Underground

[Di incipit si muore, il podcast]: Buona apocalisse a tutti

Non era una notte buia e tempestosa, ma lo sarebbe diventata presto.
Ma si parte, in ogni caso, con una bella giornata.
Una di quelle, però, che porta i nuvoloni all’orizzonte.
Così, per sommi capi, hanno osato pensare di iniziare Neil Gaiman e Terry Pratchett per Buona apocalisse a tutti.
Come una fiaba, pensando all’incipit più brutto della storia, quello di Paul Clifford. Ribaltandolo e creandone, di contro, uno dei più memorabili.
Ma è dagli inizi in qualche modo classici – e dal molto piccolo – che tutto nasce. Come sempre. Come direbbe Egg Shen.


Abbiamo scoperto, via via che Di incipit si muore prendeva piede e – anche – forma, che le cose classiche sono quasi sempre le più efficaci.
E poi, Neil Gaiman e Terry Pratchett, uno dei quali sognava di poter scrivere un libro col suo idolo, hanno quel dono che a moltissimi scrittori – stranamente – manca: la capacità affabulatoria.



Siamo nell’Inghilterra rurale dei nostri giorni, e qualche impiegato, in qualche ufficio, ha commesso un errore. L’Anticristo è stato dato in affidamento alla famiglia sbagliata.

Ma sì, sono convinto che lo conosciate già, Good Omens, o che abbiate visto in ogni caso la trasposizione televisiva, su Amazon Prime.
Io e il direttore di Melange Domenico Attianese abbiamo voluto farci questa chiacchierata per riscoprire il semplice, intramontabile gusto di raccontare.

Buon ascolto.

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