Cinema

Drive Angry (2011)

Prendiamocela comoda, per parlare di questo film, magari ascoltando un po’ di musica.
Il regista è Patrick Lussier, vi dice niente? A me no. Poi, però, andiamo a sbirciarne la carriera e lo troviamo iperattivo in quanto editor, un po’ meno come regista, solo otto titoli, infatti: uno più brutto dell’altro. Ma, in fondo, non ci interessa.
In Drive Angry ci sono Amber Heard e Nicholas Cage. Questo è il punto. Sì, ok, c’è anche William Fichtner, e meno male, perché lui ci regala qualche perla. Ma non divaghiamo.
C’è Nicholas Cage, nipote di Francis Ford Coppola; Cage, l’uomo che cambiò il suo nome per crearsi il proprio destino. Shakespeariano. In questi anni, si dice anche per i problemi avuti col fisco americano, l’abbiamo visto cimentarsi con qualunque ruolo, in qualunque prodotto. Statisticamente, avrebbe dovuto azzeccare almeno un film. Invece, ne ha centrato solo mezzo, Kick Ass, solo che l’altra metà degli spettatori, otaku del fumetto, nega l’accaduto. Povero.
Ma qui, oggi, ci penso io a restituirgli un po’ di dignità. Proprio così. Io che l’ho massacrato (e continuerò a farlo, probabilmente), sono qui a dirvi che Drive Angry è un buon film action: cazzaro e infernalista quanto basta per divertire.
Confessate, quanti di voi (compreso qualcuno che conosco bene) hanno interrotto la visione dopo il primo quarto d’ora perché… non lo sapete manco voi? Volevate, cosa? Il film serio? Non è Drive Angry.
Drive Angry, al contrario, è figlio degli anni ottanta, con qualche peccatuccio che ne mina la resa finale (Cage compreso), ma resta, confrontato col panorama odierno, un piccolo miraggio.

***

[Spoilers, spoilers, spoilers!]

Ecco, Cage; qualcuno dovrebbe seriamente parlargli e trovare un compromesso rispetto alle sue parrucche. Credevo che il peggio in materia di capigliature strambe si fosse visto ne L’Ultimo dei Templari. Mi sbagliavo.
Qui, biondo, con la sua strana faccia spigolosa, che gioca a fare Milton armato di fucile a pompa, Cage è persino più inguardabile.
Milton, colui che scrisse Il Paradiso Perduto. E no, non è lo scrittore. Milton di Cage è un padre che, letteralmente, fugge in auto dai Cancelli Infernali, in barba ai diavoli guardiani, e torna sulla terra per vendicare la morte della figlia causata da una setta di satanisti, e salvare la di lei figlioletta, in procinto di essere sacrificata al prossimo plenilunio.
D’accordo, non sembra una trama esaltante. Ma c’è modo e modo di metterla in scena. E Lussier adotta il metodo cazzaro: ovvero, esagera, non prende sul serio l’intreccio, tentando di conferirgli una drammaticità che non può possedere, e che al contrario sfocerebbe nel ridicolo involontario, e non prende sul serio manco Cage, il quale, d’altro canto, non rinuncia a tentare di dare di sé l’immagine del guerriero senza macchia e senza paura, tormentato e virtuoso, con pia accettazione del proprio destino infausto incorporata: FAIL, per quanto lo riguarda.

***

C’è Amber. A lei è impossibile non prenderla sul serio. Il ruolo è quello della cameriera, tastata dal capo ciccione e untuoso, cornificata dal fidanzato scemo e violento, coinvolta (non si riesce proprio a capire perché) da Milton nel suo percorso di vendetta: a questo punto, ritengo a causa della sua bella macchina: una Charger del ’69.
Charger che viene sabotata da Milton onde farla fermare lungo la strada in modo da: far uscire Amber dal veicolo e concedere una sexy camminata in jeans cortissimi e stivali, farla chinare sul cofano, e sopraggiungere vincente a mostrarle come si mette a posto lo spinterogeno. Nessun doppio senso, è proprio questo che accade.
Ma, ehi, proprio queste scene accadevano nei film che abbiamo amato. Quei film.
Cage potrebbe essere uguale a Nada di Essi vivono. Strafottente, chiassoso, che prende un fucile a pompa e inizia tranquillamente, in pieno giorno, a sparare a tutti quelli di cui si vuole vendicare. Peccato che gli manchino, a Milton, battute altrettanto fighe. La polizia non esiste, in questo mondo da fumetto. Non esistono i vicini che dovrebbero chiamarla. Non esiste la legge, ma solo la tamarraggine delle scene, che si susseguono imperterrite, sempre più folli. E gratuite. Ma con metodo, ricercando l’intrattenimento che svacca.
Glielo riconosco, a Lussier. Non foss’altro che avere Amber a disposizione vuol dire, se lei accetta, farla uscire dalla macchina e andare ad aprire il cofano, in jeans cortissimi e stivali, non so se è chiaro. Uno diventa regista proprio perché, almeno una volta in tutta la carriera, avrà la sua Amber che gli farà una scena simile.
Non si passa alla storia del cinema, con una cosa così. Ma ci si siede nel portico, alla pensione, sorseggiando whisky e guardando i nipotini che giocano in giardino col cane, sorridendo soddisfatti.

***

E quindi Nicholas, Amber e William Fichtner. Quest’ultimo nel ruolo sovrannaturale del Contabile, che sovrintende la popolazione infernale e recupera le anime che eventualmente riescono a fuggire. Porta con sé un obolo, un’antica moneta greca, che di solito veniva messa sugli occhi dei morti, perché potessero pagare il traghettatore. E, sogno o son desto, nel fare la sua comparsa, in completo blu e cravatta scura, fighissimo ed elegante, attraversa un fiume. Simbologia infernale in un film di Cage, per una volta non banale? E perché no.
Il Contabile, poi, si rivela un cattivo d’eccezione, di quelli che tra una ventina d’anni ricorderemo sghignazzando, specie alla scena del blocco stradale, quando a bordo di un camion contenente azoto liquido, lo stesso distrugge il blocco della polizia onde permettere a Cage e Amber di scappare. Sì, il Contabile ha una morale ambigua, inutile starvi a spiegare il perché. Quel che conta, è che lo fa ascoltando questa canzone. Il che me lo fa amare alla follia.
E poi, c’è la scena di sesso con sparatoria annessa. Nel senso che Milton continua ad accoppiarsi (non con Amber, per fortuna) con la cameriera di un motel, mentre tutt’intorno un gruppo di sicari penetra (sì, ho usato questo verbo apposta) nella stanza per fargli la pelle. Ecco, questa scena da sola me lo riscatta, Cage, nonostante Clive Owen l’abbia fatta prima, con Monica Bellucci. Dall’Olimpo del trash moralista in cui s’è ficcato da solo, al trash più sordido, quello da ridere. Questo, accoppiato con Amber che si fa rifare lo smalto alle unghie dei piedi nella stanza accanto da uno schiavetto raccattato nel locale la stessa sera, e il fatto che Milton vuole vendicarsi del suo nemico staccandogli la testa e bevendo una birra nel suo teschio ripulito, cosa che *SPOILER* fa, letteralmente.

***

Non privo di difetti, Drive Angry, e di tempi morti. Sempre a causa di Cage, che è vero che si mette a fare le cose descritte sopra, ma non rinuncia (maledetto lui) a darsi le arie da anti-eroe tenebroso. Ovvero a prendersi, contro tutto il resto, film, regista, Amber (che si diverte, al contrario), dannatamente sul serio. Per fortuna è una cosa che si nota poco, a parte quando gli si concede il monologo sui dannati che assistono impotenti, dall’inferno, alle sofferenze dei propri cari. Due palle.
Però, ehi, c’è tutto il resto. E c’è Amber. Più che sufficiente.

Altre recensioni QUI

Kick-ass writer, terrific editor, short-tempered human being. Please, DO hesitate to contact me by phone.
  • Una bella zamarrata che, per colpa di amici “snob” non sono riuscita ad andare a vedere, uff.

    Recuperarlo senza 3D mi sembra una presa in giro, è bello essere preda della tamarraggine tridimensionale completa!!!

    • Eh, gli amici snob sono una piaga per i b-movie. Per apprezzarli pienamente ho dovuto rimuoverli dai miei contatti. 😀

  • Non avrebbe zoppicato 😀

    • Peggio, avrebbe ballato in discoteca, col discotecaro. 😀

  • Ma infatti è scontato che Cage non funzioni. Lui non funziona mai. Nel suo non funzionare mi fa quasi simpatia.
    Non sono riuscita a finire di vederlo, neanche questa volta, ma non perché Cage è un cretino e il Contabile è figo. L’ ho trovato lento e poco adrenalinico. Ecco. Una cazzata del genere deve sparare a mille, mentre ogni tanto Drive Angry zoppica.
    E tu sai che io con le cazzate ci vado a nozze.
    Aggiungo: in mano a Paul W. sarebbe stato diverso 😀

    • Sì, sarebbe stato diverso e più inguardabile. 😀
      E comunque è vero che zoppica e… l’ho anche scritto. 😉

  • Uno sguardo glielo darò, mi hai incuriosito. Pero Nicola Gabbia ormai è come Franco e Ciccio…gira millemila film all’anno, con la stessa faccia.

    • A tutti vorrei dire che Nicola Gabbia è il punto debole di Drive Angry. L’ho scritto. Questo per mettere i puntini sulle i. Non mi venite a dire, sì caruccio, ma Nicola Gabbia rovina il film, però il Contabile mi piace… È ciò che ho scritto.

      😀

  • Rimarrà un mistero ahah 😉

  • :O…ho gusti orribili allora 😀

    • Magari ce li ho io. 😀

  • Penso che non ci sia da ridire sulla colonna sonora del “ritorno”
    http://www.youtube.com/watch?v=L_8L52vGcY0 😉

    • A dire il vero… è un ovvove! 😀

  • Esattamente ;)…
    Può anche darsi che li cattura selvatici…

  • Bella recensione.
    Ultimamente Cage sta aprendo una motorizzazione gemellata con gli inferi ._.

  • @ Riccarda : oramai i parrucchini di Cage sono trattati come degli attori ! Hanno la paga ed il camerino !

  • @Roberto San Valentino di Sangue 3D e’ un film kitchissimo, ma essendo io una fan sfegatata di Supernatural sono andata a vederlo per dovere :-p

    Quanto a Drive Angry non ho nessuna intenzione di guardarlo. La presenza di Nicholas “non voglio invecchiare/sono figo” Cage e’ motivo sufficiente per impedirmi la visione non solo al cinema, ma anche comodamente seduta sul divano, mangiando i pop corn fratti dalla mia favolosa nuova macchina per pop corn a forma di pinguino.
    Non solo qualcuno dovrebbe dire al signor Cage che la smetta di farsi, parrucchini, riporti, capelli biondi e quanto di piu’ terribile ci sia in fatto di diavolerie per chi ha detto addio ai capelli, ma anche che la smetta di tirarsi la faccia che ha un’eta’ che non sta bene e poi fra un po’ a forza di tirarsi finira’ con lo strapparsi le guancie

    • @Cristiano
      Per non parlare della centralina, che ogni tanto agisce di propria volontà…

      @Ric
      Però… non ha fatto la scena di sesso con Amber. Questo è un punto a favore, secondo me. 😀

      @Helldoom
      Alludi a Ghost Rider?

      Io mi diverto coi suoi parrucchini. Cambiano, mutano, crescono. Un po’ come quelli di Pippo Baudo al Drive-In. Li alleverà in gabbie predisposte. 😀

  • nella macchine di una volta se tiravi su il cofano avevi qualche possibilità di capire cosa fosse successo, ora se alzi il cofano hai difficoltà a riconoscere i vari pezzi del motore 🙁

  • Certo che adesso con le macchine moderne senza spinterogeno che si fà?

    • Non ti rimorchi Amber, Cristiano. ‘Sto modernismo è sopravvalutato… tsk.

  • Incredibile, ma sei riuscito ad incuriosirmi.
    Devo smetterla di leggere le tue recensioni.

    • No! Non smettere! Piuttosto non guardare Drive Angry! Però fossi in te, una guardatina gliela darei. 😀

  • Questa volta sono andato avanti nonostante il tuo avviso di spoiler, perché mi avevi incuriosito ben bene nella prima parte della recensione.
    E tutto il resto ha continuato a incuriosirmi ancora di più, e poi, insomma, lo spinterogeno… *O*
    Ok, scherzi a parte, credo davvero darò una possibilità a questo film, anche perché è da molto che un action recente non riesce a piacermi. 🙂

    Ciao,
    Gianluca

    • @Lucy: 😉

      @Gianluca
      Massì, credo che ti piacerà. Poi fammi sapere. 😉

  • A prescindere da tutto Ficther è un figo 😀

  • Faccio outing: salvo rarissime eccezioni, rifuggo tutti gli action movie post anni ’90!
    Poi ci sono le belle sorprese, tipo Death Race.
    Questo… uhm… posso accontentarmi della tua recensione? 😀

    • Mi fa specie che nessuno abbia ancora commentato su Amber Heard. 😀
      E non sei curioso neanche un po’ di vedere il parrucchino di Nicola?

      mmmhh…

  • Beh , visto i suoi precedenti più che di pregiudizi parlerei di cautela…

    • Uhm, credo faccia rima con gne gne gne. E poi, come si fa a non guardare? C’è Amber! 😀

  • MI dichiaro colpevole: interrotto dopo un quarto d’ora, perché gne gne gne. E perché mi sembrava un film che si prendeva troppo sul serio con Cage e il suo parrucchino.
    E invece, mi sa che ho sbagliato. E quindi lo vedrò per espiare le mie colpe e godermi Amber e il cofano.
    E anche lo spinterogeno.

    • Goditi anche il Contabile, mi raccomando. Lo so che non è il tuo tipo, però chissà. 😀

  • Incredibile ! Lo stesso tipo che aveva diretto il pallosissimo “San valentino di sangue 3D ” è riuscito a fare un film almeno divertente ? Magari lo terrò per qualche serata fiacca !

    • Ah! I pregiudizi! 😉