema

Predators (2010)

Tra le tante curiosità riguardanti Predators ce ne sono tre in particolare che, loro malgrado, chiariscono molte cose:

1) Robert Rodriguez ha dichiarato che, nel concepire questo film, sequel diretto e non già remake/reboot di “Predator” e “Predator 2”, si è ispirato per le cose buone al primo film del 1987, per quelle cattive [da evitare assolutamente!], invece, tenendo presenti il film del 1990 e i successivi cross-over contro gli xenomorfi della saga di “Alien”.

2) John Debney, autore della colonna sonora, ha affermato che, nel comporre quest’ultima, si sarebbe lasciato influenzare da quella del 1987 di Alan Silvestri.

3) Nimròd Antal, il regista, ha preteso Adrien Brody come protagonista. Cioè, l’ha scelto proprio. Tra i tanti attori cazzuti e desiderosi d’azione, ha voluto proprio lui.

Il film, come ha detto Rodriguez, non è un remake, né un reboot, eh? Mi raccomando, non facciamo che cadete in quest’errore da principianti: è un sequel.
Eppure, già dopo i primissimi minuti, sono investito da una fastidiosissima sensazione di déjà-vu.
E la musica è bella, chiariamo, ma… è IDENTICA.
Altro che “influenzato”!
Il sequel cos’è, alla fine? Una riedizione aggiornata del “Predator” del 1987 sul quale sono stati montati effetti speciali “familiari”, per non dire altro, e la stessa colonna sonora. Lo stesso, identico score. Cazzo, è proprio quello!
Ma che volete? Sono omaggi. È questo ciò che sono. O no?

[se avete paura degli spoilers, allora non leggete!]

***

Il film inizia come inizia “Cube” (1997). I protagonisti vengono direttamente catapultati nella foresta/cubo. Una foresta impenetrabile eccetto che al nasone di Adrien Brody che gli consente di avanzare tra la fitta vegetazione senza machete. Poi spunta fuori anche il vero Machete (Danny Trejo), una breve apparizione, sufficiente, però, a mandare affan*ulo Brody per un paio di volte: gran soddisfazione! Successivamente è il turno della mitragliatrice multicanna, sfoggiata così, tanto per infilarci dentro un altro omaggio, ma che non basta a uccidere Brody, e della solita ragazza latino-americana tosta e cazzuta, un chiarissimo fetish dei Predators che vogliono solo sudamericane nelle loro battute di caccia. Qui, a dire il vero, la meraviglia è che non abbiano scritturato Michelle Rodriguez. Poi arriva, direttamente da “The Shield”, Walton Goggins, a quest’ultimo il ruolo del nero delinquetello scassapalle che straparla. Un unico problema, Goggins è un bianco, ma nella parte riesce persino più antipatico e stereotipato di un nero, tant’è che non si aspetta altro che un Predator gli faccia saltare il cranio…
E bla, bla, bla….

***

Siamo su un pianeta sconosciuto. I nostri avventurieri lo scoprono quasi subito quando, ohibò, guardando un bel panorama vedono qualcosa come un paio di satelliti in più, lassù nel cielo.
Una giungla aliena, quindi. E, altrettanto opportunamente, come non bastassero tre lune in cielo, spuntano fuori dei deliziosi animaletti cornuti che si mettono a inseguire i nostri.
Nel cast c’è anche Mahershalalhashbaz Ali (The 4400), il cui nome ho copincollato e non mi azzardo a tentare di leggere e/o scrivere che, a quanto sembra, possiede il sesto senso che aveva il buon Billy nel 1987: “C’è qualcosa lassù, tra gli alberi…”. Scatta, così, la visione termica in soggettiva. C’è il buon Predator di turno là, a guardarli e ad ascoltare in playback le vocione distorte delle sue future prede.
E poi Morpheus, ovvero Laurence Fishburne che, tenendo fede al nome dell’altro suo personaggio, si lancia in soporifere filippiche nel bel mezzo della caccia, quando il gruppo ha infine trovato un riparo, per la serie: Ok, siamo su un pianeta sconosciuto. Non abbiamo nessuna idea di come tornare a casa e, come se non bastasse, un branco di alieni cazzutissimi in armatura cyberpunk e ipertecnologici-invisibili e con visori termici ci dà la caccia, ma noi perdiamo ugualmente tempo a dire stronzate.
E, infine, Adrien. Cosa sarebbe il cinema odierno senza di lui? Adrien è la costante in film così tanto diversi tra loro, eppure simili: “King Kong”, “Giallo”, “Splice” e “Predators”. Sarà un caso?
Sono cose che lasciano il segno.

***

E si chiude con “Long Tall Sally”, stessa canzone del primo film. Stessa spiaggia, stesso mare, con le pinne, il fucile e gli occhiali.
E con Brody che, dal suo canto, si è pompato i muscoli per l’occasione, dato che il suo è il ruolo di Dutch (Schwarzenegger) anche se si chiama Royce, per affrontare il duello finale a torso nudo col mostro.
Questa è l’ennesima operazione commerciale che si nasconde dietro la definizione di sequel e che, in effetti, io stento a capire.
Il demerito maggiore è che tutto quello che si vede in questo film, l’ha già fatto vedere McTiernan più di vent’anni fa: il sensore termico, gli alieni invisibili, i mercenari che divengono prede, la giungla, il sangue fosforescente. Tutto già visto e, per fortuna/putroppo, già goduto.
D’accordo anche con un film che voglia portare il Predator alle nuove generazioni, ma fino a un certo punto, dato che lo porta anche ai nostalgici.
E i ruggiti e le brutte facce degli alieni? Hanno stufato. Loro e la loro caccia eterna e senza senso.
Si giunge, cosa grave che dà l’idea dello sfacelo che è questo “Predators”, a rimpiangere la caccia nel cubo di rubik componibile con Raoul Bova. Lì, per lo meno, Bova moriva e c’era Sanaa Lathan armata di lancia e ancora più sexy con la cicatrice sulla guancia. Non fosse stato per la luna del cacciatore…
Qui si va in sollucchero per il puntatore laser tricuspide sulla fronte di Morpheus e sul naso di Brody, per i cannoncini al plasma da spalla e per una lotta che è stantìa già da due decenni.
All’inizio Brody dorme mentre sta cadendo. Guardatelo e capirete. Il guaio è che rischiate di fare la stessa fine.

Altri articoli nell’indice Recensioni Film

Kick-ass writer, terrific editor, short-tempered human being. Please, DO hesitate to contact me by phone.
    • 13 anni ago

    Si poteva fare di più,anzi si doveva fare di più.Non è un brutto un film,si è visto di peggio ma si rifà troppo all’originale.(con in più alcune svarionate lungo la trama)Quoto Luca,con tutte le miniserie stupende fatte dalla Dark Horse,era meglio rifarsi a quelle.

    • 13 anni ago

    […] 2010, letto 266 volte – Predators (2010) (recensione […]

    • 14 anni ago

    Boss ti odio!! Ogni volta che voglio vedere un film me lo distruggi in anteprima e mi fai cambiare idea!! 👿

    XOXO 😀
    K.

    • 14 anni ago

    Penso che sia abbastanza facile fare un film migliore di Alien Versus Predator 2 (o almeno lo spero :D)
    Comunque se la tre mi paga il biglietto, lo vado a vedere anche io 😛

    • 14 anni ago

    Visto.
    Il primo pensiero che mi è venuto è stato: peccato.
    Il primo film aveva ispirato, prima ancora dei sequel e dei crossover con Alien, alcune bellissime storie a fumetti, edite dalla compianta Dark Horse
    Contattare uno degli sceneggiatori o degli autori di quei fumetti per scrivere un film un po’ più convincente no?
    Quanto al citazionismo, come scrivi, ci può anche stare… Il guaio è che qui è stato fatto senza gusto e senza fantasia.
    A questo punto, forse era più dignitoso un remake dichiarato. A condizione di trovare un degno sostituto di Arnold…
    E, naturalmente, di qualcuno che scriva dei dialoghi decenti.
    Sorvolando sulle straparlate di Fishburne (sulle quali penso di essermi appisolato qualche minuto), il resto delle battute è semplicemente indegno.
    E, ad ogni modo, Alien vs Predator mi era piaciuto un casino.

      • 14 anni ago

      Sono contento che la pensi così.
      Grandissima è stata la mia delusione. Come ho detto, mi aspettavo un film degno, e invece… è una fotocopia sbiadita.
      Quello che sollevi è un mio interrogativo da anni, che ho riproposto anche in chiusura nell’articolo “Chiodi Rossi”. Avendo già a disposizione decine di racconti, letteratura o fumetti [le cui sceneggiature sono di sempre crescente qualità], perché devono riarrangiare una sceneggiatura scopiazzandola di qua e di là e ficcandoci dentro scenette cool (tipo quella già esaminata più su rispondendo ad Alex o quella dei puntatori laser) che lasciano il tempo che trovano? È come scavarsi la fossa da soli.
      Il primo film esiste già. È bellissimo e per niente vecchio. Perché rifarlo e non dichiararlo e prenderci per il culo con la storia del sequel?
      Che tristezza.

      P.S: non per niente ho definito le battute di Fishburn “soporifere filippiche”… LOL

    • 14 anni ago

    Io so annato a vederlo ieri. Non è proprio un obbrobrio, ma effettivamente è modello fotocopia. Diciamo solo che sti omaggi sono un po’ troppo spinti.
    E che ce manca un sostituto de Arnold. Ecco tutto.

    sciao a tutti
    😎

      • 14 anni ago

      Mancano un po’ tutti, a dire il vero. Non solo Arnold. 🙂

    • 14 anni ago

    Ah, beh, se siamo ai livelli di minchiate vere e proprie, non so come ribadire…
    Credevo che il problema fosse più che altro di (non)originalità, non di congruenze strutturali.

      • 14 anni ago

      E infatti è quello (dell’originalità) il problema principale. Poi c’è anche qualche lieve caduta di stile in cui ci si imbatte di tanto in tanto… tipo quella cui ho accennato sopra, ma per spiegarmi meglio sarei costretto a spoilerare ancora. Non ti resta che vederlo, poi mi dirai.
      😉

    • 14 anni ago

    E’ anche vero però che, a seguire il tuo ragionamento, forse sarebbe meglio abbandonare del tutto il filone Predators e inventarsi (una volta tanto!) qualcosa di nuovo.
    Non credo che ci sia molto da aggiungere: esistono questi alieni guerrieri dallo spirito, ehm, molto sportivo, e non siamo le loro volpi da cacciare.
    Credo sia davvero complicato trovare spunti originali, se non rischiando pesantissimi cambi di scenario. Che ne so, un predator in azione durante le Crociate, o durante la guerra di secessione. Ecco, magari gioverebbe questo giocare su linee temporali diverse.
    Sennò, questo è quanto, mi sa. Cambiano gli attori, cambiano le armi, ma la storia si ripete.

    AVP2 è immondo. Te lo assicuro io che sono di bocca buona. Se AVP1 aveva degli spunti apprezzabili, questo è spazzatura. Né più né meno. A questo punto dovresti sentirti obbligato a vederlo 😉

      • 14 anni ago

      Il problema è che qui non cambiano manco le armi! Sempre le stesse sono!
      😀
      Guarda, ti faccio un innocuo spoiler, tanto per farti capire dove arriva la mia esasperazione: si vede una scena in cui un tizio appeso a testa in giù viene liberato da Brody, il quale, da gran paraculo, non fa altro che sparare un unico colpo [col suo fucilone d’assalto] sulla corda per farlo cadere. Il tutto senza esitare un attimo e sotto lo sguardo compiaciuto degli astanti, tra i quali la messicana che…

      Io non ce la faccio più a vedere minchiate del genere.
      AVP2 non ce l’ho nemmeno, dovrò procurarmelo…

    • 14 anni ago

    Ammetto di aver letto solo a sprazzi, perché lo vedrò a breve e temo di rovinarmi la sorpresa.
    Dal poco che ho letto non mi pare che lo promuovi. In compenso ho letto in giro recensioni piuttosto buone, quindi sono ancora convinto di vederlo.
    Del resto, dopo Aliens vs Predators 2, questo non può che sembrare mille volte più bello (almeno spero).

      • 14 anni ago

      Come dicevo, ci sono pareri discordanti a riguardo. Io lo stronco perché da questo film mi aspettavo una rinascita e NON una rimescolata.
      Poi se uno si accontenta del solito gruppo di desperados che viene fatto a fette dai Predators, be’, allora è il film che cerca.

      Poi, ribadisco una cosa, perché sennò si generano equivoci. Io adoro il capostipite del 1987. Su questo nessun dubbio. E, proprio perché lo adoro, volevo vedere qualcosa di diverso e non una riedizione aggiornata venduta come sequel. Addirittura vengono ricalcate scene uguali dall’originale. Vedilo e dimmi se non le riconosci.

      Ah, tra l’altro non ho mai visto AVP2, quindi non ho idea di quali bassezze abbiano compiuto su quell’altro fronte!
      😉

    • 14 anni ago

    Guarda, senza fare spoilers, il difetto peggiore che io ho ravvisato è il citazionismo. Quest’ultimo normalmente lo apprezzo, ma non quando è servito in dosi massicce come in questo caso, tali da rasentare il plagio. Dichiarato, certo, ma sempre di “plagio” si tratta.
    E poi l’ho trovato noiosetto in più parti dove, si dice, si celino sottotesti interessanti. Anche questi non particolarmente brillanti o nuovi, a mio parere.
    Brody è insopportabile.

    Altra cosa, ho scovato in rete recensioni o pareri molto più positivi del mio, ragion per cui non mi meraviglierebbe sapere che, al contrario, a te è piaciuto o che sia piaciuto a molti altri lettori.

    😉

    • 14 anni ago

    Uh… peccato, lo vado a vedere giusto domani.
    E va bene, andrò con un po’ di aspettative in meno… ti saprò dire poi! 😉

    • 14 anni ago

    “Brody dorme mentre sta cadendo”

    Ma non puoi farti condizionare dalla tua avversione per Adrien Brody!
    Il film è un filmaccio di quelli brutti ed è noioso da morire.
    Non che mi aspettassi un capolavoro.

      • 14 anni ago

      Sì, ma co ‘sta storia del “non aspettarsi il capolavoro” quello che otteniamo in cambio è merda rimestata. Perché, perché mai un sequel non può essere un capolavoro? Cos’è, un buon film danneggia il botteghino, oltre a stimolare il cervello?