Serie Tv

Game of Thrones – Stagione 6 (ep. 6)

Puntata interessante, questa Blood of My Blood, che mette in tavola qualcosa di nuovo e si occupa di personaggi che mi interessano. Perciò, come al solito, buona lettura e occhio agli SPOILERS.

Bran and Meera find a new ally. Gilly meets Sam’s family. Arya makes a difficult choice. The Lannisters and Tyrells march against the High Sparrow. – IMDb

Finora, questa è forse la puntata che mi ha preso di più. Per lo meno, alla fine della visione mi sono domandato: ma è già finita? Cosa che non mi capitava da un pezzo. Le ragioni, caso per caso, ve le espongo ora come al solito.

  • Bran e Meera vengono salvati da Zio Benjen (che nei libri appariva prima, era più misterioso e non svelava subito la sua identità, ma va bene così) con tanto di spiegazione su cosa gli è successo. Ora Bran è il nuovo One-Eyed-Crow ma non ha finito il suo apprendistato, però deve imparare per affrontare Night King, quindi Benjen lo porterà… al CEPU? Boh.
  • Tutta la parte di Sam, Gilly e Piccolo Sam mi è piaciuta, perché mi piacciono loro (interpreti e personaggi), compresa la caratterizzazione di Casa Tarly con tutte le ragioni per cui Sam ci si trovava male. – Ti capisco, amico. Tuo padre è uno stronzo sesquipedale, lo faceva anche in Da Vinci’s Demons, dove interpretata il falso Papa, figurati un po’. – Però è stata una toccata e fuga, perciò mi domando: 1) gli sceneggiatori ce l’hanno mandato solo per prendere la spada di famiglia (in acciaio di Valyria, ottima contro i White Walkers, praticamente l’equivalente Vorpal di GOT) e basta oppure 2) esiste un’altra ragione? 3) andranno davvero a Vecchia Città o i piani sono cambiati, visto che il padre sa che quella è la meta e potrebbe corrergli dietro coi cani? Non lo so, però fin qui mi è piaciuto e capisco perché Sam se ne sia voluto andare, oltretutto per Gilly sarebbe stato un inferno. Quella parte è stata giocata in modo sensato, mi domando però quali siano le intenzioni degli sceneggiatori per questi personaggi.
  • Finalmente Arya si è data una svegliata, ha capito di lavorare per dei pezzi di merda e ha agito con la testa invece che col rancore, peccato che Jaqen le abbia sguinzagliato appresso l’altra ragazzina che vuole spellarle la faccia. Questa volta, la parte di Arya non mi è dispiaciuta perché non sono state le solite menate metti la cera, togli la cera, ammazza un innocente e buona notte. Pare che il personaggio si sia svegliato, vedremo cosa ne risulterà. Sono ottimista? No. Pessimista? No. Sono paziente.
  • High Sparrow lo mette nel paniere a tutti quanti convertendo Margaery e Tommen (con Loras invece la vedo ancora grigia) e battendo l’alleanza Lannister-Tyrell. La faccia della Regina di Spine è il riassunto migliore per questa mossa. Tommen destituisce Zio/papà Jaime dalla sua carica e lo manda a Delta delle Acque, dove il Pesce Nero si è ripreso Casa Tully dai Frey, i quali però hanno in ostaggio suo nipote, Edmure. Va beh, qui non pare bello se mancano guerre, è come giocare a Risiko in un centro per il controllo della rabbia quando servono il caffè.
  • Daenerys fa un discorso a cavallo di Drogon, accende gli animi dei dothraki e si fa promettere che la seguiranno nel continente occidentale per riprendersi il trono. Ci scappa anche una citazione alle mille navi che servirebbero nel trasporto, cosa che mi ha ricordato Euron Greyjoy e il suo piano di costruirne altrettante, circumnavigare Westeros, attraversare il Mare Stretto, raggiungere Meereen, sposare Daenerys, tornare indietro con una folla di dothraki che soffrirà il mal di mare e conquistare il Trono. Facile. Comunque una donzella a cavallo di un drago ti fa credere che tutto sia possibile, e per di più, i dothraki non sanno nulla del traghetto.

Bene, ci leggiamo tra una settimana e vediamo se Euron ha ricevuto almeno gli scatoloni di Bårkä da Ikea, se Arya evita la morte, Bran impara qualcosa, Sam & Co. arrivano da qualche parte eccetera. Aloha!