Sono sicuro che non c’è bisogno di spiegarvi cosa sia Weird Tales, cosa ha rappresentato a suo tempo e quanti e quali nomi, divenuti poi di culto, abbiano firmato i racconti che sono apparsi sulle sue pagine. Oggi, colto da un po’ di nostalgia per le storie di Robert E. Howard, ho pensato di omaggiare lui e la rivista che gli diede asilo, radunando alcune delle copertine a lui dedicate. D’accordo, non sono certamente le illustrazioni di Frazetta o di Buscema, e vedere un Conan magro e dietro le sbarre può apparire involontariamente comico. Ma intatto resta il fascino del tempo, di come all’epoca si voleva che fosse la damsel in distress, la donzella in difficoltà, bidimensionale come gli affreschi dei palazzi reali dell’India nonostante il chiaroscuro, oppure nuda, censurata da strategici veli o arti che, per caso, coprivano la visuale. E ricordiamoci che, tra quelle pagine ingiallite dagli anni, si cela ancora tutta la potenza immaginifica e narrativa del Cimmero, dei mostri ancestrali contro i quali egli si trovava a combattere, degli stregoni e delle favolose città turrite e abbandonate, costruite in pietra verde all’alba della civiltà dell’uomo, così fervide e reali nella mente del loro creatore, Howard. Non è sembrato anche a voi di averle viste sul serio quando leggevate i suoi racconti? Tralasciando il fatto che la terza copertina, quella di Colosso Nero, poi, è un vero capolavoro.
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