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Game of Thrones – stagione 3 (ep. 2)

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Personality goes a long way…
Eh sì, la personalità fa la differenza, soprattutto nella costruzione e gestione dei personaggi. Se hanno personalità, risulteranno fantastici.
Il mio personaggio preferito, stavolta, perché mi piace odiarla, è Lady Catelyn.
Secondo episodio, intitolato Dark Wings, Dark Words

[contiene anticipazioni]

…con riferimento alle ali del corvo con tre occhi sognato da Bran.
Il piacere di guardare una serie così famosa, se percepite l’ironia insita in “piacere”, è essere circondati da gente che, avendo letto i millemila libri scritti da Martin, sa già come va a finire.
Ogni discussione fatta dai personaggi, ogni allusione, ogni sfida lanciata e/o sottintesa, nulla è un mistero.
Sic stantibus rebus mi impediscono di farmi le mie sacrosante seghe mentali sul destino di tutti i protagonisti. Non lo fanno apposta, è che il mondo va così.
E non è detto che ci debba piacere.

Un solo avviso, però: se mi dite cosa succede a Daenerys vi tronco, letteralmente.

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Daenerys che in questo episodio non c’è, sottraendo valore al medesimo. XD
Scherzo, naturalmente. L’impressione è che il presente sia la conclusione introduttiva, per riallacciare i fili di tutte le trame parallele.
Un lavoraccio, però perfettamente riuscito. Appaiono così, gli attori lasciati in panchina la volta scorsa, Bran (Isaac Hempstead Wright), che sviluppa la sua natura di metamorfo, entrando con la mente nel suo metalupo, durante il sonno, condividendone la vista, e ora trasmettendogli, durante la veglia, ordini telepatici; Robb (Richard Madden), insieme alla nuova moglie e alle polemiche relative alla sua campagna di guerra che sta impantanandosi sempre più, e a sua madre Catelyn (Michelle Fairley); spunta anche Arya (Maisie Williams), lasciata in fuga insieme ai due ragazzi, nel tentativo di raggiungere terre amiche al suo Casato; e Theon Greyjoy, che mi dicono avrebbe dovuto riapparire, come nei romanzi, tra circa dieci anni (di narrazione e effettivi), praticamente quando compirò 46 anni. E non so se l’attesa valga la pena.
Invece quelli di GoT l’hanno reinserito subito, attaccato alle morse, torturato, etc…

***

Essendo uno di quelli che si gode la coerenza della trama, posso solo dire che la storia, pur sussistendo queste introduzioni anticipate, è coesa, ben scritta e soprattutto, pur potendo considerare Dark Wings, Dark Words, ennesimo episodio di transizione, sorprende l’efficacia del risultato finale, merito di tutti, soprattutto regia e montaggio.
Ogni filo narrativo viene così reintrodotto, evitando la noia, mantenendo desto l’interesse, passando da fasi di colloquio, Sansa convocata per una merenda di dolcetti al limone in giardino da Lady Olenna (Diana Rigg) e da Lady Tyrell (Natalie Dormer), alla tortura di Greyjoy, alla lunga marcia di due compagnie, ciò che resta dei Guardiani della Notte, e il gruppo di Jon Snow, Ygritte e della new entry di questa terza stagione, Ciaràn Hinds, già Cesare in “Roma”, sempre della HBO, che qui interpreta Mance Rayder; e ancora agli intrighi di corte, con Lady Tyrell impegnata a sedurre Re Joffy Joffer, pardon Joffrey, che si diletta con vesti di broccato e seta e balestre di nuova fattura. Infine, spazio per un duello, confronto tra Brienne (Gwendolin Christie) e lo Sterminatore Jaime Lannister (Nikolaj Coster-Waldau), che avviene su un ponte, in perfetta epica cavalleresca, dopo che Brienne è stata storidita di chiacchiere, per tutto il cammino verso Approdo del Re, da Jaime, affetto da logorrea.

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***

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Impressione generale è che ai non avvezzi, l’introduzione di millemila personaggi cominci a creare diversi problemi. A partire dal più banale, spulciare nella lista degli attori per andare a ricordarsi chi interpreta chi. Troppe storie tutte insieme che, seppure gestite benissimo, iniziano ad accavallarsi, impedendo, dato l’esiguo spazio concesso a tutti i protagonisti, di godersi i preferiti.
E se l’odio per Catelyn Stark ribolle dopo nemmeno cinque secondi che la senti blaterare parole cariche di livore verso il parimenti antipatico Snow (antipatico non tanto il personaggio quanto colui che lo interpreta, tanto per inimicarmi il fandom ^^), e la si vede lavorare all’uncinetto per propiziarsi gli dei (Catelyn, non hai fatto altro che pregare e prendere decisioni sbagliate, ti hanno reso vedova, hanno disperso i tuoi figlie e raso al suolo il castello, fossi in te cambierei tattica, o divinità a cui votarsi), è difficile farsi bastare quei tre minuti appena di Tyrion che civetta con Shae (Sibel Kekilli), e gli intrighi tra cortigiane e la curiosità, stavolta non soddisfatta, di vedere cose ne sia rimasto dell’armata dei morti, i veri walking dead.

***

Reparto tecnico eccellente, as always.
E se questi, che erano episodi in un certo senso obbligatori, sono stati curati fino all’estremo, e hanno avuto una resa tale, per il resto della stagione mi aspetto solo il meglio, per una volta tanto certo di trovarlo.
È un piacere assistere a uno spettacolo siffatto.

Episodi precedenti QUI

Kick-ass writer, terrific editor, short-tempered human being. Please, DO hesitate to contact me by phone.
    • 11 anni ago

    Visto, infine, e apprezzato.
    Visto che tutto è già stato detto dai tuoi commentatori, e ancor prima da te, mi limito a dichiarare il mio amore per Lady Tyrell <3

      • 11 anni ago

      È molto, molto bella. Chissà che fine farà. ^^

    • 11 anni ago

    […] Visita il sito bookandnegative oppure iscriviti al feed Leggi l'articolo completo su AlterVista […]

    • 11 anni ago

    «Dark Wings, Dark Words» è principalmente un comune detto di Westeros che allude alle brutte notizie portate dai corvi messaggeri, perché in genere vengono usati per comunicazioni importanti che – vedendola col consueto ottimismo alla Martin – per lo più annunciano disgrazie. 😀

    Ti dirò che, pur avendo letto tutti i libri, molti eventi di questa prima parte della storia li ricordo solo a sprazzi. I più importanti certamente sì, Martin sa colpirti sotto la cintura con colpi di scena che anche a distanza di anni procurano le fitte di vecchie cicatrici, ma i dettagli o gli eventi minori mi sfuggono. In più, la serie si prende delle necessarie libertà rispetto alla trama originale, che funziona benissimo sulla carta ma che cambiando il mezzo espressivo deve adattarsi.
    Da fan delle Cronache del Ghiaccio e del Fuoco (A Song of Ice and Fire), non ho ancora trovato niente che mi abbia disturbato.
    Anzi, qua e là ho trovato divertente il modo in cui hanno aggiustato il tiro.
    Ti faccio un esempio che non è uno spoiler: nei libri, quando Tyrion viene colpito alla Battaglia delle Acque Nere, perde il naso. Farlo sullo schermo sarebbe stato costoso in termini tecnici (tu pensa al naso invisibile di Ralph Fiennes quando fa Voldemort in Harry Potter) e forse anche un po’ troppo strano. Qui si è optato per una cicatrice, e quando Cersei gli dice di aver sentito che lo aveva perso lui parla delle “solite voci”. Io l’ho trovata una soluzione semplice, brillante e divertente.

    Non so cosa ne pensi il resto del fandom, ma fin’ora ho apprezzato il lavoro della HBO e di chiunque sia coinvolto in questa serie. Ok, non mi dispiacerebbe se Jon Snow imparasse un’espressione o due, ma questo credo sia ormai pensiero comune. XD

      • 11 anni ago

      Insomma, sempre alle ali del corvo si riferisce, comunque grazie della puntualizzazione, ci tengo a non essere pugnalato alle spalle dai fan, quando esco di casa. 😀

      Ma guarda, non parlo delle critiche, lasciano il tempo che trovano, parlo dell’immancabile tizio che, mentre tu stai disquisendo, che so, su una battuta di Tyrion, sghignazza con l’aria di chi la sa lunga e fa: “Eh… aspetta di vedere cosa accadrà! Questo è solo l’inizio, hihihi”
      E chiude con la risatina del cazzo. Li odio a morte. 😀

        • 11 anni ago

        Il corvogramma è un po’ come quando una volta arrivava il telegramma e si facevano gli scongiuri prima di aprire la busta. XD

        Sì, ho capito cosa intendi, anche perché tra un libro e l’altro chi era più avanti con la lettura faceva così e avevi voglia di appenderlo al muro come l’uomo scuoiato dei Bolton! I fans sono terribili, e mi ci metto pure io! XD

    • 11 anni ago

    Trovo che i cambiamenti per i personaggi siano davvero gradevoli e necessari per rendere meglio tonnellate di descrizioni e soliloqui in pochi minuti di show. Mettici pure che sono uno stimolo in più per chi come me ha letto i libri e si diverte a vedere le varianti che una storia può avere. 🙂

      • 11 anni ago

      È un problema sul quale stavo riflettendo oggi: la saga è enorme e non ancora conclusa, però c’è da considerare che il telefilm può essere soggetto a diversi fattori, primo fra tutti la mancanza di denaro, poi la scrittura di attori che devono essere impiegati, come Theon Greyjoy, e che non possono certo firmare contratti che li tengano lontani dal set per due anni, e contemporanemente essere a disposizione per quando Martin ha deciso di far riapparire il personaggio.
      La serie deve per forza avere dinamiche differenti. Non credo che questo coinciderà con cambiamenti macroscopici della saga, ma solo con contrazioni temporali e qualche spostamento di determinati eventi, in avanti o indietro nel tempo.

    • 11 anni ago

    Vengo per trollare e mi ritrovo trollato tra le righe del tuo post. Sei più subdolo di Varys (a proposito, dove è finito?).
    Condivido in pieno il tuo apprezzamento per gli aspetti tecnici della serie. Mi sta piacendo tutto: scenografie, costumi, effetti speciali e regia sono una spanna sopra la maggior parte delle serie che ho visto ultimamente.

      • 11 anni ago

      ahahhahaha XD
      E a proposito, perché volevi trollare? Che ho fatto?

        • 11 anni ago

        Allora ho fatto bene a usare l’ombrello, come fa ogni uomo saggio quando piove. 😀

        • 11 anni ago

        Sarei venuto a fare delle doverose puntualizzazioni a vantaggio di chi, come te, non ha letto i libri, per facilitarti una più completa comprensione degli eventi e permetterti una critica più circostanziata. u.u