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Cinema L'Attico

Le migliori intenzioni

Stavi dicendo qualcosa circa le migliori intenzioni…
Non riesco a smettere di guardare le sue orecchie a punta…

Sì, è vero. Domenica 30 Agosto, l’afa si è attenuata, la noia un po’ meno. Oggi due compleanni cinematografici, Cameron Diaz (37, ma fate finta di niente…) e Michael Chiklis (46). Auguri, auguri!

Michael Chiklis

Dovrei parlarne un po’, vero? Se non di loro delle nuovissime foto promozionali di New Moon, con la vampira Dakota Fanning dei Volturi (Brrrr, che paura!). O magari di District 9 con gli alieni insettoidi vessati e messi nel ghetto dai crudeli e spietati umani, sigh!
Vero, ma non ne ho voglia.
Magari un giorno di questi scriverò su Zombieland, sì; robaccia sui morti viventi, sì, dove c’è Woody Harrelson che fa il figo, fa saltare qualche testa con una doppietta e c’è pure una giovane attrice caruccia che merita tutte le mie attenzioni…
Prima che qualcuno me lo faccia notare, questo blog è sempre meno Book e sempre più Negative. Pochi libri recensiti. Ancor meno letti.
Non ho mai creduto all’imperativo morale degli aspiranti scrittori: leggere, leggere e ancora leggere. Lo cito spesso, come fosse uno spauracchio, ma non ci credo affatto. Non credo che la lettura faccia la scrittura.
Inoltre sono miope e astigmatico. C’entra perché, a dire degli oculisti, gli astigmatici sono cattivi lettori. Leggono poco e male perché le lettere, i caratteri, dopo un po’ che ti ci sei messo, cominciano a ballonzolare e a sdoppiarsi come fossi ubriaco. Per non parlare poi dei malditesta galattici che ti assalgono dopo breve tempo.
Leggo poco, è vero. Leggere non mi ha mai appassionato tanto, ma la responsabilità, se c’è, non è da attribuirsi solamente al mio deficit di vista.
Non leggo anche per non copiare, e perché in giro ci sono libri pessimi.
Devo ancora trovare una soluzione al problema di software che impedisce ai miei vampiri di vedere l’alba su queste pagine; perché, come ho appena detto, dato che ci sono tanti libri cattivi, uno in più non è che può ammazzarvi. O forse sì, ma ormai alea iacta est.

Il Subcomandante T'Pol in uniforme azzurra

Preferisco di gran lunga, nel frattempo, guardarmi qualche puntata di Enterprise, gustarmi il decadimento morale della mia vulcaniana preferita, vittima consapevole e complice delle facili passioni umane, leggere saggi di storia antica e ipotizzare nuovi scenari per nuove fanfiction (questo termine mi induce il vomito). Per il resto scrivo di me stesso, di sesso sfrenato che rasenta la pornografia, di parodie e di poliziotte cattive… (no, non sono spogliarelliste, ma vere poliziotte!)
Magari, per essere assolutamente originale, ruberò a Norys la storia dello scarpone parlante ©. Quante belle storie può raccontare uno scarpone? Quante ne avrà vissute!?
Forse, potrei persino sfamare chi è in crisi d’astinenza da soggetti originali.
Dopo una notte da incubo, oggi sono in vena di romanticherie. Tanto che mi sono messo ad ascoltare Battisti e mi sono ritrovato a fare pensieri (per fortuna niente di concreto) colmi di smancerie verso la mia amante. Forse provo persino un sentimento. Nobile d’intenti e rispettoso, finché non arriva al bassoventre, dove muta negli obiettivi e nella natura, oltre che nella forma.
Oggi sono buono e malinconico. Metterò questa foto di T’Pol, mia musa e mia dea, per soddisfare le esigenze di un visitatore che è giunto fin qui digitando: “t’pol in tuta azzurra”.
Eccotela, fratello mio.
Non sia mai detto che non sono un ospite gentile e premuroso.

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