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I Morti Viventi al Cinema

Ogni tanto mi capita di seguire le sorti di un film in particolare, di affezionarmici e di fare il tifo per lui. Mi riferisco a Zombieland (2009) di Ruben Fleischer, con Woody Harrelson ed Emma Stone.
Trattasi non di horror splatter, anche se abbonda di effettacci, ma di una commedia nera, piena zeppa di morti viventi che pare faccia ridere sul serio. Su IMDb il film si è beccato un 8.6; inutile sottolineare l’eccezionalità del risultato.
Personalmente odio questo tipo di film, mi sfugge infatti il sense of humour che possano suscitare. Vedere mostri spiaccicati in tutte le salse secondo voi è divertente?
Sì, può esserlo, io sono uno dei tanti fanatici dei film di Romero, Dawn of the Dead (1978) sopra tutti, che ancora oggi, sempre su IMDb, vanta un bell’8.0. Ma lì si ammazzavano zombie per necessità e istinto di sopravvivenza, in Zombieland, invece, si ammazzano in chiave comica, e qui sorgono i dubbi e le perplessità…
Per l’operazione nostalgia vi metto qui un video con la base musicale del film di Romero a cura dei Goblin:

Tornando a Zombieland, sta andando benissimo al box office, riceve voti altissimi e vanta un notevole indice di gradimento. Le cose sono due, o il merito va all’intensa campagna pubblicitaria che l’ha preceduto – noi qui in Italia ne abbiamo sentito parlare già da Maggio – oppure il film è davvero valido; ragion per cui ho intenzione di dargli una possibilità.
Intanto vi propongo il secondo trailer:

Zombieland – 2nd english trailer

Stamane, mi sono inoltre imbattuto in un articolo molto simpatico a cura di Jessica Barnes di Cinematical, che mette a confronto i Morti Viventi al Cinema, vampiri e zombie e, pur essendo, come me, una fanatica dei primi, ammette che i secondi, i nostri cari zombie, o meglio i film su di loro, risultano essere migliori e alla lunga più efficaci rispetto alle pellicole con protagonisti i succhiasangue; esaminando le possibili cause, Jessica Barnes individua tre probabili fattori che hanno determinato la supremazia degli zombi:
1) Gli Zombie non si innamorano: be’, è più che ovvio, in un film di morti che camminano, non assisteremo mai, fortunatamente, a intrecci amorosi ridondanti di saccarina tra ragazzine adolescenti e cadaveri ambulanti putrefatti.

2) Il fattore Gore: gli zombie sono brutti, sporchi e cattivi e nei loro film si possono vedere molti più effettacci sanguinolenti e budelle al vento, per gli amanti del genere… rispetto ai vampiri ultra-fighi ed elegantoni che stanno un po’ sulle palle.

3) Gli zombi possono essere uccisi in maniera più creativa e divertente: rispetto ai vampiri che, in definitiva, o vengono impalettati o bruciati. Per accoppare uno zombie puoi addirittura usare un pianoforte o un mandolino!

Io ci aggiungerei un quarto fattore che fa pendere l’ago della bilancia dalla parte degli zombie:

4) il fattore anarchico, altrimenti detto “la scena del supermercato”:
nei film sugli zombie i protagonisti sono sempre personaggi corrispondenti a tipi comuni, del tutto ordinari che, senza particolari meriti, sopravvivono e si ingegnano per andare avanti in un mondo post-apocalisse. Il vederli all’opera è quanto di più intrigante ci possa essere, subito dopo averli visti saccheggiare impunemente la quintessenza del consumismo, il centro commerciale!

fonte:
cinematical

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