Questo The Winds of Winter è un grosso hypisode per chiudere questa stagione e annunciare la prossima, quindi mettetevi comodi tra gli SPOILERS perché c’è tanta ma tanta carne al fuoco, praticamente una grigliata. Ops.
C’è una pluridannata vagonata di roba in questa puntata, perciò aiutiamoci col riassuntino di IMDb e cerchiamo di fare mente locale. Se poi mi dimentico qualcosa, valar affanculo ai sette dei e siamo tutti contenti. Tanto l’avete vista, no? Va beh, so che non lo seguite tutti, perché alcuni (me lo avete detto) leggono solo i riassunti, perciò cercherò di essere esaustivo senza restare esausto.
Cersei and Lancel Tyrell stand trial by the gods. Daenerys prepares to set sail for Westeros. Davos confronts Melisandre. Sam and Gilly arrive in Oldtown. Bran discovers a long kept secret.
Apriamo i giochi con Cersei che gioca l’asso pigliatutto contro l’Alto Passero. È il giorno del processo e Loras si pente dei suoi “peccati”, accetta il Credo, gli incidono una stella sulla fronte come agli altri fanatici… insomma, si sta umiliando davanti ai talebani per salvare la pelle. Margaery però nota che manca Cersei, quindi dice a tutti di uscire perché ha un brutto presentimento che le fa stringere le chiappe. Infatti salta tutto come un Altofuoco pirotecnico!
Esplosione di fiamme verdi al Tempio di Baelor: tutte le autorità incenerite! “Fritto Mistico!” titolano i giornali.
Intanto Tommen si butta dal balcone perché tanto era un personaggio inutile. Septa Unella però è ancora viva e Cersei la tiene prigioniera per vendetta, infatti la “regala” a Ser Gregon Frankleganestein. Rovescio di potere, morte di Pycelle (pugnalato dagli “uccellini” di Quyburn ereditati da Varys) e del resto della Corte che stava al processo, così Cersei si incorona Regina dei Sette Regni. No va beh, lo aveva detto e «i Lannister pagano sempre i loro debiti».
Daenerys è pronta a partire: saluta il moroso politicamente inutile (Daario Naharis) e carica una flotta di Immacolati, Dothraki e Draghi. Con lei, i fedelissimi più Yara e Theon. Bello il dialogo con Tyrion, ma io Dinklage lo amo soprattutto in queste scene. Varys invece manifesta potere di teletrasporto, perché lo vediamo a Dorne mentre si uniste alle Vipere e alla Regina di Spine che tramano vendetta promettendo «Fuoco e sangue!» ma poi lo vediamo a bordo dell’ammiraglia di Daenerys in viaggio con lei. Quindi, o il mondo è ridicolmente piccolo, oppure hanno gestito male i tempi narrativi. Va beh, quello che sappiamo è che Daenerys ha già degli alleati e altri sta venendo a cercarne, anche a costo di sposarsi (forse). Ricordando la vecchia abitudine Targaryen di contrarre matrimonio tra consanguinei, io opterei per Jon, visto che – grazie a Bran/Arisa – gli sceneggiatori ci hanno mostrato che è (come si mormorava da anni) figlio di Lyanna Stark, “rapita” da Raeghar Targaryen, fratello maggiore di Daenerys; cosa che fa di lei la zia di Jon. Mica male, eh?
Al Nord, Davos dice a Jon che Melisandre ha bruciato viva Shireen e lui la bandisce, dicendole che se tornerà verrà impiccata e Davos si prenota per manovrare la forca. Poi i Lord giurano fedeltà a Jon dopo il discorso di Lady Mormont, la ragazzina più cazzuta di Westeros. Beh, una delle due, perché intanto Arya ammazza Walder Frey dopo avergli fatto mangiare i figli con l’inganno col Metodo Sweeny Todd, quindi cazzuta pure lei. Come ha fatto? Boh, il colpo di scena non vuole spiegazioni e anzi le evita a spintoni come i paparazzi. Intanto Ditocorto propone a Sansa di scalare il Trono di Spade con lui, lei subito dice no ma dopo che i lord acclamano suo fratello come Re del Nord, lei gli fa un’occhiata che secondo me gatta ci cova. Peccato che quel trono è più ambito di un colpo di culo quando mai una gioia regna, e che al momento rischia pure di diventare affollato come l’autostrada al rientro dalle vacanze.
Dulcis in fundo, tra una cosa e l’altra, Sam arriva a Vecchia Città ma non riusciamo a vedere neanche il colloquio, solo la biblioteca che è monumentale. Invece parte un corvo bianco per annunciare che l’Inverno è arrivato. Tu dagli tempo, prima o poi anche uno Stark avrà ragione. Che deve essere la versione di Westeros per: “Anche un orologio rotto segna l’ora giusta due volte al giorno”. E qui ci salutiamo, almeno fino alla prossima stagione. Valar hype a tutti. Aloha!