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In absentia

Come forse avete intuito, sono poco presente.
I motivi? La vita reale e la sua quotidiana dose di cazzate concepite per rovinarci l’esistenza. Nulla che non si possa risolvere, ma il costo è giorni e giorni di ansie e fastidi. Grazie del regalo. Con ironia.
Per cui, che facciamo?
Pensiamo innanzitutto alle cose belle.
Ho ricevuto il mio primo regalo vero dalla wishlist, e altri due sono in arrivo. Per cui, grazie. Senza ironia.
L’altro ieri m’è arrivato un dvd di Jeepers Creepers.
Non lo vedevo da una vita, e nonostante il corriere sia giunto a un orario inurbano, il senso di questa nuova visione si può riassumere in questa immagine:

(clicca per ingrandire)

 

Vecchia e poetica sembra, pur non essendo il film tanto vetusto. Pur essendoci, lì a destra, Justin Long, che io odio, ma che stavolta perdono, vista la fine che fa in questa storia.
Chissà, forse l’affetto implicito nel regalo, forse la mai notata prima bellezza di Gina Philips, hanno reso questo spettacolo unico, pur essendo, Jeepers Creepers, ciò che è.

Poi vediamo, che altro?
Ah, sì. L’intenzione è di ricominciare con Cavour Cacciatore di Vampiri. Che a voi maniaci di cinema non interessa, ma a me sì, per cui ve lo beccate comunque.
Quando? Il prima possibile, anche oggi, se ci riesco. Quest’ultima resta ipotesi remota, ma tenterò.

Prima, però, il riassunto delle puntate precedenti, che fine ha fatto Cavour e com’è giunto fin lì? Serve a me tanto quanto a voi, credetemi.
Il Conte e le sue avventure erano un ottimo esercizio che mi constringeva a scrivere, cosa che devo riprendere per forza.
Perché, sapete, il guaio di dirsi uno scribacchino è che si deve scrivere, sempre, anche quando non si ha voglia. E io indulgo spesso nel contrario. Per essere uno che blatera così tanto, scrivo davvero poco. E questa storia deve cessare, almeno finché sono in questa fase di rottura+rimorsi sparsi. Dopo di ché, sono sicuro che mi trastullerò ancora, la vita è fatta non solo di guai, ma di cicli destinati a ripetersi, per questo talvolta riesce così odiosa.
Altra cosa che verrà, la recensione del suddetto Jeepers Creepers, come ringraziamento.
E poi, forse, altro spazio per qualche polemicuccia, magari per difendere me e la categoria dei blogger/autori indipendenti dall’ennesima valanga di merda gettataci addosso gratuitamente dai soliti noti. Quelli preda della paura di perdere il posto di lavoro.
Ché alla fine vi ho capito, è solo paura.
Ma tacere equivale e creare consuetudini. E nella fattispecie, la consuetudine di sparare addosso all’autore indipendente dicendo stronzate e accusandolo di analfabetismo DEVE FINIRE. Subito.

Ragion per cui, state allegri, dopo che avrò zoppicato per qualche tempo, tornerò a camminare e poi a correre. Ché troppe gazzelle a scorazzare libere fanno solo danni.
A dopo, credo. Altrimenti a domani.

Musica

Kick-ass writer, terrific editor, short-tempered human being. Please, DO hesitate to contact me by phone.
    • 11 anni ago

    Riflettevo proprio in questi giorni sul fatto che i blog (i blogger), pubblicati in forma gratuita, erano un mezzo alla portata di tutti coloro avessero un minimo di capacità di espressione scritta per pubblicare cose che diversamente non avrebbero avuto risonanza. Una fonte alternativa, e quindi indipendente.
    Invece se si guarda ai blog di maggior successo, o anche solo ai premi che si danno i blogger, sono tutti professionisti del settore, e l’unica cosa che li accomuna ai blogger degli inizi, è di usare il blog, ovvero una piattaforma gratuita. Che spesso nel loro caso non è nemmeno gratuita, essendo sponsorizzata da gruppi editoriali.
    L’essenza del blogger indipendente non esiste. E se uno fa il blogger indipendente ha poco ritorno, anche in termini di attenzioni e visite.

      • 11 anni ago

      Be’, insomma, qua ce la caviamo, direi. Abbiamo molti nemici e ci viene tributato poco onore. Ma non ci arrendiamo. E credo di poter parlare per tutti.
      Sì, quello che dici è vero, molti blogger hanno alle spalle realtà editoriali e sponsor. Non è quello che voglio fare io, perché sono testardo e strafottente, ormai dovresti saperlo. 😀

    • 11 anni ago

    […] Visita il sito bookandnegative oppure iscriviti al feed Leggi l'articolo completo su AlterVista […]

    • 11 anni ago

    Potremmo pensare a qualche prodotto congiunto.
    Mi è venuto in mente, così mentre leggevo le recensioni di famosi premi letterari ( 😀 ), un plot per una versione licantropesca di Uccelli di Rovo.
    O magari, se l’idea non ti piace, ho una mezza idea di scrivere la versione cyberpunk di Radici.
    Facciamo un capitolo a testa?

    PS: è il Grand Marnier che parla.
    PPS: Camillo spakka!

      • 11 anni ago

      Il Gran Marnier ha idee interessanti. XD
      Camillo è mfp. E impallinerà chiunque voglia copiarlo, e abusare di lui. 😀

    • 11 anni ago

    “Perché, sapete, il guaio di dirsi uno scribacchino è che si deve scrivere, sempre, anche quando non si ha voglia.”

    Quanta verità! e ovviamente spesso indulgo nel contrario pure io… Ma per fortuna mi sono dato un ultimatum. 😀

      • 11 anni ago

      Io tornerò a farlo prestissimo… Non reggo. XD

    • 11 anni ago

    D’accordo al 100%: non si può sempre tacere. Anche se verrebbe da dire che ribattendo si alimenta solo la polemica, a volte si va davvero oltre alla soglia di tolleranza. Soprattutto quando chi punta il dito, è un emerito ignorante in materia, e parla con chiacchiere da bar.
    “Jeepers, creepers Where’d you get those eyes? ” 😀