Finale di stagione con inevitabili SPOILERS, mettetevi comodi e Valar Morghulis!
Da lettore vi dico che su alcuni plot siamo arrivati a circa metà dell’ultimo libro pubblicato, quindi se George non si dà una mossa, qui il futuro della serie potrebbe farsi nebuloso. Tuttavia, visto che sono già state confermate la quinta e la sesta stagione, direi che hanno un piano di emergenza – come legarlo al computer nel sottoscala, per dirne una.
The Wall
Su al Nord – “Il Vero Nord”, come dice Mance Ryder – Jon va a parlamentare col Re oltre la Barriera. Insieme brindano a Ygritte, poi Mance gli chiede di farli passare attraverso il Tunnel per ripararsi anche loro oltre il grande muro di ghiaccio, perché l’Inverno sta arrivando e anche cose più oscure. In cambio, nessun Corvo verrà fatto a pezzi dai Bruti. Ecco però che arriva l’esercito di Stannis e spazza via tutto.
La HBO aveva promesso un finale di stagione indimenticabile e inizia a calare mazzate già dalle prime scene. Stannis al Nord apre tutto un capitolo che vedremo svilupparsi nella prossima stagione. Lo sguardo tra Jon e Melisandre è poi un’altra bella eco del tema A Song of Ice and Fire.
Sempre al Nord finalmente Bran & Co. arrivano a destinazione. Gli scheletri animati di D&D li attaccano ma grazie alla fusione Super Sayan tra Bran e Hodor – Brodor? – riescono ad avere la meglio, poi arrivano gli elfi e Theoden sbraita: «Dov’era Gondor quando Jojen Reed venne ucciso dai non-morti!» Ah no, mi confondo. In ogni caso entrano nella Caverna protetta da un incantesimo da Chierico, infatti gli scheletri vanno in pezzi. Io ve lo dico: anche nel libro (l’ultimo pubblicato, A Dance of Dragons) questo è stato il vero WTF di tutta la serie. Non mi è piaciuto e speravo che per la serie si inventassero altro, anche di sana pianta, invece ecco che ci siamo. Brace yourselves, WTF is coming!
Meereen
Credevo che la scena della bambina carbonizzata sarebbe stata presentata in modo drammatico sul finale, prima dei titoli di coda. Invece assistiamo anche all’incarceramento di Rhaegal e Vyserion, con Drogon in libertà.
Daenerys ha i suoi bei problemi. Grossi, squamati e alati problemi. Se non può controllare i draghi, tutta la fatica per crescerli potrebbe rivoltarlesi contro. Invece di fuoco e fiamme potrebbe piovere merda, ma lo scopriremo solo l’anno prossimo. Intanto occhio alla richiesta del vecchio docente schiavo, la politica di Daeny inizia a fare acqua e tracce di scontento sono visibili tra la popolazione. Shitstorms happens!
King’s Landing
I Lannister sono una famiglia da soap-opera, ma una soap della HBO e quindi dedita a incesto, sesso esplicito, crudeltà fisiche e mentali eccetera eccetera. Ewing, Colby, Carrington, Forrester e Spectra gli fanno una pippa. Cersei dice in faccia al padre che sì, è vero, si è bombata il fratello e i suoi figli sono tutti suoi. Non ha intenzione di sposare Loras né di obbedire a qualunque altro suo ordine. La giornata di Tywin non inizia bene ma finirà peggio.
Jaime libera Tyrion indicandogli la strada per raggiungere Varys che gli farà lasciare il continente, ma lui si concede una deviazione per le stanze paterne. Qui trova Shae nel letto di paparino che mormora: «Tywin, my Lion», e poi ci credo che l’ammazza. Ok, io non ricordavo la morte di Shae, purtroppo i libri sono usciti a lunghi intervalli accazzo, in più la mia memoria non è che sia così fresca. In ogni caso, Tyrion prende una balestra e si dirige verso il gabinetto. Io aspettavo questo momento da tanto, tanto tempo. In vestaglia sulla latrina, Tywin è molto meno minaccioso. Si fanno un discorsetto in cui il vecchio azzarda qualche balla evidente come un narvalo in tinello alle quali Tyrion risponde con due dardi. R.I.P. Tywin. Nei libri, quasi in didascalia scatologica, c’era questa battuta su Tywin Lannister che è così ricco da cagare oro, ma dopotutto la cacca dei Lannister era comune merda. Qui manca perché si è optato per il drammatico, inoltre era una considerazione difficile da piazzare – sarebbe stato strano o addirittura stupido se Tyrion l’avesse detta ad alta voce – ma io ve lo dico perché così quando sentirete nominare La Cacca dei Lannister (ah, tutti i giorni!) penserete a questo momento.
Fatto il parricidio, Tyrion si imbarca verso nuove avventure che non vi sto ad anticipare però sì, consolatevi, erano nell’ultimo libro quindi ancora per un po’ (e speriamo mai) George non ce lo ammazza.
The Eyre (o almeno nei paraggi)
Brienne e Pod inciampano in Arya e Sandor. Gente, io adoro Brienne. Davvero, il personaggio mi piace e l’attrice è bravissima nell’interpretarlo, ma poteva trovare Arya solo così. Per quanto voglia bene a The Maiden of Tarth, con le sue skills di cacciatrice piglierebbe solo un raffreddore. Qualche puntata fa inciampano nell’amico Frittella che li mette sulla giusta strada e adesso le vanno quasi a sbattere addosso. Epico. Bello, brutale, a modo suo divertente e scomposto, il “duello” tra la Damigella e il Mastino è uno dei migliori di sempre.
Arya scompare un’altra volta, fa insomma la cosa che le riesce meglio. Forse credevamo che alla fine si fosse affezionata in qualche modo al Mastino, che per lo meno avrebbe messo fine alle sue sofferenze, e invece no. Con freddezza, prende la sua strada e via. La moneta braavosiana – non una moneta qualsiasi, attenzione – quella ricevuta da Jaquen H’ghar, le apre una nuova via, una rotta verso Braavos e qualcosa che dovete vedere. Dovete, giuro. Ottima idea per questo finale, una fine che è un nuovo inizio.
Con Game of Thrones ci ritroviamo pertanto in aprile, noi saremo sempre qui. Perciò alla prossima e Valar Dohaeris!