Facce, nel senso dei volti, delle espressioni. Uno può anche accettare l’idea dei remake, che si rifacciano i capolavori del cinema. Accettare non vuol dire condividere, ma prendere atto che alcuni uomini investono tempo e denaro in operazioni sostanzialmente inutili. E fin qui, credo che ci siamo. Sono liberi di farlo, di provarci. Per noi che i remake li odiamo, è sufficiente non vederli.
Quindi, pur con lo spettro fisso dei remake all’orizzonte, uno il cinema se lo fa piacere lo stesso. Poi però, arriva il giorno in cui si guarda questa locandina qua, quella del remake americano di Lasciami Entrare.
Ora, a parte il fatto che Blood Story fa il verso a Love Story e, trattandosi di vampiri, il trucchetto del marketing è più che evidente.
Ma la domanda (e la rabbia che ne deriva) è: è possibile subire la sciocchezza detta da Stephen King e stare zitti e quieti come tanti piccoli Fonzie (cit.)?
La risposta è no. Non si può.
E Stephen King deve vergognarsi.