Settimane fa, girovagando in rete, m’imbatto in immagini meravigliose, sono delle tavole animate di Rebecca Mock.
Perché le ritengo importanti?
Perché poche ore ci separano dall’autunno, e Rebecca è in grado, con le sue immagini, di restituirci quella gioia malinconica che reca con sé la stagione appena trascorsa.
Le giornate spese in viaggio in treno.
I pomeriggi passati a oziare sotto il portico, in compagnia di una buona lettura, sì, anche su un tablet.
Le strade deserte di agosto, le insegne che dondolano mosse dalla brezza.
Il caos organizzato delle nostre scrivanie, dove impera la tecnologia che non tace mai e che è divenuta, anch’essa, accompagnamento musicale, sonoro, come il frinire delle cicale.
Tavole oniriche.
Queste sì momenti di vita che TUTTI abbiamo vissuto.
Il quotidiano, davvero, per una volta sublima e si fa messaggio di quiete e serenità.
Sembra voler suggerire, l’artista, che non è assolutamente necessario associare alla modernità quella frenesia, rumore e velocità tanto cari al Futurismo, ma che il futuro più spinto, che ci ha consentito di tenere l’etere in una sola mano nel nostro smartphone, ben si confà alla tranquilla accidia estiva, quando le finestre spalancate lasciano filtrare i suoni della natura.
Le pale del ventilatore girano lente, mentre ci crogioliamo a letto, dormendo accanto al nostro amore.
E fuori, dietro i vetri, chiome di alberi ondeggiano e sussurrano.