Sfuggendo la distopia, o la visione di un futuro necessariamente tetro, c’è chi prova a proiettarsi al di là del cambiamento climatico globale dovuto al surriscaldamento, quando l’innalzamento degli oceani sottrarrà molta terra adesso abitata.
Lilypad.
Ispirato a una ninfea fin nella struttura, il progetto della città del futuro è magnifico: un’area di cinquecentomila metri quadri, dove ospitare fino a cinquantamila persone.
L’unico dubbio riguarda gli tsunami o gli uragani. La domanda è se e quanto questa città resisterebbe a simili eventi. Ma è anche più che probabile che, quando riusciremo a vederla inaugurata, saremo in grado di prevedere con un certo anticipo le calamità.
Alle città-ninfea si acederebbe via aria e via acqua.
Personalmente, non mi dispiace l’idea di un futuro acquatico per la nostra specie. Vien già voglia di mettere mano alla tastiera e scriverci su.
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Vincent Callebaut Architectures