Underground

Parallele

Le descrizioni dei possibili io paralleli che dimorano nel multiverso. Non vedo quest’idea di Alex come le possibilità di un’unica vita, ma come tante vite diverse che coesistono, solo che non ne hanno coscienza.
E così, è venuto fuori quest’affresco duro, a volte drammatico. Erano cose che stavano lì da parecchio tempo.
Giusto due precisazioni, prima di leggere. Le seguenti, in effetti, sono tutte strade possibili, per me. Quello vero sono io, lo scrivente, e non ho mai fatto ciò che segue, ma sono arrivato proprio fino a quel punto. Tutte queste realtà parallele, quindi, si basano su idee e fatti realmente accaduti, ma che, per fortuna in alcuni casi, si sono svolti in modo diverso.
E ora, cominciamo.

Germano di Terra 2
Qualifica: Dott. Ing.
Anno di biforcazione: 1994
Soundtrack

Ho avuto paura di mio padre, delle sue urla, della disapprovazione. Ho voluto, in definitiva, il futuro che lui ha voluto per me.
Mi sono laureato in Ingegneria con un ritardo mostruoso, a trentatré anni. Ho iniziato a lavorare a trentacinque, in una compagnia d’assicurazioni che odio, facendo un mestiere che odio, seduto a una scrivania: cosa che minerà il fisico, ancor prima della mia mente.
Ho pochi capelli, mi trascuro e sono ingrassato. Non ho mai avuto una ragazza, perché non ho mai avuto i coglioni di provare ad averne una.
Sono un uomo vuoto, privo di avvenire, senza alcun interesse. I miei argomenti di discussione sono solo lavoro e tasse. Soffro d’ipertensione, retaggio paterno.

Germano di Terra 3
Qualifica: Kenzo Kabuto
Anno di biforcazione: 1981
Soundtrack

Fin da quando ho ricordi, sono stato ossessionato dai robottoni. Sogno, quello di costruirne uno, che non mi ha mai abbandonato. Dicono sia affetto da Asperger, ma la mia è solo timidezza. O forse hanno ragione loro. Non ci so fare con la gente.
E quei robottoni si sono trasformati, di anno in anno, nel sogno di costruire l’intelligenza artificiale, da mettere, magari, nel corpo della donna perfetta, quella che non riesco ad avere nel mondo reale.
Sto lavorando da anni a un esemplare che mi dà molte soddisfazioni. Oltre 3000 espressioni facciali, un chip in grado di riconoscere il mio stato d’animo e reagire di conseguenza, e anche d’improvvisare stati d’umore. Le ho dato l’aspetto di Amber Heard.
I miei studi e relativi progetti mi garantiscono un tenore di vita da nababbo. Non che ci tenga, all’arredamento o ad avere una fuoriserie, l’unica ossessione è anche il mio amore: Lei™.

Germano di Terra 4
Qualifica: legionario
Anno di biforcazione: 2000
Soundtrack

Mio padre è morto anzitempo, cosa che ha minato il mio già precario equilibrio, oltre che le condizioni economiche familiari. Ci siamo ritrovati, io e mia madre, sommersi dai debiti, io ancora lontanissimo dal trovare un lavoro, a causa anche dei miei precedenti penali: cinque anni prima, ho picchiato il mio Docente di Matematica. Sono stato denunciato e ho dovuto abbandonare l’Università.
Ho curato il mio fisico, cercando di non peggiorare la situazione, per non ferire mia madre. La Crisi Economica mondiale non ha aiutato e così ho deciso per fare un tentativo sciocco, proprio come me: la Legione Straniera.
Non ho mai pensato che mi piacesse menare le mani. E in fondo lo detesto tuttora, ma ci so fare. Sono alto 182 cm per 113 kg, conosco il Krav Maga e qualche altro trucchetto sporco, spezzare le ossa non è più solo un eufemismo.
La paga è buona. Il clima dell’Algeria caldo quanto basta. Ho avuto persino lo scolo, un paio di volte. Colpa delle puttane. Sento mia madre una volta all’anno, se va bene.
Magari riesco a mettere da parte i soldi per comprare una casa. E chissà, riesco anche a sposarmi; una di quelle donne convinte di poter redimere gli uomini.

Germano di Terra 5
Qualifica: linfonodi
Anno di biforcazione: 1995
Soundtrack

Primo anno di università, studente fuorisede. Torno a casa per il weekend e, il sabato sera, mi sbronzo con gli amici. Il giorno dopo, tra i postumi, mi infilo sotto la doccia. Lavandomi, sotto l’ascella destra sento un durone. A toccarlo fa un male cane.
Nei giorni seguenti provo un po’ di rimedi caserecci, utilizzo unguenti, ma il durone è sempre lì.
Lo confesso ai miei, con una paura del diavolo. Analisi successive confermano che c’è un problema. Un problema grosso.
Mi restano poche terapie, debilitanti, e qualche mese per pensare a quanto sia stata stupida la mia vita.
Poi, una tomba di marmo nero. E finisce la storia.

Germano di Terra 6
Qualifica: marito e padre
Anno di biforcazione: 1999
Soundtrack

La riaccompagnai a casa dopo una serata pizza e cinema, il film era Vi presento Joe Black. Le ho dato l’anello davanti al portone.
Anziché salire, è tornata a casa, la mia. È stato un Sì, contro ogni aspettativa. Mi aspettavo di ricevere un rifiuto che mi avrebbe segnato a vita.
E invece, l’unica cosa che ho segnato sono state le carte al Comune. Mi sono sposato senza un lavoro fisso, lavorava solo lei. Col tempo ho trovato di che vivere, un impiego in una tipografia di un amico di famiglia. Coltivo il sogno di diventare uno scrittore, ma non sono mai andato oltre la fase di sonno R.E.M.
Abbiamo una figlia, l’adoro. Credo di poter affermare di essere un bravo papà.

Germano di Terra 7
Qualifica: fegato
Anno di biforcazione: 1976
Soundtrack

Sono nato con un fegato normale, come tutti, anziché abnorme e speciale, come mi avevano detto. Anzi, col tempo s’è rivelato anche peggio di quello degli altri, più debole. L’alcool non lo reggo, eppure mi piace tanto. Perché ho litigato coi miei, ho preso a botte mio zio e mio cugino, e ho rovinato l’unica cosa bella che mi sia capitata, la mia ragazza.
Ho comprato una Harley Davidson, dopo aver litigato a morte con mio padre, per i soldi (su un libretto a mio nome, che però lui ha cercato in tutti i modi -legali- di impedirmi di prendere), per la moto, e perché di studiare non me ne è mai fregato nulla.
Ho continuato a bere. Il fegato ha ceduto. Il mio nome, ora, è su una lista.
Aspetto.

Germano di Gea 123
Qualifica: The One
Anno di biforcazione: 2012
Soundtrack

Mentre scrivevo al computer ho sentito qualcuno bussare alla porta. Ho guardato dallo spioncino e ho visto un altro me stesso. Identico. Con un calcio ha sfondato la porta, che mi ha investito. Dopo non ricordo più molto.
Credo mi abbia ucciso e che la mia coscienza, in qualche modo, sia finita dentro di lui, insieme alla mia forza.
Ne ha uccisi altri 122, prima di me. Io ero l’ultimo.
Ora lui è l’Unico, l’essere più forte che sia mai esistito. E lo sono anche io…

Autore e editor di giorno, talvolta podcaster. /|\( ;,;)/|\ #followthefennec
    • 13 anni ago

    Pur trovando molto affascinante l’esperimento (e particolarmente interessanti i risultati di Germano), tra i tanti commenti mi sento di quotare Matteo, poco più su.
    Le alternative possibili al nostro universo potrebbero essere talmente diverse da spaventare.
    Pensando, poi, che la più piccola interazione in questo universo ne genera un altro, qualsiasi cosa immagini potrebbe rivelarsi autentica, da qualche altra parte.
    Una “parte” dove posso essere morto, dittatore, capitano d’industria, clochard, artista maledetto, santo, tossicodipendente.
    Per cui mi sta che a questo giro passo… o magari no (un altro me stesso, in un altro universo, invece, ha deciso esattamente l’opposto).

      • 13 anni ago

      😀 Sì, le ipotesi sono tantissime, infinite. È anche questo, il divertimento. Diciamo che io mi sono basato su un percorso di vita identico per tutte le opzioni, ma che, a un certo punto, è variato. Una limitazione forte, in effetti. Basterebbe che fosse cambiato un singolo dettaglio, che so, mia madre con gli occhi celesti anziché verdi e chissà come sarebbe stata la mia vita, adesso…
      😉

    • 13 anni ago

    122 Hell, e il mondo sarebbe già un posto migliore 😉

      • 13 anni ago

      Facciamo che ne resta uno, ma buono, va. 😀

    • 13 anni ago

    Ho provato a fare l’esperimento mentalmente e ho capito che non farò un post sui risultati, mi venivano alternative che è meglio dimenticare.

    PS – finalmente ho un login normale su B&N!!! 😀

      • 13 anni ago

      C’è da festeggiare! 😀
      E comunque non è un post sui risultati, ma sui possibili. Poi, oh, se tutte le nostre vite parallele fanno schifo, un motivo ci sarà. 😀

    • 13 anni ago

    Certo fai un’ottima pubblicità agli ingegneri… 😀

    Ottimo post, anche se a tratti vagamente… bah, è il tema credo.

      • 13 anni ago

      TUTTI gli ingegneri che ho conosciuto sono persone vuote, tranne uno, forse. Si vede che ho conosciuto i peggiori. 😉

      Sì, credo sia il tema. E il fatto di ripensare al passato.

        • 13 anni ago

        Malinconia, ma anche il coraggio di dire le cose come “sarebbero potute essere”, senza ipocrisie. ^^
        Sì, devo dire che è stato un esercizio gradevole.

        • 13 anni ago

        Non stento a crederti – anch’io ho conosciuto un solo ingegnere sano (ma perché prima di essere ingegnere è lettore di fantascienza e giocatore di ruolo).

        Come dicevo in coda al mio post parallelo, è difficile sfuggire alla malinconia quando si va a scivere un “cosa sarebbe successo se…”
        Ma resta un esercizio utile.
        Finito il quale, si torna alla vita reale.

    • 13 anni ago

    Eccomi 🙂
    Innanzitutto grazie per non aver concluso con “ma in fondo io sto bene come sono, quindi gli altri Germano non contano”. Vuol dire che hai colto al 100% la filosofia di questo gioco che gioco non è. Infatti leggo di Hell paralleli più tragici, ma anche altri “diversamente felici”.

    Alcune inquietanti similitudini: mi si sono gonfiati i linfonodi nel 1985. Il dottore temeva il peggio, mamma piangeva, io non capivo. Poi tutto andò bene. In questo universo.
    Errori e rischi legali, come me. I tuoi più di rabbia, i miei più sottili, ma il discorso cambia di poco. Tu hai rischiato di diventare una specie di biker, io una sorta di cybercriminale.

    Per contro non ho mai rischiato di diventare padre. L’idea mi terrorizza – sarò disumano, che ne so – e forse non ho nemmeno mai “rischiato” di sistemarmi seriamente.

    E poi: tu hai rischiato la Legione, io di diventare un volontario di professione, nel campo del recupero dei bambino maltrattati. Cosa accumuna le due cose? In entrambe i casi sarebbe stata una fuga.

    Bellissima top 5, fatta con tanta intensità!

      • 13 anni ago

      Grazie mille. 😉
      Chissà quante perplessità ha destato, per dirne una, Terra 3, eppure… all’epoca avevo cinque anni ed ero talmente timido da non parlare con nessuno… 😀
      Chissà.

      Il passato è ciò che siamo, sarebbe bastato pochissimo perché cambiasse tutto. È stato un bellissimo esperimento. 😉

        • 13 anni ago

        Piace tanto anche a me! 😀

        • 13 anni ago

        Ne sono felice!
        Germano di Terra 3 è spettacolare, bellissimo ^__^

    • 13 anni ago

    Caspita, quello di Terra 6 ha delle analogie tremende con me 😀

      • 13 anni ago

      Sì, ricordo che anch’io avevo analogie con te. Da quale terra provieni? 😀

        • 13 anni ago

        Io invece avrei dovuto solo chiederglielo… ma… naaaaaaah. Meglio così, per quanto mi riguarda. 😉

        • 13 anni ago

        La faccenda di Joe Black… mi sono venuti i brividi. Se quella sera mentre lo guardavo fossi rimasto in casa…

    • 13 anni ago

    È stato faticoso anche per te, stilarle? 🙂

    Allora, devo dire che alcuni sono veramente pesanti… Altri più apprezzabili, mentre il Germano di Gea 123 è un colpo di coda che non mi sarei aspettato! :O

    Ciao,
    Gianluca

      • 13 anni ago

      Insomma, ho solo cercato nel passato… devo dire che mi è andata bene, in questa realtà. Ecco, il problema ai linfonodi c’era davvero ad esempio, solo che era tutt’altro, si definisce auto-esaltazione del sistema immunitario, se ricordo bene. Infatti, quell’anno non ebbi neppure un raffreddore.
      Ma la paura, cazzo, la paura…

        • 13 anni ago

        Ma nemmeno io, figuriamoci. 😉 E forse, proprio perché sono molto soddisfatto di come sono ora, mi è stato più facile pensare al futuro che al passato. Infatti alla fine i miei punti di biforcazione non riguardano avvenimenti granché eclatanti. 😛

        E poi, proprio andare a pensare a “come sarebbe stato se”, ci aiuta a rafforzare – se ce ne fosse bisogno, per me no – l’apprezzamento della nostra situazione attuale. 🙂

        • 13 anni ago

        Non troppo, forse ho avuto più difficoltà a guardare al futuro. 😀
        Io ci tengo al mio passato, lo ricordo troppo bene, anche i momenti dimmerda. Risultato è che non rinnego nulla e che, devo dire, sono soddisfatto di come sono adesso, non rimpiango nulla. 😉

        • 13 anni ago

        Eh, immagino, cavolo… :O

        Comunque, chiedevo perché per me è stato assai facile proiettarmi al futuro con il meme di Davide, mentre ci sono state parecchie difficoltà nel riguardare al passato. 😛

    • 13 anni ago

    Alcuni di questi doppi paralleli sono delle vere mazzate ! (Ma conoscendomi , posso essere altrettanto pessimista !)

      • 13 anni ago

      E chissà, in almeno un paio di parallele non mi dispiaccio troppo. 😀

    • 13 anni ago

    122 Hell sono un problema non da poco…

      • 13 anni ago

      Ma tanto li faccio fuori tutti. 😀

    • 13 anni ago

    Chissà quanto c’è di “vero” in ogni realtà alternativa?

      • 13 anni ago

      Tutto, fino al punto in cui si dissocia. Ah, non sono mai stato denunciato. 😉

        • 13 anni ago

        😉