Giornata strana, quella di ieri. La presente classifica sui Dieci Migliori Mezzi di Trasporto che un Eroe dovrebbe avere, nasce da tre fattori distinti, legati ad altrettanti episodi avvenuti nell’arco del pomeriggio e della sera seguente. 1) Ieri hanno ritrasmesso Tuono Blu, con Roy Scheider che fa l’elicotterista. Non lo vedevo da decenni. 2) Dopo, serata birra e salsicce. 3) Durante la serata, ho conosciuto due ragazze. Carine. Una spigliata e spiritosa, l’altra meno. Nel frattempo, nella mia comitiva, c’è aria di matrimonio. Sulla mia testa incombe il ruolo di testimone dello sposo. Le due ragazze carine sono anche loro a favore del matrimonio, e dei testimoni… E io mi sono messo a parlare di Tuono Blu, di Roy Scheider, e di un certo tipo di cinema fantastico, da guardare col reggiseno in testa, che ha fatto tanto preziosa la mia infanzia e che, da adulto, mi ha reso parte inconsapevole di una ristretta cerchia di privilegiati che delle convenzioni sociali proprio non ne vuol sapere, che ama, certe volte, rendersi ridicolo, perché prendersi gioco di sé stessi è un modo di apprezzare la vita e che, ieri come tanti altri giorni, ha desiderato fuggire, a bordo di quell’elicottero, o di qualche altro veicolo leggendario, per continuare a essere un eroe. Il mondo reale, ordinario, coi suoi rituali spocchiosi e stantii, non mi avrà mai. Piuttosto deve venire a prendermi.
Prima di cominciare, una nota doverosa: è assente la Delorean. Perché già presente in quest’altra classifica e perché irraggiungibile e fuori scala.
Cominciamo:
10 – Auto Car
apparso/a in: Automan (1983)
anno di fabbricazione: 1983
prodotto/a da: Cursore, ma in realtà dal programmatore Walter Nebicher
caratteristiche tecniche: vìola le leggi della fisica, curva a 90°
Il sogno di tutti gli automobilisti nelle metropoli in orario di punta e, in quanto eroi, può essere vostra: schiva il traffico, effettua curve senza derapare, e frenate istantanee, è una macchina over the top, ideale per l’acchiappo, perché trattasi di una Lamborghini Countach; ha tutta l’innata carica stylish nero-luce di TRON, perché scopiazzata da Glen A. Larsson direttamente da casa Disney e, dulcis in fundo, non ha numero di targa, né di telaio, perché non esiste. Mai nessuna multa per non aver pagato l’Eco-pass, quindi.
È creata, di volta in volta, da Cursore, un simpatico pixel che la disegna per aria e le concede, almeno per un po’, forma solida, perché possiate guidarla. Dopo di ché scompare nel nulla. Di consenguenza, non avrete mai problemi a cercare parcheggio.
C’è un solo, piccolo problema: sembra che soltanto Automan sia in grado di guidarla, perché anch’egli non è soggetto alle leggi della fisica. Provate a effettuare una brusca sterzata di 90°, anzi, più di una, poi ditemi se è rimasto qualcosa di voi lì, nell’abitacolo…
9 – Trimaxian Drone
apparso/a in: Navigator (1986)
anno di fabbricazione: n.d.
prodotto/a da: n.d.
caratteristiche tecniche: supera la velocità della luce, vulnerabile alle scariche elettriche, viaggio nel tempo
Precede l’Auto Car a causa delle specifiche tecniche che privano il Trimaxian Drone, la navicella metallizzata a forma di guscio o di conchiglia, del difetto più grave imputabile all’ologramma: il passeggero, all’interno dell’astronave, è parte del sistema chiuso e beneficia, così, dell’impunità alle leggi della fisica che lo vorrebbero spiaccicato ogni qual volta il Drone accelleri o freni istantaneamente, o quando decide di superare la velocità della luce o di viaggiare nel tempo. Va detto che Max, l’occhio-intelligenza artificiale che lo governa, sconsiglia quest’ultima pratica. Per questo, è ancora lei, la Delorean, lo strumento insuperabile, e vi bastano solo 88 miglia all’ora. In ogni caso, il Drone è per gli eroi più romantici, che vogliono essere capaci di fare il giro della Terra in qualche istante e viaggiare fino ai confini dell’universo, come fossero le Galapagos, per catalogare ogni forma vivente. Se ci riuscite, diventate fighi quanto Jean-Luc Picard, ma mai come Kirk. Il suo ascendente sulle donne ve lo sognate su questo trabiccolo.
8 – Skateboard gravitazionale
apparso/a in: Ritorno al Futuro – parte II (1989)
anno di fabbricazione: 2010
prodotto/a da: Mattel inc.
caratteristiche tecniche: monta due cuscinetti anti-gravità che gli consentono di scivolare sull’aria. Non funziona sulle superfici liquide, in tal caso ha bisogno di un Pit-Bull, una tavola motorizzata che funge da traino”
Per gli eroi che ancora non vogliono crescere del tutto. Che vogliono flirtare con le ragazze nei caffè vintage ispirati agli anni ottanta e possiedono quella visione romantica che li porta a competere coi maschi alpha tipo Biff Tannen.
Corre voce che il fantomatico skateboard della Mattel, color rosa shocking e cuscinetti anti-gravità, sia stato prodotto sul serio, e che riesca a fluttuare, a star su da solo insomma, ma non a reggere il peso del passeggero…
Nel frattempo, abbigliamento consigliato per guidarlo comprensivo di: nike con autolacci, jeans strappati e giubbotto con taglia automatica e autoasciugante, nel caso finiste in acqua.
Non vi serve neppure la Delorean, il 2015 è dietro l’angolo, basta aspettare.
7 – Christine
apparso/a in: Christine, la macchina infernale (1983)
anno di fabbricazione: 1958
prodotto/a da: Plymouth
caratteristiche tecniche: indistruttibile perché si ripara da sola, autocosciente, indole malvagia, gelosia, suona canzoni anni ’50 e ’60
Ok, questa non è per tutti. Se siete il classico eroe sfigato e bruttino, questa bellissima Plymouth Fury potrebbe essere fonte di svariati problemi, non ultimo il tramutarvi in un bulletto stronzissimo e assetato di vendetta. In pratica, ancora più sfigato di come eravate all’inizio. Per cui, è consigliata solo a chi tiene salde le redini e non si fa sottomettere dall’altro sesso. Perché Christine è femmina… Però, in cambio, ne guadagnerete certamente in figaggine, farete vostra la bella della scuola, se ancora ci andate dietro, e tutto il fascino delle vernici rosse e delle cromature dei paraurti, per non parlare del gusto classico della radio coi pomelli di sintonizzazione, vi apparterrà per sempre, rendendovi un pezzo d’antiquariato vivente. Le ragazze pagheranno per stare con voi e Christine. Peccato che a Christine questa cosa non garbi per niente…
6 – V8 Interceptor
apparso/a in: Mad Max (1979)
anno di fabbricazione: 1973
prodotto/a da: Ford
caratteristiche tecniche: vola sulla terra, alimentata a nitro, dotata di due carburatori, motore V8 da 351 pc, 600 cavalli e turbina
Più che per gli eroi è per i sopravvissuti. Per guidare una V8 Interceptor dovete essere cinici e sprezzanti, e soprattutto avere il ghiaccio nelle vene. E, dettaglio non trascurabile, il mondo deve essere sull’orlo dell’apocalisse.
Per me, un sogno che si avvera, a patto di essere con una certa persona al mio fianco.
Per molti, un incubo. Intorno alla V8, infatti, ci sono strade deserte, violenza, bande di motociclisti assassini e inseguimenti tanto coreografici quanto letali. Eppure, il ruggito del motore e il sibilo della turbina quando l’innestate, insieme alla scarica di nitro nel carburatore, vi fanno decollare insieme a lei.
È una Ford XB Falcon Hardtop, modificata nella versione GT351. Dicono sia ancora una delle auto più veloci (e pericolose) mai prodotte.
5 – Firefox
apparso/a in: Firefox, Volpe di Fuoco (1982)
anno di fabbricazione: 1982
prodotto/a da: U.R.S.S.
caratteristiche tecniche: raggiunge la velocità di mach 5, le funzioni di pilotaggio sono a impulso neurale
Per gli eroi alla Tom Clancy. Possedere quest’aeroplano, il non plus ultra dell’ingegneria aerospaziale equivale a un trip firmato dalla ReCall: sembra vero, ma si scopre che è tutta fantasia e ricordi fittizi. Siete un Maggiore in congedo dell’Aviazione degli Stati Uniti. Siete anche ridotto male, a livello psichico, per le ferite lasciatevi dalla guerra. Ma siete anche l’ultima risorsa, l’uomo giusto, colui che, parlando il russo come fosse la lingua madre, può compiere la missione più straordinaria e pericolosa di tutti i tempi: recarsi in Unione Sovietica sotto mentite spoglie, dileguarsi, introdursi in una base militare in Siberia e ciulare ai comunisti l’ultimo gioiello della loro tecnologia, il MIG 31 “Firefox”. Se riuscite a salire sull’aereo, dopo aver superato le mille insidie de KGB, ricordatevi di pensare in russo, altrimenti il sofisticato sistema di controllo del MIG non vi consentirà di utilizzare le armi. E, credetemi, vi serviranno presto, perché Madre Russia non gradisce che le si sfilino gli aerei dalle tasche.
4 – Tuono Blu
apparso/a in: Tuono Blu (1983)
anno di fabbricazione: 1973
prodotto/a da: Aérospatiale
caratteristiche tecniche: mitragliatrice multicanna con sistema di puntamento visivo, modalità di volo stealth, registratore di volo, sensore termico”
Precede il Firefox perché almeno col Tuono Blu non correte il rischio di dover atterrare sul pack nel bel mezzo dell’Oceano Artico. Sembra un Apache, ma è in realtà di fabbricazione francese, della Aérospatiale.
Tuono Blu è un mezzo sobrio e, pur essendo un elicottero, dotato di silenziatore, quella modalità stealth che sarebbe divenuta caratteristica indispensabile per tutti i veivoli spia.
Comodo per tenere sotto controllo le strade della vostra città, soprattutto di notte. Grazie ai suoi sistemi di sorveglianza e intercettazione non vi sfuggirà nulla, neppure gli amplessi della vostra vicina di casa, se avete indole da guardone, tanto poi potete sempre cancellare il nastro con le prove del misfatto…
In più, la mitragliatrice multicanna che si muove all’unisono col vostro casco vi consentirà di effettuare rapide incisioni ai danni del crimine, con precisione chirurgica. Non vi si fanno neppure gli F-16.
3 – Dune Buggy
apparso/a in: Altrimenti ci arrabbiamo (1974)
anno di fabbricazione: 1974
prodotto/a da: Puma s.r.l.
caratteristiche tecniche: cappottina gialla, irresistibile, “I feel like a king in my buggy!”
Per gli eroi, ma anche per tutti gli altri. La storia di questa automobile sembra un romanzo rosa, o d’avventura, in libera condivisione, con una serie di personaggi che si ciulavano l’uno con l’altro, salvo poi mettere tutto in regola a livello legale, lo schema di progettazione del mezzo. Quattro ruote, meglio ruotine, un abbozzo di carrozzeria rosso fuoco, due fanali che facevano il loro sporco lavoro, e una cappottina gialla. E l’idea diviene mito. Specie se a essa si aggiungono un motivetto contagioso degli Oliver Onions e Bud Spencer e Terence Hill. In pratica, un mix letale (in senso buono) al quale non si può sfuggire. Il fascino magnetico della Dune Buggy, modello Puma, è incommensurabile. La vedi e la vuoi. E sei disposto a tutto pur di ottenerla. Una a testa. Perché in comproprietà è inaccettabile. Si finisce persino per guidare una macchina da rally in saloni stracolmi di palloncini colorati. Lisergica.
2 – Knight Industries Two Thousand aka K.I.T.T.
apparso/a in: Supercar (1982)
anno di fabbricazione: 1982
prodotto/a da: Pontiac, successivamente modificata dalle Industrie Knight
caratteristiche tecniche: supervelocità, corazzata, autocoscienza, sedili eiettabili, turbo boost, telefonia mobile, computer di bordo, laboratorio analisi fai da te, videogiochi, radio e televisione, cursore rosso strafigo, pneumatici auto riparanti
C’è davvero bisogno di presentazioni?
Una Pontiac Trans-Am presa e modificata da quei geniacci delle Industrie Knight.
La fantomatica Fondazione capeggiata da Devon Miles, un britannico negli States, e dalle sue sexy-meccaniche dai nomi da paginone centrale di Playboy, ha creato il sogno supremo: un’automobile che è un amico fedele, compagno d’avventure, guardiano, protettore, che non si graffia, che fa i dispetti a quegli stronzi che si divertono ai danni delle macchine altrui e della vostra, che non necessita mai di cambiare i pneumatici, che salta gli ostacoli e il traffico e che… vi dice quando è il momento di fare benzina. Anzi, ci va da sola a fare il pieno.
Che vi devo dire? Se non riuscite ad acchiappare con Kitt e il suo visore rosso woosh-woosh è meglio che rinunciate all’idea di fare gli eroi. Non è mestiere che fa per voi.
1 – Gunstar
apparso/a in: Giochi stellari (1984)
anno di fabbricazione: n.d.
prodotto/a da: n.d.
caratteristiche tecniche: Stardrive, propulsione atmosferica, alimentata da un reattore nucleare, cannoni laser, fasci di particelle, raggi fotonici, Fiore della Morte
“Congratulazioni Starfighter! Sei stato reclutato dalla Lega Stellare per difendere la frontiera contro Xur e l’armata di Ko-dan!”
Certe frasi ti si stampano nella memoria, indelebili. L’eroe classico, inconsapevole di esserlo o di poterlo diventare. Non illudetevi, solo pochi di voi possiedono i requisiti.
Io avrei potuto diventarlo, ora non più.
Purezza d’intenti e di sentimenti, mai stucchevole.
Se per essere eroi sulla Terra può bastarvi una qualunque delle vetture precedenti, qui si deve volare alto, nello spazio profondo, compiendo un balzo che è tale anche in quanto coscienza dell’intera specie umana.
E se l’atmosfera da videogioco può sembrarvi scanzonata, vi conviene guardare più a fondo, perché è di epica che stiamo parlando. E lei, la vostra lei, seppur impaurita di fronte alla proposta di seguirvi nel vostro viaggio verso la leggenda, accetterà e sarà al vostro fianco.
Con la Gunstar assurgerete a ruolo di divinità. Troppo pericolosa e troppo difficile per essere di tutti.
Per pochissimi, invece. Fino a quando non deciderete di attivare il Fiore della Morte.
Menzioni d’Onore:
Alex McNab: The Dreadnaught, marchio Hennessy, munito di mitragliatore pesante Browning calibro .50, lanciafiamme, punte sulle ruote, rostri, pala da bulldozer e una torretta corazzata M1A1.
Sekhemty: Il Furgone dell’A-Team, ovvero un GMC Vendura nero-grigio, con strisce rosse laterali e spoiler.
Orlok: la Ferrari del Sig. Masters guidata da Magnum P.I., una 308 GTS.
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