Serie Tv

My Name is Earl, un omaggio

“Avete presente quel tipo di serie televisiva che brilla di comicità e di trovate originali, i cui episodi durano quanto una sit-com, ma che è prodotta con una qualità superiore, che annovera personaggi impossibili da non amare, che ti fa scompisciare dalle risate e che, per colpa di qualche i@%*!ç è stata cancellata? Quella era lei e, ogni volta che un buon episodio andava in onda, c’era una folla di critici e di fan pronti a ripagarla a suon di statuette. Il Karma, però, l’ha punita, controbilanciando il suo straordinario successo con l’oblio della fine… Il suo nome?
My Name is Earl.” (elgraeco parafrasando Earl Hickey)

Della sua cancellazione avevo già dato notizia in uno dei primissimi articoli di questo blog. Oggi, che il resto del mondo (del cinema) langue e dopo essermi visto le puntate della seconda serie trasmesse in orario da sonnambuli da Italia 1, ed essermi incazzato per l’ennesima volta a causa del doppiaggio italiano di dubbia qualità (a mio parere, naturalmente), voglio dedicare un altro articolo di questo nascente blog a questa serie capolavoro, sospesa a causa di mancanza di fondi.
Sembra questa, in definitiva, la causa più probabile che ha portato My Name is Earl alla morte televisiva. Non c’è trippa per gatti, e i network a cui Greg Garcia (creatore e produttore) ha provato a vendere la sua creatura hanno declinato l’offerta perché certi di non poter erogare uno sforzo di produzione tale da assicurare al telefilm la sua consueta qualità. Ma, se l’ostacolo era solo questo, dico io, perché non sopprimere altri prodotti scadenti per favorire questo di gran lunga superiore?

My Name is Earl - locandina
My Name is Earl - locandina

Sicuramente, My Name is Earl è un prodotto contaminato. Forse è per questo che mi piace. Se dovessi tentare di collocarlo in qualche genere particolare non credo avrei vita facile – idiosincrasie letterario-cinematografiche a parte – perché è camaleontico, è un contenitore di cinema e tv condensato in episodi di venti minuti ciascuno; ma vi si possono trovare i motivi tipici dei fumetti, le ricorrenze, i tormentoni, gli sketch comici paradossali, la cattiveria genuina e sagace, il politically incorrect e tutta una serie di piacevolezze che ti fanno venire il magone a pensare che non le rivedrai più.
Innanzi tutto, il luogo: Camden County.
Una località immaginaria nel centro degli Stati Uniti. Talmente al centro che, durante la guerra di secessione, tra Nord e Sud, Camden ha deciso di formare un terzo schieramento indipendente, il Centro, appunto…
Camden è abitata da una serie di personaggi pittoreschi, intepretati da attori sui quali, stranamente, ma non troppo, nessuno avrebbe mai scommesso.
Jason Lee (Earl Hickey) era un campione di skateboard, prima di dedicarsi alla recitazione. Ethan Suplee (Randy Hickey) poco più di una comparsa. Jaime Pressly (Joy Turner) la tipa di Dead or Alive (2006), destinata al ruolo di badass girl tutta curve e calci rotanti.
Così, tanto per la cronaca, il signor Lee e la signora Pressly hanno vinto un Emmy ciascuno, perché, guarda un po’, sanno recitare e lo fanno anche bene.
Earl, il ladruncolo, boss di Camden County, quello che non riesce a farsi una foto una con gli occhi aperti, coi baffi alla Village People e la perenne camiciola di flanella che adoro forse perché, tranne che per i baffi, che non ho mai sopportato, me ne andavo in giro più o meno vestito così, fino a qualche anno fa, e ci somiglio pure! aahahahaahahah
Randy, il fratello, di stazza enorme, che vive in un mondo tutto suo fatto di tv e giochi a premi.

Joy Turner
Joy Turner

Joy, la bellezza un po’ cozzara (tanto cozzara), madre dei figli di chissà chi – fatti crescere a Earl… – rissosa, aggressiva e con un lievissimo problemino a controllare la sua rabbia.
Catalina (Nadine Velazquez), la sexy lap-dancer che non balla, ma salta, fisico statuario che ti fa venire voglia di inginocchiarti e di ringraziare gli dei di Kobol e affascinante accento da immigrata messicana irregolare.
Darnell Turner (Eddie Steeples) alias Harry Monroe alias Crabman, il geniale gestore del Crab Shack, ristorante/luogo di ritrovo di tutta Camden, amante degli animali, in incognito perché nel programma di protezione testimoni.
E tutti quei personaggi minori, a volte guest star celebri, a loro modo unici e irripetibili.
Non sono ancora pronto a dire loro addio, specie dopo aver visto l’ultimo episodio – che sarà trasmesso chissà quando in Italia – ed aver appreso con stupore che Joy e Earl… Vedetelo, se potete, in lingua originale, perché vi ripagherà di ogni sforzo che farete per riuscire a comprendere la parlata a mitraglietta di Jaime Pressly, spesso autrice delle battute migliori, più cattive e divertenti e soprattutto perché le voci originali restano inimitabili.
Nonostante tutte le notizie che confermano, senza ombra di dubbio, la chiusura della serie, sulla nostra bibbia IMDb, immediatamente sotto il titolo si legge ancora “TV series: 2005-????”. Quei quattro punti interrogativi sono tutto ciò che resta di una speranza effimera di rivedere vivere la bellissima contea di Camden e tutta la schiera di pazzoidi che la anima. Di sentire ancora Joy esclamare: “Oh, snap!”, oppure pronunciare battute al veleno con la sua vocina come “When the bar closes let’s do it on the pool table like Jodie Foster did in that porno.” con riferimento al film drammatico Sotto Accusa (The Accused, 1988)…
LOL

Autore e editor di giorno, talvolta podcaster. /|\( ;,;)/|\ #followthefennec
    • 13 anni ago

    Ho finito di vedere la quarta qualche giorno fa e ci sono rimasto malissimo… Non volendo rischiare spoiler non avevo guardato niente su internet che avesse a che fare con la serie, per poi ritrovarmi con la notizia del cancellamento…

    Un telefilm che mi ha fatto ridere per tutte le sue puntate, forse l’unico telefilm che mi ha intrattenuto nonostante abbia superato il numero di stagioni limite (non sono uno di quelli che godono a vedere mille mila stagioni dello stesso telefilm). Forse l’unico di cui avrei davvero voluto continuare la visione. Bel tributo il tuo, anche se sul lato linguistico non mi posso esprimere in quanto l’ho visto in italiano.

    Un telefilm da ricordare. 🙂

      • 13 anni ago

      Be’ io l’ho visto in entrambi i modi, doppiato e non. E ti garantisco che le voci originali fanno la differenza. Miglior caratterizzazione,a cominciare da Randy… 😉
      Davvero un peccato.

    • 14 anni ago

    […] albori di questo blog scrissi un articolo su My name is Earl. Una delle serie più belle, scorrette e divertenti di sempre. Da quando passa tutti i giorni alle […]

    • 15 anni ago

    Io non riesco a comprendere il motivo per cui My name is Earl, debba essere trasmesso in terza serata, non è un telefilm volgare ed è sicuramente superiore a quasi tutte le sitcom trasmesse in Italia…
    Dovrebbero trasmetterlo dalle 19.00 in poi, magari anche in prima serata perchè no?
    Concordo con Fester riguardo a Chuck, anche questo serial meriterebbe una posizione più dignitosa…

    • 15 anni ago

    Tra cambi di orario, programmi tagliati e orari folli, ho letteralmente perso la testa.

    Inutile sprecare prezione risorse per capire il perchè venga costantemente trasmesso ad ora tarda, non c’è spiegazione.

    E’ un telefilm davvero simpatico ed è tra i miei preferiti assieme a Chuck, anch’esso trasmesso ad orari ignobili.

    Catalina è la meglio 😛

    • 15 anni ago

    Dicevo io che nun me tornavano li conti! Quindi su Italia 1 stanno a fà er solito macello!
    Catalina a me me pare strana, preferisco Joy!
    La battuta finale è ganzissima!
    😎

    • 15 anni ago

    Molto bello My Name is Earl!
    E anche la questione della lista delle buone azioni di Earl, che credevo una fesseria, è parte del divertimento!
    Uhm, Joy o Catalina?
    Non si può fare tutt’e due?
    No… allora, anch’io Catalina! Quando fa il suo numero sulle note di Jump è sbalorditiva!

    • 15 anni ago

    Mi pare di aver visto una puntata, qualche anno fa. Ma veniva trasmesso a orari assurdi e così non ci sono stato dietro. Però sembrava divertente.
    ***
    Boh,? guardando l’attuale qualità della televisione, anche di Sky, sembra quasi che vogliano costringere la gente a trovarsi altre occupazioni serali. Ieri c’era “Io, robot” su Italia Uno, ma è l’ultima volta che guardo un film su Mediaset: ogni quindici minuti di film facevano dai cinque ai sette minuti di pubblicità. Un calvario!

      • 15 anni ago

      @ Izzy
      Viene tuttora trasmesso a orari assurdi! E in più con un ritardo folle rispetto agli U.S.A.!
      Io te lo consiglio per la qualità e per la brevità. Venti minuti a episodio non portano via troppo tempo e non solo sembra, ma è divertente!
      Se riesci procurati i dvd in lingua originale, magari sottotitolati, ti assicuro che ne vale la pena.
      Anche io come te non riesco proprio più a guardare film o telefilm in tv. Degli altri programmi di “intrattenimento” neanche a parlarne, per cui mi sono messo a scrivere un blog!
      😉

    • 15 anni ago

    Grande boss!! 😉
    My name is Earl è un telefilm davveno strano, ma molto divertente!
    Mi fanno morire le liti tra Joy e Catalina, però sto dalla parte di Joy, anche se diciamo che è un pò troppo frivola per i miei gusti! 😀
    Solo lei potrebbe pronunciare certe “battute”………………

    XOXO 😉
    K.

      • 15 anni ago

      Mmmhh… non saprei, meglio Joy o Catalina?
      Messo alle strette (dalle due) sceglierei… vediamo un po’… Catalina!
      Sì… Sì, direi di sì.
      Non ti facevo Earl dipendente!
      😉