Underground

I confini della forma umana – Choi Xooang

Coreano, classe 1975, dice di non ispirarsi all’horror, per le sue visioni.
In fondo, non parla che dell’essere umano, così come la società lo plasma.
Non si tratta di modifiche psicologiche, ma fisiche. La società plasma l’uomo, fisicamente, come da esso è plasmata.
Le sculture di Choi Xooang disturbano. E, quando ciò accade, a dire dell’autore, il loro scopo è perfettamente riuscito.
Sono efficaci, funzionano. Lui non vorrebbe nulla di meno da nessuna delle sue sculture. Se lasciassero indifferenti non sarebbero diverse da un qualsiasi soprammobile che non aggiunge niente alla nostra storia, alla nostra percezione.

Vegetative State

E che sia la politica, la società, le sue influenze sulla natura umana sembra teoria per nulla banale nella sua realizzazione.

The One

The One è esemplare, a riguardo. Il concetto di coppia plasmato dalla società, che vuole essere unica, universale, globale.
The One raffigura una coppia, le figure si danno le spalle, e sono cucite l’una all’altra, per essere uno.
Direi che ci siamo.
La cucitura è potente, come metafora, come mutazione della nostra percezione. Una mutazione eteronoma.

Dreamers Girl, Dreamers Pink

E che dire di queste figure abbracciate che come chioma hanno volute di fumo e fiamme, identiche a quelle sollevate da potentissime esplosioni?

O decine di mani unite insieme a raffigurare ali d’angelo.

C’è da considerare anche il contesto, con la Corea del Sud che solo nel 1993 conobbe un presidente che non avesse un passato militare, che lo spettro di un regime autocratico e violento, che sfocierebbe (come sfociava) in massacri, copre con un’ombra difficile da dimenticare, o accantonare. Un’ombra di totalitarismo che, ancora una volta, incide la coscienza come la carne, trasfigura.

Ci vogliono da uno a cinque mesi per completare ogni singola scultura.

Fraintese, odiate, ammirate. Mai indifferenti.

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LINK UTILE:

Xooang Choi Studio

Autore e editor di giorno, talvolta podcaster. /|\( ;,;)/|\ #followthefennec