Underground

La ragazza di fuoco e la fatua celebrità

Qualche anno fa, ormai, scrivevo questo post, La Ragazza (di Fuoco). Si parlava di Jennifer Lawrence, del fatto ormai celeberrimo che un paio di sue fan non l’avevano riconosciuta a una convention del loro film prediletto, Hunger Games.
Ogni tanto lo tiro fuori per via della sua protagonista, sempre Jennifer, che ne combina di nuove.
Si parla in definitiva di percezione.
Percezione della realtà, percezione della celebrità.
Siamo bombardati da simboli, loghi, volti famosi, pubblicità che ci dicono cosa comprare, come risparmiare. Bombardati è la parola giusta, tant’è che difficilmente, ormai, assimiliamo qualcosa per davvero.

La percezione, poi, in un mondo di influencer è tutto. È quella che gli altri hanno di noi, quella che ci facciamo di noi stessi osservando il numero di like della nostra pagina facebook salire, o scendere.
Ecco, la cosa bella di Jennifer è che una tantum si presta a questo genere di esperimenti per, parole sue, “umiliarsi”. O ritrovare il contatto col mondo reale. Pillola rossa, as always, ché la tana del Bianconiglio è zeppa d’aria stantia.

Dai, ha vinto l’Oscar per il ruolo in quel film là, quello con… come si chiama, coso…

E qui la si ama per questo, a Jennifer.
L’idea: uscire in strada armata di microfono e chiedere alla gente di elencare cinque film aventi Jennifer Lawrence come protagonista.
A chiederlo è lei stessa, Jennifer Lawrence.
E ancora una volta, come in quel famoso cesso pubblico in cui le sue fanz le consigliarono di darsi una mossa perché da qualche parte c’era Jennifer Lawrence a firmare autografi, la magia si ripete. Sono pochi quelli che la riconoscono.

E sia, il contesto, abbiamo visto, è importante.
Prendete Jennifer Lawrence, che pure in strada è fantastica, e mettetela in un contesto che non le appartiene. Non è più sul grande schermo, a essere maltrattata da Dio e dagli uomini in Mother!, ad esempio, è in strada a fare domande, e per quanto fantastica, diventa istantaneamente una bionda vestita elegante che fa domande davanti a una telecamera. Non può essere lei.

Le risposte degli intervistati sono eccezionali. Qualcuno non l’ha mai nemmeno sentita nominare, anche se, dall’altro lato della strada, campeggia un cartellone gigantesco, di quelli che trovate a Hollywood, che pubblicizza Mother! e il nome Jennifer Lawrence è a caratteri cubitali.
Ma no, l’omone alto quasi il doppio di lei proprio non sa chi sia. Boh.

Lei

C’è poi la signora che a Jennifer Lawrence preferisce un’altra Jennifer, più carina, simpatica, più brava a recitare, che di cognome fa Aniston. Quella sì che è un’Attrice.

E c’è gente che sì, cazzo, la conosce, la riconosce a vedersela davanti e sì, ha visto almeno un suo film, che si intitola… si intitola… chissà.
E quindi Jennifer è costretta, non volendo arrendersi all’evidenza, a mimare alcuni titoli di suoi film.
È esilarante.

Ed è indicativo. Fa il paio, o la conferma se preferite, al fatto che sì, la gente è suscettibile all’influenza del marchio famoso, ma… se chiedete a qualcuno di disegnare quel logo che hanno visto e rivisto centinaia, migliaia di volte – tipo gli archetti d’oro di McDonald’s, per intenderci – sul quale c’hanno speso migliaia di dollari in merce, non sono capaci di riprodurlo, spesso fornendone una reinterpretazione completamente fallata e/o distorta.
Io stesso, scrivendo McDonald’s, sono dovuto andare su Google a verificare, ero in dubbio se tra la M e la c occorresse o meno una a.

Siete sicuri?

Quindi Jennifer Lawrence… ce l’avete lì davanti, in carne e ossa, avete magari scritto delle recensioni infuocate su qualche suo film, credete di conoscerla a memoria, ma non riuscite a ricordare nemmeno che faccia abbia, che film ha fatto, perché l’avete così tanto odiata – o amata – in Mother!
Oppure semplicemente non l’avete mai conosciuta, e il concetto stesso di star internazionale va quantomeno ridimensionato a standard più realistici.

Voglio dire, si trattava di Hollywood. Era quello il posto dove sono state fatte queste interviste, lo riconoscete dai mattoni sul marciapiede, quelli con la stella, quella era la Walk of Fame, dove i nomi dei grandi vengono incisi nella pietra. Eppure, i film di Jennifer Lawrence non li conosce (quasi) nessuno. Neppure Hunger Games, neppure quello. Tranne uno, il tizio che non t’aspetti, un immigrato dall’accento indiano, a quanto pare appassionato di cinema, e di Jennifer Lawrence, che sciorina cinque film con lei come protagonista così, senza alcun problema. E le fa pure qualche moina, che lei zittisce con un amorevole “chiudi quella cazzo di bocca”.

Le celebrità, gli influencer, che smuovono milioni di fanz che spesso non sanno nemmeno che faccia hai, tu, star internazionale. C’è da pensarci, o da prenderne atto. E magari riderci su.

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