Cinema

Il Cigno Nero (2010)

Sembra che il cinema si diverta a dispensare lezioni. Quelle che fanno la sua storia.
Ora, di questo film, Il Cigno Nero (Black Swan), restano impresse certe cose. S’è gridato al capolavoro subito. In fretta.
È inquietante e sottile, forse.
Ma quello che più colpisce è New York. Scura e diluita, moltiplicata dagli specchi e dai riflessi che sdoppiano ogni inquadratura.
Il luogo è il teatro della New York City Ballet Company, ma dov’è la città?
Essa si piega al servizio della musica che la compenetra e ne muta l’essenza. Non è solo Tchaikovsky e il suo Lago dei Cigni, melodia talmente nota da risultare quasi familiare, come un vecchio amico perso di vista per troppo tempo, ma le variazioni sul tema composte da Clint Mansell, che suonano lo specchio dell’anima.
Il motivo dello specchio. E del suo doppio. Sembra così ovvio, ma allo stesso tempo sublime.
Mancano i soldi. Il Cigno Nero è stato realizzato con 13.000.000 di dollari. Che in America è un film per barboni.
Non bastano neppure per chiamare un medico quando Natalie Portman, che ballerina non è, quasi si sfascia in un infortunio, sul set. Se si chiama il medico, che deve essere pagato, salterà il suo trailer (la sua roulotte). [edit by elgraeco, ore 19:02, 24 Febbraio 2011]
Roba da non crederci. Ma il dolore è forte, per cui sì, lo si chiama. Niente trailer, quindi.
Un certo tipo di cinema, che si diverte della propria disperazione e genera aneddoti tanto surreali quanto già leggendari, è quello fatto senza soldi. In proporzione, ovvio.
Volete un buon film? Scordatevi i soldi.

***

La Perfezione

Black Swan è un film ineluttabile. Capirai, negli States con tredici milioni non compri neanche i costumi, figurarsi pagare le maestranze e persino gli attori! O si faceva o si finiva sul lastrico. E qualcuno, lì dentro, tra le linee di dialogo, lo dice pure, sornione: la perfezione deve essere un po’ buttata via. Deve essere sexy e seducente. Una troia.
La perfezione devi volertela scopare.
Natalie Portman è Nina Sayers, ballerina. Ha ventotto anni, ma vive come una bimba reclusa. Oggetto delle aspirazioni frustrate della madre che, rimasta incinta, ha rinunciato alla sua carriera.
Stereotipo, ve lo concedo. E il resto del film si crogiola in situazioni familiari: Vincent Cassel (Thomas Leroy), coreografo dandy e morboso, rinuncia per una volta ai suoi ruoli da schizzato figlio di puttana e allude ai maestri della danza che tormentano le proprie allieve, con ansiti di piacere e verve dittatoriale. Vuole essere Nureyev, dice di ispirarsi a George Balanchine, ma sembra più Tinto Brass, ossessionato com’è dalle sue principesse e da certe loro doti. E dal fatto di cambiarne come paia di scarpette usurate. Touché.
Mila Kunis è Lily, altra ballerina. Ragazza che sa spassarsela. Altro cliché.
Winona Ryder che è una ex prima ballerina psicopatica che non accetta di essere arrivata al capolinea. E giù con l’autoflagellazione. E via dicendo.
Insomma, in questo mondo della danza newyorkese ogni cosa è talmente vicina a quella corruzione e follia metodica che ci si aspetta da questo tipo di ambienti da rasentare la perfezione strutturale. Quella della fiction. Quella che fa incazzare le vere compagnie di balletto e le fa protestare, uscite per l’occasione dai loro sepolcri al grido di “Noi non siamo così!”. La risposta che mi viene da dare a costoro è una sola: peccato.
Fiction pianificata e costruita com mestiere, certo, ma bellissima.
Sapete che c’è? La verità è che, nonostante sappia di già visto, il film ha gusto. Ne ha da vendere.
E il gusto, di questi tempi, è merce rarissima.

***

Debutto

La fotografia, unita alla colonna sonora e al suo motivo dominante al pianoforte, ci restituiscono, filtrata, una New York aliena, sconosciuta, mai vista. E che mai vedremo, perché le inquadrature sono addosso agli attori, alle situazioni, e offrono scorci rari e preziosi di contorno, spesso in notturna.
E ok, il film ha fatto scalpore. Se ne parla da mesi, ormai. C’è la scena di sesso tra Natalie e Mila. Ne vale la pena?
Ho visto di meglio. Ma anch’essa, lungi dall’essere gratuita, è ben inserita nel contesto. Risulta obbligata, oltre a essere ben gestita.
Il resto è fascino arcano. Quel fascino che pone in contrasto il Cigno Bianco e il Cigno Nero, due ruoli per la medesima ballerina, La Regina dei Cigni, posto ambìto da tutte le ballerine del mondo.
Natalie Portman, dimagrita per l’occasione, e frigida d’aspetto come mai prima, ne incarna l’ossessione. Il suo personaggio, Nina, ne cavalca l’ambizione e ne asseconda la fragilità dandosi, come spesso accade, una spiegazione a tutta la frustrazione e il dolore, che è l’unica paga del balletto. Un lungo, faticoso sentiero verso la perfezione di una sola sera, la prima. Il debutto. Quello che ti consacra. O ti uccide.

***

Identità

Inquietante. Forse meno di quanto ci si aspetterebbe e si vorrebbe. Il punto focale è l’identificazione.
Più che un film sugli specchi, sul doppio, come molti gradiranno sostenere, è un film sull’identificazione. Tutto giocato sui riflessi che tendono a unirsi, a tornare insieme, a divenire un unico movimento sublime.
Nina è la Regina dei Cigni. Dentro di sé deve trovare il candore e l’innocenza del Cigno Bianco e la selvaggia lussuria e brama di quello Nero.
Manca una Strega, a quest’accademia di danza. Per avere un senso di deja-vu, che è più omaggio, e che sa di inchino.
Quindi, no, non ci sono aspetti negativi, per questo film. Eccetto, forse, il non riuscire a nascondersi, il suo lasciar intuire tutto, sicuramente troppo, subito.
Ma non è un male, sorretto com’è da uno splendido finale, giocato, come tutto il film e come detto poc’anzi, sull’identità. E sulla perfezione dell’attimo. Irripetibile.

Altre recensioni QUI

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  • eheh, sto recuperando una cifra di film usciti l’anno scorso.. finalmente i bluray sono usciti ☺☺☺

  • Di solito detesto la Portman ma questa volta mi ha davvero stupito. Bravissima, perfetta, in una parte che deve esserle costato parecchia fatica.
    La cosa che più mi ha colpito è l’ossessione dei corpi: corpi che dovrebbero essere belli, tuttavia nascondono una certa perversione, corpi che si deformano se osservati da alcune angolazioni. E la portman che diventa sempre più magra, che svanisce sempre più dietro all’idea di… un personaggio? dell’arte? Mi importa poco: è proprio il corpo che mi ha sconvolto, non il simbolismo nascosto.

    Interessante. non lo trovo un capolavoro, questo no.

    • Che recupero!
      Però stavolta me lo ricordo bene, perché Il Cigno Nero ha colpito molto anche me. Interessante osservazione la tua, e concordo con il non impazzire per Natalie Portman, che tuttavia qui è strepitosa. Io ho apprezzato in particolare la rappresentazione della ballerina, proprio in senso fisico, sempre stanca, ferita (perché i piedi sono martoriati dallo stare sulle punte), e sciupata.
      Davvero bello.

  • Spero anche io, e pure io sono parecchio pessimista.

    Attendo trepidante il nuovo di Carpenter, spero che almeno lui non mi deluda!

    Ciao 🙂

  • Ciao, Gianluca.
    Che dire, speriamo che il Cigno Nero non sia un caso isolato…
    Anche se, a tale riguardo, sono pessimista.

    😉

  • Sono riuscito ad andare al cinema a vederlo solo ieri. Bellissimo, finalmente un film in cui esco dalla sala dicendo “Cazzo, bellissimo” e senza avere altre parole se non quelle per descriverlo, senza parole dalla meraviglia.

    Ciao,
    Gianluca

    • 13 anni ago

    L’ho visto! Bellissimo!!
    E sono d’accordo con la tua rece! La cosa non ti sorprenderà immagino! 😛

    ♡♡♡ (17)

    • 13 anni ago

    Bellissima la parodia! 😀
    Hell, tra un pò vado a vederlo al cinema!! Se non mi piace ti picchio!

    ♡♡♡ (16)

    • Non che mi faccia piacere, però sì, puoi picchiarmi. :mrgreen:

  • E allora aggiungiamoci che la Portman, oltre alla costola incrinata ha rimediato spalle slogate e legamenti lesi! Il che fa sembrare il balletto quasi uno sport di contatto 😉

    Passando dalle cose serie alle tavanate galattiche: http://www.youtube.com/watch?v=reraMHOIQ1k
    Ovvero la versione del Saturday Night Live della scena in cui il coreografo sceglie chi sarà la protagonista.
    Demenziale e da scompisciarsi! ^_^’

    • MUAHAHAHAH! 😆

      Alla fine Jim Carrey sembra uno dei KISS!
      Certo che il VERO Saturday Night Live è spettacolare. La cosa bella è che ci vanno fior fiori di attori, perché da quella palestra son venuti fuori quasi tutti…
      Tra l’altro, è mai possibile che siamo l’unico paese al mondo dove il SNL va in onda di giovedì? No, dico…
      🙄

  • Anche io amo i retroscena, ma ne abbondo di solito quando recensisco film vecchi.
    Con quelli nuovi mi mantengo sul vago, proprio per non spoilerare…
    ahahahah
    😉

    Ma tu fai bene a dirli in questa sede, eh. Ci mancherebbe. Anzi, la storia della costola incrinata della Portman aggiunge tante cose.

  • @ Hell: ehi, io sono per il motto “le cose o si fanno bene, o non si fanno”, quindi se devo spoilerarmi qualcosa (un film, un libro, un telefilm), lo faccio fino in fondo! ^_^’
    E poi amo i retroscena dei film, li rendono meno “oggetto astratto” e più creazione reale in un tempo e luogo reale (non so se si capisce che volevo dire…). 🙂

  • hai detto per caso ballerina che fa arti marziali?
    (e ballerina lo è proprio da quand’è nata praticamente)
    😉

    • Bene. Il casting per la protagonista è concluso.
      Ora tocca al protagonista. Idee?

      😀

  • Nah, ho fatto danza solo per un annetto quand’ero alle elementari, e con un approccio anche abbastanza soft… dal secondo anno si sarebbe cominciato a stare sulle punte (credo), ma a quel punto mi ero già stancata e dirottata sul karate 🙂 ecco, quello è stato un rapporto (sportivo) più longevo, e un po’ mi manca. [/cool story bro]

    A questo punto, vista l’abnegazione con cui si è buttata nella parte, mi domando se la Portman, per prima, non fosse ormai insofferente rispetto ai ruoli tendenzialmente “perfettini” che continuavano a darle (penso anche a Closer – la spogliarellista meno peccaminosa ever)… brutta bestia il typecasting.

    • Closer! Infatti, anche lì cigno bianco… bleah. 😛
      Be’, insomma, anche in Guerre Stellari. Vojo dì, ma come si fa a cadere nel lato oscuro con accanto una così? eheheheh

      Karate? 🙂
      No, è che adesso mi sto immaginando una ballerina che fa arti marziali. Ci manca solo Ash con la doppietta e ho un buon soggetto per un film coi contro…

  • Ispirare mi ispira molto, ma non solo mi sono già spoilerata tutto lo scibile sulla trama (dandomi bacchettate sulle dita mentre digitavo la stringa di ricerca). E poi c’è la questione “sale della zona” e “tempo per andare al cinema”… =_=

    Piccolo appunto, mica che un lettore frettoloso equivochi: la Portman ha voluto il medico non in cambio del trailer del film, ma in cambio della sua roulotte personale (che in inglese è sempre “trailer”, benedetti loro!).

    Altro paio di precisazioni: la Portman ha fatto danza da piccola, ha ripreso preparandosi al ruolo, si è pluri-infortunata in scena. La scena in cui il massaggiatore/trice si prende cura di lei dopo un allenamento è una vera sessione di massaggio del periodo in cui si era incrinata una costola. Che poi, far uscire il proprio lato oscuro con una costola incrinata, credo aggiunga merito alla performance 😉

    Quando uscirà in dvd credo ci farò un pensiero 🙂

    • Però, vedo che non hai bisogno di vederlo. Sai già tutto!
      Hai fatto benissimo a precisare la faccenda del trailer. Ora vado a chiarire. 😉

    • 13 anni ago

    @ Hell: ma io intendevo un avatar di Zooey! Non ci credi? Va beh ci ho provato! 😛
    Senti ma a quando un film di Zooey? A parte E venne il giorno, intendo.

    ♡♡♡ (15)

    • Zooey fa dei film anche più inquietanti di questo. Ne ho visto uno davvero terribile… 😡

  • Lo vedrò sabato.

  • Sono contenta che ti sia piaciuto, El 🙂 Sono andata a vederlo l’altroieri (con mia madre! proprio il film giusto da vedere insieme…) dopo essermi imbattuta in pareri positivi e negativi più o meno in parti uguali – ed essermi tenuta il più possibile alla larga dagli spoiler.

    Ne sono uscita decisamente dalla parte dei sostenitori; è vero che, ridotta all’osso, è una storia molto (arche)tipica (ma anche The Wrestler lo era), però il punto di vista che il film mantiene è talmente dentro la testa di Nina che ti dimentichi della prevedibilità di alcuni schemi.

    Come te, sono rimasta colpita da come Aronofsky ha filmato New York. Mi riesce un po’ difficile spiegare esattamente come, ma questo costante velo di buio, i cavalcavia pedonali uguali a quelli di mille altre città, sono riusciti a rendere un po’ più vera una location altrimenti abusata. Forse proprio perché spogliata da tutto ciò che la rende normalmente riconoscibile, potrebbe essere qualsiasi luogo.

    E mi sono finalmente riconciliata con Natalie Portman – credo di essere una delle cinque o sei persone al mondo che non la adora(va) incondizionatamente, e mi sono resa conto che alla fine le rimproveravo -Léon a parte- la stessa cosa che Cassel rimproverava al suo personaggio, l’essere stata troppo “cigno bianco” nel corso della sua carriera, mentre mi sembra che finalmente in questo ruolo abbia l’opportunità di mostrare qualcosa di diverso. Nulla mi toglierà la convinzione che, come in the Wrestler, anche la scelta di casting di Black Swan sfrutti volutamente l’identità tra personaggio e attore 🙂 (e questo vale anche per Winona)

    Comunque sono uscita dal cinema provando un certo sollievo per aver smesso di fare danza da piccola 😉

    • @ Poggy

      (con mia madre! proprio il film giusto da vedere insieme…)

      Direi che è perfetto. 😉

      Allora facciamo parte dello stesso gruppetto di cinque/sei persone. Piccolo il mondo, eh? Sembra quasi fatto apposta, mi riferisco allo sbocciare del lato oscuro di Natalie (finalmente!) e anche alla nevrosi del personaggio della Ryder.
      Identificazione, per l’appunto, come dicevo sopra.
      Fatto danza? Per quanti anni?
      Io mai, né ho mai avuto il desiderio, però è un mondo affascinante. La pensava così anche Dario Argento…

  • Purtroppo ho un oreconcetto su questo film, anzi, qualcosa di diverso ancora.
    Il fatto è che, per fare Black Swan, Aronofski abbandonò il reboot di Robocop, la cui rilettura mi sarebbe interessata molto, molto di più.
    E così, ora ho il broncio per Black Swan.
    Magari mi passerà.

    • @ KM
      Non ti permettere.

      @ Luca
      Però ho letto che per il 2012 ha in cantiere un film intitolato Machine Man. Chissà…

    • 13 anni ago

    Bello!! Confidavo molto in questo film. Ora andrò a vederlo più fiduciosa!
    Quasi quasi cambio avatar….. 😀

    ♡♡♡ (14)
    ps: io preferivo quelli neri però! 😛

  • La tua recensione conferma la mia opinione, assolutamente arbitraria e fondata sui preconcetti (o sul mio infallibile intuito, se si preferisce): deve essere un bel film, ma non così bello come si dice in giro. Cercherò di vincere il mio scetticismo verso tutto ciò che è recente e lo guarderò, poi magari ripasso e ti dico come è andata. 🙂

    • Be’, una guardata la merita di sicuro. Non è tempo perso.
      Ok, si parla di balletti e di ballerine invidiose, ma è tosto.

      😉

  • E’ l’unico film capace di riportarmi al cinema in questi primi mesi dell’anno.
    Sono davvero stanco di entrare in sala ormai, non ci vado dai tempi di Inception. E dire che un tempo (ma c’erano ancora le sale di seconda visione) andavo al cinema anche una volta per settimana.
    La tua recensione mi ha confermato quanto credevo, conto di vederlo prossima settimana.

    • Sì, dai, teniamoceli stretti certi film.
      Io ci metterei la firma per vederne almeno cinque all’anno di film come questo.

      😉