Siamo all’ottava di dieci puntate e ci snocciolano un po’ di hype per tenerci buoni alla fine di una stagione piattarella. Questo ve lo dico subito, prima che gli SPOILER facciano il resto. Buona lettura.
Mentre Arya cazzeggia coi travestimenti e Cersei langue in prigione, Tyrion è di fronte a Daenerys e Ser Jorah sta lì impalato. Jon invece è dai Bruti per stringere alleanze, ma arrivano i White Walkers con un esercito di zombie. Questo potrebbe essere un riassunto sufficiente, ma visto che qui si parla di post e non di sinossi o trafiletti diciamo qualcosa sui nostri protagonisti.
La parte di Arya è un altro pezzo di addestramento. Ora recita una parte, spia e probabilmente avvelenerà qualcuno. È quello che voleva? Difficile a dirsi, visto che tutto quello che le interessava all’inizio era il talento di questi assassini per vendicare la sua famiglia. Adesso invece sembra chiaro che deve rinunciare al suo passato per diventare una di loro. Non so cosa ne dite voi, ma sento cigolare i suoi piani.
Cersei è così scema che non trova di meglio da fare che dare la colpa agli altri. Brontola sul fatto di essere stata lei a mettere High Sparrow dove si trova, le dicono che a volte la religione è la morte della ragione e dice che dovevano dirglielo prima. Una scema conclamata, ben lontana dal personaggio che amavo odiare un tempo. Strano, perché a questo punto dei libri avevo sviluppato empatia nei suoi confronti, aveva subito un trattamento anche più duro, ma forse arriverà a breve.
Tyrion convince Daenerys a risparmiare sia lui che Jorah, ma quest’ultimo viene bandito. Poco male, è pur sempre Jorah Decimo Meridio, quindi decide di tornare nelle fosse per combattere davanti alla sua Regina. Quale sia il senso di ciò, sì vedrà. Intanto Tyrion è consigliare, si fanno una bella chiacchierata e morta lì. Dopo un lungo e pallosissimo viaggio (soprattutto per noi) mi è sembrata una riunione un po’ moscia, ma accontentiamoci (siamo costretti).
Jon arriva a Hardhome (che poi dà il titolo alla puntata) e convince alcuni Bruti a unirsi a lui, ma arriva l’esercito dei morti facendo una strage e trasformando poi i caduti nelle proprie schiere.
Un gioco mica da poco in guerra, roba da Age of Empires (più o meno). Una valanga di hype (letteralmente) sul finale non mi ha convinto della bontà di questo episodio. Comunque apprezzo che finalmente succeda qualcosa, era anche ora. Vedremo nelle ultime due cosa si inventeranno per tenerci incollati agli schermi. Intanto, valar morghulis (non di noia, speriamo) e alla settimana prossima.
P.S. Quasi dimenticavo la parentesi in cui Sansa scopre che Theon/Reek non ha ucciso i suoi fratelli, mentre Ramsay chiede al padre venti uomini per eliminare la minaccia rappresentata da Stannis Baratheon. La parentesi in sé dispone un paio di informazioni sul tavolo, ma quello che dice a me è che si sono ridotti a pigiare insieme le ultime cose, tagliando pure corto visto che c’è una battaglia di hype da piazzare prima della fine. C’est la vie o la non-vie, valar quellecoselà.