Fumetti

Come eravamo: “TERROR”

Spesso mi chiedono il perché non mi occupi della scena italiana, cinematografica o letteraria che sia. La mia risposta è che in Italia non ci sono scene di cui mi piaccia occuparmi. Praticamente sono in esilio volontario nel mio stesso paese. Le scene estere e aliene sono ben più interessanti…
Oggi è un sabato sonnacchioso, che prelude a una domenica letargica. Fa caldo, nonostante un libeccio che sta tramutandosi pian piano in una tromba d’aria.
Ho scoperto che, chissà come, da qualche tempo B&N è diventato un blog dell’orrore. Sì, certo… dell’orrore. Eppure il gore, la poltiglia, gli squartamenti, le scream queens sono cose sempre molto lontane da queste pagine. L’orrore, se c’è, è sottile, sussurrato, appena accennato. La faccenda mi fa piacere, senza dubbio e, per festeggiare, ho deciso di prestare maggiore attenzione alla produzione horror italiana.
Poi succede che uno [me] si guarda intorno, guarda al suo presente e non vede granché e allora si volta e ricorda come eravamo e quello che, noi italiani, eravamo in grado di fare. Ora sono vampiri luccicanti. Che non piacciono a nessuno. Un tempo erano orrori assortiti, mostri ruggenti, scheletri armati di pugnale, pupazzi di neve assassini, minotauri arrapati, clown diabolici e decine e decine di eroine discinte e ultra-sexy.  Exploitation a tutto spiano e, perché no, una buona dose di cattivissimo gusto. Erano gli anni ’70. Fantastici. Gli anni di TERROR.
Enjoy.

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    • 14 anni ago

    Vetrina interessante ElGraeco ma siccome io negli anni 70 non ci stavo… mi chiedevo se anche i fumetti fossero un pò sconci come le copertine ehhe.
    Comunque mi hai messo addosso un ulteriore tristezza per i tempi in cui gli italiani erano ancora in grado di fare bei film di fantascienza ed horror invece di ca..te sentimentali ^^

    • L’interno era anche peggio e peggio disegnato, devo dire… 😀

  • Io non capisco di quali riferimenti stia parlando il Poropat…
    Comunque, siccome sono giovane, io questo Terror non lo conoscevo però sembra originale, per l’epoca, ma forse anche adesso visto quello che circola.
    E i mostri/alieni di Dimensione Zero sembrano BEM, e ho detto tutto!

    • Dipende.
      Ci sono riferimenti e riferimenti
      Quoto la somiglianza con BEM, altro cartone che mi manca parecchio insieme ad acqua, pioggia, neve e vento e ai lampi e tuoni di furore.

      😀

    • 14 anni ago

    mmmmm, non saprei, tutto l’articolo sembra un riferimento. Eh?

  • Ma solo io ne “la grotta del mistero” e “vortice nero” ci vedo riferimenti non troppo nascosti a una certa parte anatomica delle signorine presenti sulla copertina?

  • Un’altra epoca, non c’è che dire.
    Tra queste, a mio avviso, le più belle sono quelle con i clown e quella del pupazzo di neve 😛

    • 14 anni ago

    Non ho vissuto quei tempi, ma devo dire che queste copertine sono spettacolari ^^

  • Diciamo che è colpa sia dell’estate incombente che della precisa volontà di farmi una cultura italiana…
    Se vi piacciono ne posterò altre.
    Non solo “Corna Vissute”, ma anche “Le Ore”.
    LOL

    😆

  • Ai tempi mi piacevano solo per la notevole quantità di zizze che c’erano su quei giornaletti… eh, ma da ragazzi qui leggevamo anche “Corna vissute”… 😛

    • 14 anni ago

    Originali………. 😯 Si vede che sta arrivando l’estate.
    A me piace Lo sterminatore. 😛

    XOXO
    K.

    • 14 anni ago

    Ao’, m’hai fatto venì pure fame. Visto che è pure ora de pranzo.
    Certo che erano spettacolari e un tempo le edicole erano piene zeppe de sta robba.
    La Zingara e il computer, a mille lire! Costava caro eh??
    HAHAHAHAAHAHHA

    sciao! 😎

    • Contento di aver stimolato il tuo appetito.
      A pensarci, ora queste copertine fanno piuttosto ridere, ma un tempo, inutile prendersi in giro, andavano per la maggiore, insieme ai romanzetti pulp e sexy e ai filmetti scollacciati tipici del periodo. Erano quegli albi da nascondere nelle scatole delle scarpe e da leggere di nascosto… Adesso sono cult collezionabili. Su e-bay ne trovi quanti ne vuoi. Conservano un fascino vintage invidiabile, oltre all’intrinseca capacità di fare a pezzi il genere horror…

      😀