Underground

I giorni andati – Yuumei

Mi ha molto colpito, osservando il lavoro di questa giovane artista cinese (naturalizzata statunitense), il rapporto di Yuumei con la costante del tempo.
Tempo che, però, lei si diverte a osservare da ogni angolazione. Dal passato personale al nostro futuro remoto, al presente e fisso, perché magari siamo schiacciati dall’ansia e dalla depressione.
Educata in Cina, dove la costringevano a dipingere il reale, è cresciuta – anche artisticamene – su DeviantArt, dove è iscritta da quando aveva 12 anni.

Mi sono imbattuto in Yuumei col seguente lavoro, intitolato Dread, terrore.

La cosa interessante, e anomala in un certo senso, di Yuumei, è che sul suo sito, accanto a ogni opera trovate una didascalia che accompagna il titolo, scritta di pugno dall’autrice, che racconta brevemente il significato.
Dread è il terrore della cura dall’ansia e dalla depressione, che è maledizione. È, come dicevo, la sospensione nell’eterno presente, in cui nulla accade per davvero, e conta solo che il tempo scorra.

Black Black Heart è il futuro nostro, o piuttosto dei nostri figli, avvelenati dal nostro presente.

Bygone days è l’opera che dà il titolo a questo articolo. È il ricordo di gioventù, di quando Yuumei ha maltrattato le sue mani, ignorando il fatto che quelle mani, in futuro, avrebbero disegnato la sua vita.
Ovviamente, non poteva saperlo, e questo ammanta il tutto di malinconia abissale, come il tramonto sulla sua classe, vuota.

Fade away. Consumati dal tempo, dall’inquinamento, dall’ansia e da tutto il resto. Quello che resta di noi sono tracce a mala pena distinguibili dallo sfondo.
Ma… se riusciamo a esistere anche per un solo secondo, ecco che niente è andato sprecato. Niente.

LINK UTILI:
il sito dell’artista

Autore e editor di giorno, talvolta podcaster. /|\( ;,;)/|\ #followthefennec