L'Attico

I paracadutisti non parlano

Tre anni di blogging fanno di me un ottuagenario.
In rete tutto è più veloce, e questi tre anni pesano. Anzi, dirò di più, se ripenso a quel piccolo angolo della rete scoperto nel giugno 2009 e lo confronto con ciò che è adesso, non posso fare a meno di notare i cambiamenti.
C’era maggiore serenità, maggiore fiducia, c’era un sacco di gente che poi è sparita, tre anni fa.
Complice anche la congiuntura economica (di fronte a una considerazione del genere avrei riso, ora non più), c’è maggiore aggressività nell’aria, dovunque, qualunque cosa si parli, soprattutto le sciocchezze, tipo Prometheus.
E poi la scena del paracadute in Point Break unita a “Charlize Theron non sa recitare”.
Sembrano eventi scollegati, ma tutti hanno contribuito a mettere in discussione il sistema dei blog che, come ogni sistema di questo mondo, sta finendo con l’auto-alimentarsi, di commenti e interventi di gente che, non potendone più delle cazzate che si dicono in tv, dove ogni film è bello e figo, cercando la verità, ha finito per diventare Inquisizione, che vede il male dovunque, che deve insultare chiunque. Intento che parte da basi lodevoli, ma che è naufragato.
Ho fatto anche qualche esperimento, circa l’utenza di questo blog, gli scopi e gli obiettivi della lettura e, a parte un dato che però preclude alla devastazione futura, la restante parte dei risultati è avvilente.

***

E non mi riferisco agli ascolti. Il blog va benone. Tutto fa pensare che, entro la fine dell’anno, le visite aumenteranno (a meno che non tenti di nuovo, come ho fatto nei mesi scorsi, di distruggere tutto), il problema sono le ragioni che portano la gente a visitare queste pagine e certi articoli.

Prima di continuare, voglio specificare:

ho un bacino di lettori fissi, che ormai mi seguono da anni, qualunque cosa scriva, talvolta mettendomi in discussione. Ecco, voi non posso fare a meno di ringraziarvi. Per cui, grazie, davvero. Continuo a scrivere per voi.

Tornando al discorso, i post più letti sono:

recensioni di titoli famosi, meglio se stroncature

post polemici (i miei dannati sfoghi, come il qui presente)

post che contengano potenziali flame tra un blog e l’altro (cosa che mi guardo bene dal fare, evitando di inserire i link)

Prometheus è, sul finire del 2012, lo spartiacque di questo blog. La recensione che ho scritto presenta tutti gli aspetti sopra citati. Un post che ha spiazzato molti, e me ne compiaccio.
Chi si aspettava una stroncatura del film è rimasto confuso. Forse credeva di conoscermi e invece non mi conosceva.
Chi si aspettava maggiore equilibrio da parte mia è rimasto confuso pure lui, da quelle frasi iniziali in cui me la prendo con gli stroncatori della domenica, che continuano tuttora ad aggredire film e regista, senza un perché, riferendosi a scene senza senso e comportamenti assurdi dei personaggi ma non citandone un esempio uno.  E ce ne sono, eh, ma allora perché non le citate? Forse perché state sparando alla cieca?
Frasi, le mie, dure, o almeno recepite come tali. (Sì, Bruno, mi riferisco anche a te, ma senza intenti polemici, anche perché ci siamo già chiariti, no? Non è con te che ce l’ho. 😉 )

***

E prima che qualcuno se ne esca con l’ovvietà del secolo: non è vietato pensare che Prometheus faccia schifo. Ma per me Prometheus è un bel film. Lo ripeto e lo ribadisco. M’è piaciuto tanto che comprerò il dvd.
Charlize Theron è, a dire il vero, il personaggio che m’è piaciuto più di tutti. La trovo perfetta.
Poco importa che l’ottanta percento della rete sia contraria alle mie opinioni. Hanno le loro ragioni e conoscerle mi interessa fino a un certo punto.
Quello che mi sfugge, che poi mette in discussione l’intero sistema dei blog è come mai ci sia talmente tanta gente ansiosa di venirmi a dire che:

1) non capisco un cazzo

2) Ridley Scott s’è rincoglionito

3) Prometheus è lammerda

e che va in giro, per sua stessa ammissione, cercando recensioni (contrarie alla propria opinione) per commentarle. Tutte.
Cioè, alla fine di tutto il polverone, sapete cosa resta? Due cose: Prometheus e Ridley Scott.
Resta anche Charlize Theron, perché è talmente bella che il mondo se la ricorderà anche fra cent’anni.
Il resto, voi, me, tutte queste chiacchiere, no.
E badate, non ce l’ho con le chiacchiere o il confronto, ma con la veemenza delle stesse, o con la cecità del dialogo che si finge tale, ma che è monologo.
Un conto è soffermarsi sugli interrogativi del film di Scott, non così incredibili, ma sempre verdi, l’origine dell’uomo.
Un altro, inutile, è limitarsi a dire a me piace, a me no. Capite bene che quest’ultimo non è un dialogo, ma pura entropia.
Peggio ancora quando poi si vuole tentare di persuadere il blogger cattivo che ha detto che Prometheus è un bel film, del fatto che invece faccia cagare.
Ve l’ho già detto, per queste cose dovete dotarvi del tasto “spanking”, così mi sculacciate virtualmente, se la cosa vi fa sentire meglio.

Be Afraid, come dice Katy.

***

La rece su Prometheus quindi è stata letta moltissimo, ma per la maggior parte, per le ragioni sbagliate, ovvero da coloro che cercano solo la lite. Segno della decadenza del sistema blogging.
Come faccio a dirlo?
Oltre alle statistiche, vado in giro e raccolgo testimonianze, m’imbatto in pareri e litigi, e me la rido. Perché, arrivati a questo punto, non posso davvero fare altro, anche se la cosa fa pure un po’ paura.
Mi ricordo che una cosa simile avvenne per The Innkeepers, lì io e Lucy fummo presi a parolacce dai cosiddetti “esperti di horror” perché dicemmo, e diciamo ancora adesso, che Ti West è un grandissimo regista.
Anche quest’articolo, i pochi cui non va subito il sangue alla testa, lo capiranno subito, gli altri no. Poco male, non si può stare simpatici a tutti, non io col carattere che ho.
D’altronde, con tutta la buona volontà, non posso proprio discutere con gente che di questa scena, l’unica cosa che sa dire è che “non si può parlare durante un lancio” (cosa esatta, per altro), ignorandone completamente la poetica perché “l’errore li butta fuori dal film”.
Non posso e basta. Mi rifiuto. Sono io a buttarli fuori.
Anche qui, Kathryn Bigelow, Patrick Swayze e Keanu Reeves e il surf sono le uniche cose che ci si ricorderà, di questo film. Le stroncature no, specie quelle in cui si infierisce con gratuità o attaccandosi alle cazzate (come dice Lucy ^^) tanto per darsi un tono.
Sono sempre stato dalla parte dell’autore, più che dello spettatore. Forse è questa, la differenza. Forse mi interessa continuare a parlare dei film, più che dei gusti del pubblico.
Noi ci leggiamo domani, o forse la settimana prossima: parleremo di Point Break, stavolta per davvero, di un bellissimo film Noir e di tante altre amenità. Buon weekend.

Kick-ass writer, terrific editor, short-tempered human being. Please, DO hesitate to contact me by phone.
  • Comunque io dalla recensione di Prometheus non mi aspettavo mica una stroncatura… Anzi! Mi aspettavo un giudizio migliore 😀 tipo quello di Lucia insomma.
    Anzi ora la vado a ringraziare che ha espresso i miei pensieri meglio dei miei pensieri… Scusate l’OT.

    • Sì, anche mio mi aspettavo di più da me. 😀

  • No, perché, scusa, c’è chi non ha goduto di Point Break perché il fatto che i protagonisti si parlino durante il lancio è irrealistico?
    In un film in cui si ipotizza che la FBI mandi un proprio agente a fare il surfista per catturare una banda di rapinatori?
    In cui si immagina che Keanu Reaves (Bill & Ted, anyone?) sia un agente federale?
    Hahahaha…

    Mi ricorda il tale che criticò pesantemente Dinosaur, della Disney, perché si mostravano dinosauri e primati insieme, in barba a sessanta milioni di anni di differenza.
    Il fatto che i dinosauri parlassero e ballassero, e formassero famiglie piccolo borghesi con papà, mamma, due figli e il cane, non aveva dato alcun problema al tipo.

    Una volta li sedavano, ora li portano al cinema.

    • Guarda, senza andare troppo lontano, c’è un commento indicativo proprio al video che ho postato:

      “Priceless how the are speaking in freefall and “he ‘s never done it before” and is just doing a nice relativ work on his first jump lol. And yeah its not a ripcord it’s a Pilot Chute you pull out 😀 So Funny :DDD”

      E la gente si esalta, perché ha scovato l’evvove! Ah!

      Tra l’altro, parlando di Point Break, a parte Reeves che se ne va in ufficio con la tavola sa surf, mi sono sempre chiesto, dopo tutti i casini che ha combinato il personaggio, come fa, alla fine, ad avere ancora un distintivo, quello che poi butta a mare… Ma il punto è, che me ne frega? Il film spacca. Questo conta.

  • Io ho sempre dato scarso peso ai cosiddetti “esperti”.
    Ragazzi, voi che urlate contro tutti per qualche visualizzazione in più, dovete capire tre cose:
    Primo: Nessun pubblico intelligente vi seguirà mai, chiunque abbia un po’ di intelletto sa che chi critica esprime solo un parere personale. Punto.
    Secondo: Vi siete chiesti perchè fate solo questo per attirare visualizzazioni? Forse perchè non siete capaci d’altro? O perchè avete perso ogni capacità di appassionarvi con piacere a qualcosa? Tristi.
    Terzo: Come scritto nel post, le polemiche vanno e vengono, ma il film resta. Se siete buoni solo a far polemica, ve ne andrete anche voi…come è successo e sta succedendo a molti.

    • Le visualizzazioni sono lo stipendio che, in quanto blogger, non abbiamo. È triste, ma è anche comprensibile. Senza visitatori non avremmo ragione di esistere. Però bisogna sempre mantenere il giusto equilibrio tra le parti.
      😉

  • Alla fine i cosiddetti esperti fanno davvero paura…
    (Prometheus sto cercando di vederlo ma per sfiga vengo sempre interrotto. Ho visto solo i primi minuti e se il resto del film mantiene una simile qualità credo che allora mi piacerà !)

    • Poi ripassa di qua e dimmi se t’è piaciuto o no. Soprattutto se non t’è piaciuto. 😉

  • Mi hai bruciato sul tempo, volevo proprio scrivere una cosa del genere la prossima settimana. ^_^
    Quando sono partito io, ormai due anni fa (il che mi rende, diciamo, un uomo sul finire della mezza età in termini di tempo internettiano?) ero molto più interessato al confronto e al dialogo coi commentatori.
    Inutile dire che la mia fiducia nell’umanità e nell’altrui buonsenso sono state erose con sempre più velocità.
    A molti commentatori non interessa il dialogo.
    A loro basta scovare un angolo di discussione, depositare il loro sferzante commentino come se fosse un escremento, e poi scappare compiaciuti.
    Non parlo di troll perditempo, ma di individui che agiscono con perizia e calcolo.
    Ma sono solo rumore di fondo.
    Noi ce ne sbattiamo e blogghiamo comunque. ^_^

    • Ecco, hai centrato in pieno il discorso. 😀
      Siamo partiti da basi identiche per scoprire che, in fin dei conti, alla maggior parte dei commentatori, del dialogo non importa nulla. Molti interventi non sono dissimili dallo spam, in effetti.

      Ah sì, certo che blogghiamo comunque. Arrivati a questo punto, smettere è da sciocchi. 😉

  • Che poi non ho capito una cosa, dicevano che Prometheus faceva ca@are ancora prima che uscisse. Come si fa a stroncare un film ancor prima di vederlo? Personalmente per ora non mi esprimo, visto che non riuscirò ad andare a vederlo, attendendolo in home video, ma la curiosità è tanta. Mi interessa aver letto, che non è lo Scott de Le Crociate, ma molto più lo Scott dei tempi d’oro. Vero o non vero, come detto, non dico nulla e aspetto. Per il resto, sai già come la penso sulle critiche a tutti i costi e ai dettagli puntigliosi. Groan…

    • Allora, io continuo a sostenere che almeno il 70% delle recensioni negative è tale perché il regista si chiama Scott, ovvero non è un criterio oggettivo di critica, ma un po’ il seguire la corrente unito alla vendetta nei confronti del nome famoso.
      Un po’ infantile, come ho scritto nella rece.

  • Sempre stati sul cazzo gli Inquisitori…e pure i fanboy! Ma non ci facciamo rompere la schiena da ‘sti mentecatti!!
    Io bloggo…e sono felice! 😀

    • E bloggamo va, che è meglio. 😀

      • Esatto…lascia che ‘sta gente continui a sentirsi importante. Come ben dici tu, non se la ricorderà nessuno…